Math Play
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a cura di Dr. Frank N Furter
Alzi la mano chi, almeno una volta nella sua vita, non abbia odiato la matematica… bene vediamo una distesa di braccia conserte, ne siamo lieti. Il tentativo, da parte dei ragazzi della Natsume, di farvi cambiare idea su una delle più antiche discipline scientifiche si è rivelato un clamoroso buco nell’acqua. Scopriamo insieme le cause di questa equazione senza soluzione.
Equazioni che passioneMaths Play si basa essenzialmente sulle famigerate equazioni e le loro possibili varianti. Il gioco mette a vostra disposizione quattro modalità: EquaCrea, EquaMischia, EquaCoincidi ed EquaNove. EquaCrea è la modalità base del titolo. In sostanza, si tratta di risolvere delle semplici equazioni, avendo a vostra disposizione dalle 5 alle 8 carte, numerate a loro volta da 0 a 9 tra cui saranno presenti uno o due dei simboli matematici primari (+, -, x, /). Vista la mancanza del simbolo “uguale”, dovrete capire quale dei numeri dati è “inutile” per i vostri calcoli. Una volta individuato, potrete toccarlo per trasformarlo nel simbolo mancante e completare così l’equazione. Ogni 10 quesiti superati avanzerete di livello, di conseguenza il grado di difficoltà aumenterà, anche se non sarà mai abbastanza alto da mettervi seriamente alle strette. Potrebbe capitare che il gioco vi chieda della soluzioni alternative per risolvere l’equazione, in alcuni casi anche per 6 volte, facendovi perdere subito la pazienza. Avete, però, a disposizione un aiuto per ogni equazione o, addirittura, potete cambiarla, senza incappare in penalità.EquaMischia è praticamente una sorta di domino con le carte numerate. Si parte da una base costituita da una segno uguale ed un numero. Con la “Mano”, ossia quello che avete a disposizione, dovrete essere abili nel creare un’equazione il cui risultato sia uguale alla base. Potrete inoltre sistemare le carte da destra, sinistra, sopra e sotto, utilizzandone quante ne volete. Nel caso in cui siate a corto di numeri o simboli avrete l’opzione “pesca” o “passo”.EquaCoincidi è la brutta copia del famosissimo gioco di carte UNO. Più che brutta, la potremmo definire “particolare”. Lo svolgimento della partita si basa sul medesimo concetto di accoppiare carte dello stesso numero o colore, con l’aggiunta non indifferente delle equazioni. Se trovate, ad esempio, un 6 rosso avrete tre possibilità: usare un’altra carta rossa, oppure un 6 di colore differente o ancora creare l’equazione 5+1 (ammesso e non concesso che nella vostra mano siano presenti un 5, un + e un 1… in tal caso ritenetevi molto fortunati!). Inoltre, precisiamo che i simboli, presi da soli, hanno rispettano le stesse leggi a cui sono sottoposti i numeri.EquaNove, da come dice il titolo, impone di creare un’equazione il cui risultato sia il più possibile vicino al numero nove, senza “sballare”. All’inizio avrete a disposizione due carte numeriche e, sempre, i quattro simboli matematici: utilizzandone uno, o al massimo due, il vostro compito sarà quello di formulare un’equazione usando le due carte in modo tale da ottenere un risultato se non pari a nove, almeno che gli si avvicini.. Se proprio non ci riuscite, provate a chiedere un’altra carta ma dovrete combinarla per forza con le altre e non sempre questo vi faciliterà il raggiungimento dello scopo. Anzi, a volte lo potrebbe complicare!Le ultime tre modalità elencate offrono la possibilità di sfidare fino a 5 vostri amici tramite una sola scheda di gioco (sempre se saranno così compassionevoli con voi).
Esiste un comparto tecnico?Grafica e sonoro sono ridotti ai minimi termini, anzi sono quasi inesistenti. Esteticamente il gioco è veramente povero; l’unica animazione è affidata alla vostra guida: un gatto dalla coda a lampadina, che sorride quando vincete ed è triste quando perdete. Non andiamo meglio sull’aspetto sonoro, in quanto c’è una sola traccia che si ripete all’infinito. L’utilizzo del pennino è strettamente legato allo spostamento delle carte e al loro ribaltamento per trasformarle. Il suo impiego è molto limitato, mentre lo sfruttamento delle altre capacità del portatile Nintendo è praticamente assente.Quello che ci ha stupito di più è la totale mancanza di sanzioni e di premi. Infatti, non ci sono penalità per gli aiuti chiesti o per aver cambiato l’equazione; d’altro canto potrete essere dei geni nel risolvere i quesiti, magari anche a tempo, ma il risultato sarà sempre lo stesso… Non guadagnerete un bel niente!
– La prima ora di gioco potrebbe divertirvi
– Multiplayer fino a 5 giocatori
– Nessuna sfida
– Nessun riconoscimento per aver completato i livelli più difficili
– Longevità bassa
– Tecnicamente mediocre
3.5
Maths Play è un titolo che vi divertirà solo durante la prima ora di gioco. Ripetitività, basso livello di difficoltà e longevità estremamente breve fanno affondare il prodotto del team Natsume nell’oceano delle mediocrità sviluppate su DS. Se in precedenza la matematica era una materia ostica, d’ora in avanti sarà anche peggio!
Voto Recensione di Math Play - Recensione
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