Recensione

Mayhem in Monsterland

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a cura di Melkor

Erano gli anni in cui Nintendo e Sega iniziavano a sferrare i loro primi colpi e le loro mascotte erano entrate già in moltissime case. Le diatribe su chi fosse il più forte fra Sonic e Super Mario diventavano sempre più accese, ma ecco che i programmatori del Commodore 64, incuranti di marchi e sponsor, decisero di creare un personaggio ibrido che avesse dalla sua i punti forti dei suddetti eroi. Nacque così Mayhem in Monsterland, titolo che ancora ad oggi è nel cuore di molti amanti dei videogiochi e che non mostra minimamente il passare del tempo.

Dinosauro pasticcioneIl regno di Mayhem era felice e prosperoso fino a quando un dinosauro di nome Theo Saurus non decise di effettuare qualche esperimento di magia trasformandolo in un ambiente triste ed ostile. Il vostro compito, in quello che è un classico platform a scorrimento laterale, sarà quindi quello di aiutare il distratto dinosauro a ripristinare l’ordine delle cose attraverso cinque lunghissimi livelli divisi a loro volta in due sezioni. Inizialmente, infatti, dovrete attraversare la zona divenuta “triste” per recuperare abbastanza polvere magica da affidare a Theo e solo successivamente affronterete la versione “felice” dello stesso livello nel quale l’obiettivo sarà collezionare un numero prestabilito di stelle in modo da ottenere l’accesso alla sezione successiva. Tale struttura si alternerà in questo modo fino alla conclusione dell’avventura in modo da purificare tutto il vostro mondo. Ovviamente, nel corso dell’azione, dovrete affrontare numerosi mostri che vi si pareranno contro in entrambe le versioni dei livelli e che dovrete eliminare per raggiungere la conclusione incolumi. Ed è proprio in questo frangente che vengono fuori le due anime del gioco. Se, infatti, nei livelli corrotti potrete annientare le orde nemiche solamente saltandoci sopra in pieno stile nintendiano, una volta raggiunta la zona felice otterrete l’abilità di effettuare una carica in tutto e per tutto simile a quella dell’amato porcospino blu targato Sega ed in tal modo eliminerete i nemici affrontando il livello velocemente e raggiungendo piattaforme in altro modo irraggiungibili. Ecco quindi che la possibilità di utilizzare le abilità devastanti di Super Mario unite alla velocità di Sonic creavano un personaggio ibrido che racchiudeva entrambi i punti di forza delle due case nipponiche, cosa che rendeva e che rende tutt’oggi questo gioco un vero must per tutti gli amanti del Commodore 64. Ovviamente anche in questo caso il Wii fa il suo lavoro di emulazione, lasciando il titolo cosi’ come era negli anni novanta ed utilizzando un controllo che varia dal Wii Remote fino al pad del Gamecube. Sicuramente uno dei titoli che vale veramente il prezzo di 500 Wii Points.

Innovazione graficaLa struttura grafica di Mayhem in Monsterland non aveva niente da recriminare ai classici Nintendo e Sega ed allo stesso tempo mostrava dei colori e degli effetti che per la prima volta venivano alla luce sul mitico C64. Venne utilizzata infatti una tecnica che, mediante la compenetrazione di due colori differenti, dava l’illusione della presenza di una terza tonalità ed il risultato fu veramente eccezionale. La presenza di soli cinque livelli veniva compensata dalla lunghezza degli stessi e dalla necessità di affrontarli due volte a causa della trasformazione. Il sistema di gioco tuttavia risulta essere più vicino al mondo di Super Mario rispetto a quello Sega ed infatti la presenta di decine di piattaforme e la possibilità di ottenere power up e vite a non finire si discostava dalla frenetica azione dei titoli dedicati a Sonic. Il sistema di controllo risulta nei canoni del C64 e la presenza di un solo pulsante non penalizza eccessivamente la giocabilità nel complesso. Solo per quanto riguarda i salti vi è bisogno di un poco di pratica in quanto a volte vi sembrerà di raggiungere distanze fisicamente troppo distanti. Il comparto sonoro presenta dei motivetti simpatici che si alterneranno durante i livelli in base alla sezione che starete esplorando e questo renderà l’accompagnamento meno noioso e ripetitivo di molti altri giochi dell’epoca. Sembra quindi che tutte anche dal punto di vista tecnico tutto venne fatto nel migliore dei modi ed anche per questo motivo Mayhem in Monsterland ha passato splendidamente lo scorrere del tempo.

– Divertente stile di gioco

– Grafica coloratissima

– Cinque lunghissimi livelli….

– …ma ne volevamo di più.

– Necessita di un pò di pratica nei salti

9.0

Mayhem in Monsterland è un titolo che può senza ombra di dubbio porsi tra i migliori del Commodore 64 sia per giocabilità che per realizzazione tecnica. La fusione di due stili di gioco differenti è stata calibrata in maniera ottimale e rende il tutto fluido e mai frustrante. Anche i limiti strutturali del C64 vengono in qualche modo superati e tutto ciò rende questo gioco tra i primi da acquistare sia per coloro che lo hanno già amato sia per tutti gli altri.

Voto Recensione di Mayhem in Monsterland - Recensione


9

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