Recensione

Marvel Nemesis: Rise of the Imperfects

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a cura di Redazione SpazioGames

Da qualche anno a questa parte l’universo dei fumetti di matrice americana è tornato alla ribalta. Hollywood ha sfornato in tempi relativamente ridotti una nutrita serie di lungometraggi, attingendo a budget colossali: X-Men, Spiderman, Hulk, Batman e più recentemente I Fantastici 4 hanno riscosso ampi consensi di pubblico, sbancando i botteghini di interi continenti. Le storie di personaggi esaltati da fantasmagorici poteri sovrannaturali ma al tempo stesso oppressi da dubbi morali o dall’incomprensione del prossimo, in una sintesi ideale tra il fantastico e la cruda realtà del mondo, riescono a catturare le simpatie di un’audience eterogenea, a conferma della trasversalità del messaggio trasmesso (e del piacevole e spettacolare confezionamento dei relativi film).Vista la stretta connessione tra il grande schermo e i videogiochi, era inevitabile l’uscita di un cospicuo numero di titoli a tema, purtroppo realizzati nella stragrande maggioranza dei casi avendo in mente nient’altro che precisi piani di marketing.Sull’onda del fenomeno arriva su console Marvel Nemesis: Rise of the Imperfects, curato dal brillante scripter Mark Millar e dall’artista Jae Lee, rispettivamente impegnati nella stesura del plot narrativo e nel character design; andiamo a scoprire se la loro preziosa consulenza agli sviluppatori di Electronic Arts sia bastata a dare buoni frutti.

Boring HeroesMarvel Nemesis, classificabile come un beat’em up dalle componenti adventure (un tempo si sarebbe definito “a scorrimento”), rivela fin dai primi istanti di gioco una sconcertante banalità nel gameplay. I personaggi principali possono contare su un numero di mosse limitato, riassumibile nella capacità di saltare, eseguire semplici combo e prese o sfruttare alcuni potenziamenti a barra d’energia, con l’unica alternativa del sollevamento e successivo lancio degli oggetti sparsi nei fondali; i forzuti in tutina potranno usufruire, secondo la loro stazza fisica, di corpi contundenti come casse, barili o addirittura autovetture, in un’attività di demolizione fin troppo ricorrente nelle varie sezioni giocabili. La presenza di un discreto numero di supereroi (tra gli altri Wolverine, The Thing, Venom, Spiderman…), da sbloccare man mano al fine di renderli selezionabili, non è sufficiente ad aggiungere profondità alla formula di base, giacché si differenzieranno unicamente nella resa delle animazioni risultando praticamente identici nella modalità d’utilizzo.L’azione vera e propria fatica a prendere il ritmo ed entusiasmare; sparuti gruppetti di nemici portano la loro offensiva senza obbedire a routine di comportamento degne di nota, avanzando titubanti con il solo scopo di farsi riempire di mazzate o riuscendo al massimo a rendersi ottusamente fastidiosi. La gestione della telecamera virtuale non migliora certo le cose: nonostante la semplicità strutturale degli scenari, le inquadrature non seguono con efficienza gli eventi, costringendo a scomodi aggiustamenti manuali.La progressione nel gioco è scandita da singole missioni, di solito consistenti nell’eliminazione di tutti gli avversari dislocati in locazioni dal design estremamente lineare, con gli unici intermezzi degli scontri con i boss; ben pochi elementi intervengono a spezzare la monotonia della routine di gioco, con il risultato di una varietà di situazioni deficitaria che può portare prematuramente alla perdita d’interesse. A questo proposito, il fattore longevità potrebbe essere esteso unicamente dalla modalità versus, che consente scontri uno contro uno all’interno di arene prestabilite, mettendo a disposizione anche l’opzione per sfide online; neppure questo aspetto può considerarsi perfettamente riuscito, essendo il multiplayer pesantemente condizionato dalla pochezza giocabilistica della modalità in solitaria.

L’occhio vuole la sua parteL’aspetto estetico di Marvel Nemesis non suscita di certo scalpore, attestandosi su livelli di sufficienza.I punti di forza risiedono nella modellazione poligonale dei protagonisti, migliorabile ma comunque dignitosa e piuttosto solida, e nel motore di illuminazione, in grado di conferire agli scenari una certa profondità e di ricreare una caratteristica atmosfera “dark”. Se dovessimo tralasciare le animazioni, qualitativamente nella media ma implementate in generosa quantità, rimarrebbero ben pochi motivi di soddisfazione; l’impressione generale è quella di una programmazione non di prim’ordine, testimoniata da fattori come la scarsa ottimizzazione di collisioni, framerate e piccoli difetti grafici. Avversari dalle fattezze dimesse ed ambientazioni perlopiù piatte e squadrate completano un quadro di alti e bassi, che lascerà l’amaro in bocca a coloro si aspettassero un prodotto di maggior caratura tecnica.Menzione particolare per dettagli come i filmati di intermezzo, ben diretti, realizzati con perizia ed efficaci nel raccontare l’evoluzione di trama non tanto impegnata ma godibile.Dal lato dell’audio nessuna sorpresa: un doppiaggio e delle musiche di buon livello sono controbilanciati da un anonimo accompagnamento sonoro in-game, senza infamia e senza lode.

– Licenza Marvel

– Discreto character design

– Buon plot

– Semplicistico

– Noioso

– Tecnicamente Imperfetto

5.0

In conclusione, Marvel Nemesis lascia piuttosto indifferenti, mostrando il fianco a critiche tutt’altro che trascurabili in ogni suo aspetto; i pochi spiragli di luce, essenzialmente legati ad elementi di contorno come il caratteristico design dei personaggi ed il gradevole sviluppo narrativo, sono offuscati da diffuse imperfezioni nel comparto tecnico e da un gameplay ripetitivo ed avaro di emozioni. Lo scarso approfondimento delle tecniche di lotta degli eroi Marvel ed uno schema di gioco semplicistico conducono in tempi brevi alla noia: si corre il rischio di non trovare motivazioni sufficienti a portare a termine l’avventura in singolo una prima volta.

Nemmeno l’introduzione di una modalità multiplayer fruibile anche online riesce a risollevare le sorti del prodotto, che potrà essere preso in considerazione solo da grandi appassionati di Marvel Comics, interessati più all’accattivante licenza che all’effettiva qualità dell’esperienza videoludica; per tutti gli altri, il mercato offre titoli d’ispirazione fumettistica dal valore ben più elevato, meritevoli di maggior attenzione.

Recensione a cura di xPeter

Voto Recensione di Marvel Nemesis: Rise of the Imperfects - Recensione


5

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