Mashed
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a cura di Maxduro
L’industria videoludica, parallelamente all’evoluzione dei videogiochi, ha di volta in volta premuto l’acceleratore su alcuni aspetti dello sviluppo di un videogame tralasciandone altri, in relazione spesso a mode passeggere e sapendo seguire e dirigere i gusti del mercato. In questo modo si è assistito nel corso del tempo a cambiamenti costanti e consistenti dell’aspetto grafico ed artistico dei videogames al fine di irretire in maniera sempre efficace gli utenti finali ma piu’ raramente ad innovazioni altrettanto consistenti in termini di gameplay. Attraverso questo processo, l’utente finale si è abituato ad aspettarsi, di pari passo con l’evoluzione tecnologica dei PC, miglioramenti estetici dei giochi sempre al passo con le più recenti schede grafiche o i più potenti processori senza rendersi conto di trovarsi di fronte spesso ad imbellettamenti bell’ e buoni di strutture di gioco vecchie come il cucco.Perchè mi avventuro in una simile dissertazione, vi starete chiedendo? Il motivo è semplice: i programmatori della Supersonic Software hanno pensato bene di muoversi controcorrente ritenendo che poco importa se certi giochi possiedono un aspetto estetico degno dell’ultimo DooM; l’importante, al contrario è che abbiano un gameplay solido ed efficace in grado di offrire ore di divertimento ad un prezzo contenuto. Con in mente questo schema, e cioè pochi fronzoli e tanta sostanza in termini di divertimento e sfida, prende forma Mashed, un gioco di corse automobilistiche decisamente insolito da consumarsi preferibilmente dopo i pasti ed in compagnia.
”Spappolati”Ecco che mai come in altre produzioni il tiolo di un gioco ci proietta diritti nell’atmosfera dello stesso: una serie di sfide all’ultima sportellata con altri veicoli agguerritissimi, armati di grinta, coraggio e, perchè no, anche di armi poco convenzionali reperibili lungo i tracciati. Ma bando alle ciance e cominciamo ad analizzare le caratteristiche di questo emulosuccessore di titoli blasonati come Micromachines e Re-Volt per metterne in luce pregi e difetti.Lo schema di base di Mashed è, come accennavo, molto semplice ed immediato basandosi, nella modalità singleplayer, in una serie di sfide contro macchine guidate dal computer attraverso una serie di percorsi che si sbloccano in maniera sequenziale. Sale e pepe di questa modalità sono principalmente nell’agile motore del gioco, nelle regole delle gare e nella presenza delle armi sui tracciati. Gli schemi di gioco conferiscono una certa varietà alle gare e per trionfare su un tracciato dovremo, ad esempio, eseguire tre giri restando sempre in testa oppure percorrere il tracciato da un check point al successivo con una bomba montata sul tettuccio dell’auto prima che questa deflagri o ancora inseguire un criminale sul tracciato fino a raggiungerlo e tamponarlo. Nella maggioranza dei casi comunque la gara è vinta dal giocatore che conquista per primo un certo numero di punti. In pratica un punto si conquista portandosi in testa e distanziando il secondo di un numero prefissato di “lunghezze”, indicativamente la diagonale del monitor. In sostanza se si riesce a distanziare il secondo in modo che egli si trovi dalla parte opposta dello schermo si conquista il punto. Una serie di partenze da postazioni diverse del tracciato, insieme alla rapidità con cui si possono conquistare i punti, garantisce a questo schema una certa immediatezza. Considerate, ad esempio, che in certe circostanze e con la sportellata data al momento giusto si riesce a conquistare il punto in pochi secondi. La semplicità dei controlli rappresenta un altro elemento distintivo di questo scattante arcade. Ci sarà consentito di accelerare con un tasto, curvare a destra e a sinistra e frenare. Inoltre avremo un tasto per l’uso delle armi raccolte durante la gara ed uno per elargire insulti (a cui dedichero’ in seguito un intero paragrafo). Le macchine rispondono prontamente ai comandi senza, ovviamente, la benchè minima velleità simulativa comportandosi come le moto del celeberrimo Tron, ovvero perdendo aderenza in maniera inverosimile se si affronta una curva stretta con la traiettoria leggermente sbagliata o ad una velocità eccessiva. Quest’ultima eventualità è più frequente di quanto si possa immaginare visto che staccherete di rado il dito dall’acceleratore.I circuiti, non moltissimi a dire il vero, sono locazioni piuttosto semplici e memorizzabili in brevissimo tempo il che, se da una parte contribuisce a rendere ancora più dolce la curva di apprendimento, dall’altra tende a produrre un sollecita assuefazione.Come accennavo sui vari circuiti saranno distribuite in posizioni più o meno remote tutta una serie di armi dai vari gradi di devastazione ma quasi tutte abbastanza divertenti da usare. Ci sono lancia granate, mitragliatrici, mine, gli immancabili barili di benzina da rilasciare in punti strategici dei circuiti, fucili che sparano lateralmente rispetto al veicolo, lanciafiamme, mine accecanti ed altre amenità che non mancheranno di solleticare gli istinti più bassi soprattutto se si gioca contro avversari umani.La grafica si attesta decisamente sulla sufficienza scarsa, insieme all’engine del gioco che fa il suo dovere senza esagerare e che mostra la sua limitatezza nel momento in cui deve gestire situazioni un po’ congestionate, come ammucchiamenti di auto in passaggi stretti, o nel rilevamento delle collisioni ad alta velocità. Anche la grafica, che non rappresenta certo il fiore all’occhiello della produzione, fa il suo dovere offrendo scenari abbastanza puliti anche se scarsamente dettagliati e privilegiando la velocità ed il framerate allo stordimento visivo. Anche l’audio conquista una sufficienza risicata vista la scarsa presenza di suoni convincenti o effetti all’altezza della situazione. Se non altro le pernacchiette emesse dai motori dei “bolidi” o i tamburellamenti ad un bit usati per evocare le scariche di mitragliatore non infastidiscono più di tanto.
Insultarsi è bello?Sempre rimanendo in ambito sonoro, un discorso a parte meritano gli insulti, richiamabili attraverso la pressione di un tasto durante la gara. Ogni concorrente, oltre che da un colore proprio ed un simbolo di riconoscimento (non personalizzablile) è corredato da una nutrita schiera di insulti e schermaglie richiamabili come dicevo, con un tasto, durante la gara ed emessi in un ordine assolutamente casuale all’atto della pressione del suddetto tasto.Sono certo che il popolo di gamers si spaccherà in due circa l’utilità di una simile funzione e penso che alcuni la apprezzeranno e troveranno l’idea simpatica mentre altri la troveranno assolutamente inutile. Io, mio malgrado, mi ritrovo a nutrire la schiera di questi ultimi ritenendo alquanto umiliante essere additati con l’epiteto di “Imbecille” dal concorrente computerizzato e preferendo di gran lunga le possibilità comunicative e insultative offerte da uno dei tanti programmi di comunicazione vocale utilizzabili durante le partite di gruppo con amici infoiati.
Multiplayer…l’abbiamo dimenticatoSono certo che alcuni di voi leggendo le prime righe di questa recensione avranno distrutto il computer frustrati da un incipit troppo cervellotico, altri avranno semplicemente cambiato recensione, altri invece avranno pensato…”pero’ deve essere divertente una partitina a questo Mashed contro altri giocatori online…”. Peccato che alla Supersonic Software se ne siano dimenticati, di fatto implementando solo una modalità multiplayer a quattro sfidanti giocabile unicamente in LAN.Ora io non voglio rimproverare nessuno, ma trovo alquanto bizzarro per non dire masochistico che in un gioco come questo, principalmente strutturato per la sfida tra giocatori umani, teso ad esaltare quella dimensione magica di scontro e sfottò che si può instaurare in una comitiva affiatata di smanettoni, non sia stata implementata una modalità di gioco online, sarebbe un po’ come organizzare un torneo di tennis e al momento dell’inizio delle partite accorgersi di non avere portato le palline…semplicemente frustrante.
HARDWARE
Windows98ME2000XP, 1Ghz Pentium3 o AMD, 128 MB, 32MB Graphic Card, DirectX Compatible Sound CardMULTIPLAYER
Assente.
– Immediatezza e semplicità del gameplay
– Avvicente modalità di sfida a 4 giocatori
– Assenza multiplayer online
– Caratteristiche grafiche appena sufficienti
– Scarsa longevità
6.5
Appartenente alla categoria dei “party-game”, cioè di giochi che imperniano il loro punto di forza sulla dose di divertimento spensierato in grado di elargire, questo Mashed si fa valere soprattutto in modalità multiplayer laddove una marcata dose di cattiveria e sano agonismo sono condimento essenziale e delizia tanto dei giocatori smaliziati quanto degli occasionali amici di ventura. Merito senza dubbio di alcune modalità di gioco accattivanti, della velocità degli scontri, della immediatezza e semplicità nel governare i veicoli computerizzati. Mashed rappresenta una godibile “chance” per gli smanettoni di divertirsi su PC con una tipologia di gioco che per questa piattaforma si è visto di rado.
Resta inspiegabile l’assenza del multiplayer online che avrebbe conferito al tutto una dignità ben superiore, così come rimane l’amarezza per una modalità singleplayer un po’ corta e che di per sé offre solo l’opportunità di allenarsi sui tracciati in preparazione della sfida vera contro avversari umani.
Voto Recensione di Mashed - Recensione
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