Recensione

McDROID

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a cura di erik369

Quello dei Tower Defense è senza ombra di dubbio uno dei generi più riproposti in assoluto. Negli anni abbiamo visto questa tipologia di videogame ripresentarsi in una moltitudine di forme differenti, adottando i temi più disparati. Tuttavia sono state davvero poche le idee che effettivamente sono andate a innovare questo sottogenere degli strategici, arrivando così  ad un vero e proprio stagnamento. Una ventata di aria fresca sembra però essere giunta dallo sviluppatore indipendente Elefantopia, che ha unito le meccaniche più caratteristiche dei Tower Defense al sistema di controllo tipico degli TPS. McDROID è il risultato di questa unione apparentemente inconciliabile, la cui riuscita ci ha è effettivamente sorpreso.

Eco WarriorParliamo chiaro, la trama in un Tower Defense non è mai stata una priorità e McDROID non fa eccezione. Nonostante sia effettivamente presente una sorta di storia, questa non raggiunge minimamente gli standard necessari ad elevarla a qualcosa di più di un semplice contorno. Per la farla breve un simpatico robot (che ricorda molto l’R2-D2 di Star Wars) e la sua nave spaziale atterranno su un pianeta piagato da pericolose creature parassitarie, che hanno corrotto il mondo fino a farlo entrare in una sorta di stato di quiescenza. Il compito di questa strana coppia sarà proprio quello di sanare il globo, arrivando ad affrontare in prima persona la mente dietro il disastro ambientale. Parliamo dunque di una storia minimalista, implementata appositamente per essere da contorno al cardine portante dell’esperienza offerta da McDROID: il gameplay.Come abbiamo già accennato il titolo dello sviluppatore Elefantopia vanta la commistione di elementi appartenenti a generi molto diversi. Nella fattispecie meccaniche classiche dei Tower Defense sono state unite ad un sistema di controllo assimilabile ai TPS. Pertanto la visuale dall’alto o isometrica a cui il genere ci abituato lascia spazio a quella in terza persona, mettendoci ai comandi diretti del robottino. Potremo dunque muoverci liberamente per l’intera mappa di gioco, affrontando le varie situazioni secondo approcci differenti. Infatti il nostro robot non solo sarà in grado di posizionare le classiche armi di difesa e raccogliere risorse (la cui natura verrà spiegata in seguito), ma potrà direttamente armarsi ed affrontare i nemici in prima persona, attraverso un sistema di puntamento la cui gestione è affidata interamente al giocatore. Questa caratteristica non solo aggiunge un ulteriore livello di complessità nella gestione delle proprie difese, ma permette l’utilizzo di diversi approcci, la cui efficacia dipende strettamente dalla situazione che si sta affrontando. Tuttavia l’assenza di una visione generale dello scenario inficia sensibilmente quella che è la consapevolezza del giocatore sull’andamento dei vari fronti di battaglia. Trovarsi in un determinato luogo porterà inevitabilmente ad ignorarne un altro, cosa che costringe il giocatore ad un continuo spostamento per la mappa nel tentativo di monitorarne tutti gli eventi. Questa problematica si evidenzia soprattutto nei livelli più ampi e dispersivi, ove viene solo parzialmente mitigata dalla presenza di pop-up informativi.

Un diamante è per semprePer il resto McDROID mantiene le caratteristiche più tipiche dei Tower Defense. Abbiamo dunque un elemento da proteggere, che non sarà altro che la nave spaziale, abbiamo nemici che cercheranno di distruggerla arrivando in molteplici ondate, la cui sconfitta dipenderà dal posizionamento e dalla gestione dei nostri equipaggiamenti. Questi ultimi sono presenti in buon numero e si differenziano principalmente in termini di offesa e utilità. Avremo dunque  i classici equipaggiamenti d’attacco, che possono causare danni a singoli nemici o su un’area più vasta o che possono infliggere effetti secondari come il rallentamento dell’avanza nemica. Queste armi mireranno automaticamente al nemico più vicino, ma tramite un utile lock-on potremo convogliare gli attacchi di tutte armi nelle vicinanze su un unico bersaglio. A questi si aggiungono equipaggiamenti più difensivi, necessari per preservare il proprio arsenale o incrementare l’efficienza delle nostre risorse. La maggior parte degli equipaggiamenti potranno essere posizionati solo su apposite piattaforme presenti nella mappa, le quali non potranno essere spostate dalla propria posizione di partenza. Insomma tutti questi elementi permettono di mettere in atto le strategie più disparate, il cui utilizzo dipenderà in larga parte dalla tipologia di nemico presente e dalla conformazione della mappa di gioco. Ognuno di questi oggetti potrà essere acquistato mediante fragole, le quali costituiscono la principale risorsa del titolo. Ogni livello disporrà di più o meno riquadri atti alla coltivazione delle suddette fragole, le quali cresceranno ciclicamente. Una volta raccolte e portate alla nave spaziale potranno essere utilizzate per acquisire l’equipaggiamento desiderato. Bisogna però evidenziare che i frutti una volta maturi appassiranno se non raccolti in tempo. Risulterà dunque vitale disporre sin dagli inizi di una coltivazione florida e produttiva, la cui raccolta potrà non solo essere incrementata con alcuni tipi di oggetti, ma potrà addirittura essere automatizzata, permettendo al giocatore di concentrarsi sui nemici, i quali, naturalmente, mireranno spesso e volentieri alle coltivazioni. Ogni equipaggiamento potrà anche essere potenziato spendendo un numero di fragole progressivamente sempre maggiore, ma incrementandone l’efficacia in maniera esponenziale. Il potenziamento per essere attuabile dovrà prima essere sbloccato al centro di ricerca tramite una spesa in diamanti, che costituiscono la seconda valuta di gioco. I diamanti sono risorse più rare rispetto alle fragole e potranno essere acquisiti solo tramite la distruzione di alcuni elementi dello scenario, o l’abbattimento di alcuni tipi di nemici. Tramite essi non solo potremo sbloccare i potenziamenti, ma acquistare degli oggetti particolarmente potenti, disponibili fin dall’inizio del livello, in quanto non necessitano di fragole. Infatti a differenza di queste ultime, il conteggio dei diamanti non verrà mai azzerato una volta concluso un livello. Avversità condiviseIl titolo può essere interamente giocato in solitaria, ma è nella co-op che McDROID brilla realmente. La possibilità di essere affiancato da uno o più amici rende l’esperienza non solo più divertente, ma anche più appagante. La problematica riguardante la copertura dei diversi fronti di combattimento viene così risolta e il bilanciamento della difficoltà si mantiene comunque su livelli simili al single player. Questo perché ogni giocatore potrà attingere dalla stessa pool di risorse, richiedendo dunque una strategia di gestione ben studiata. Purtroppo non è presente la co-op locale, e il matchmaking online, per quanto funzionale, è generalmente poco popolato. Il comparto grafico realizzato da Elefantopia ricorre ad un cel-shading piuttosto basilare, pulito senza dubbio, ma tutt’altro che complesso. Durante la nostra prova non abbiamo trovato bug particolarmente rilevanti, se non qualche compenetrazione, un forte pop-in degli elementi poligonali a qualche glich audio. Il titolo vanta una buona longevità, offerta da un numero discreto di livelli, i quali godono di due incrementi della difficoltà. Il completamento di un livello infatti sbloccherà una versione delle stesso ma ad una difficoltà maggiorata. La particolarità di questi scenari bonus consiste nel fatto che manterranno gli stessi armamenti ed equipaggiamenti presenti al completamento della difficoltà precedente. Pertanto la vittoria sarà strettamente legata alle performance passate. A questi si aggiungono anche livelli ad ondate infinite e uno ispirato a Thriller di Michael Jackson, in cui dovremmo proteggere anche la popolazione locale da orde di zombie e scheletri. La varietà di modalità realmente differenti rispetto all’impostazione base costituisce una delle mancanze del titolo, che certamente avrebbe giovato di una maggiore differenziazione in tali termini. Per quanto riguarda la difficoltà McDROID si mantiene su standard piuttosto elevati, soprattutto agli inizi, quando si possiedono pochi oggetti e pochi potenziamenti. La situazione migliora nel corso della partita, ma mantenendosi comunque impegnativa. Il titolo è disponibile solo in lingua inglese, ma questo non costituisce un vero problema in quanto la storia non è per niente fondamentale, e il resto dei testi utili alla comprensione delle meccaniche di gioco è comunque limitato e di facile comprensione.

– Sistema di controllo inedito…

– Possibilità di scegliere diversi approcci e strategie

– Tanti equipaggiamenti e oggetti da utilizzare

– Co-op divertente…

– …ma problematico in determinate situazioni

– Storia irrilevante

– Poca varietà nelle modalità

– …ma disponibile solo online

7.5

McDROID è un titolo che non potrà non piacere agli amanti dei Tower Defense, i quali si troveranno davanti ad un sistema di controllo atipico, ma funzionale nella maggior parte delle situazioni, unito ad una gestione strategica varia e profonda. Il multiplayer non fa che avvalorare il prodotto, permettendo un complesso ma appagante gioco di squadra attraverso i diversi livelli presenti. Tuttavia se non amate il genere difficilmente il titolo degli Elefantopia potrà farvi cambiare idea, in quanto, sebbene le novità non manchino, esse non sono comunque bastevoli da conseguire un netto cambiamento rispetto al genere di riferimento.

Voto Recensione di McDROID - Recensione


7.5

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