Recensione

Marvel Heroes

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a cura di Shiryo

Il Verdetto di SpazioGames

5.5

Super eroi e super poteri sono un tema caldo nel mondo dell’entertainment e negli ultimi anni sembra che, ancora di più, gli eroi dei fumetti vogliano emigrare dalle pagine degli albi cartacei per conquistare cinema e videogames.Con Marvel Heroes, la “Casa delle idee” tenta di imporsi nel mercato degli MMO dopo il modesto Marvel Super Hero Squad Online, affidando il progetto alle sapienti mani di David Brevik (arcinoto per essere la mente dietro la saga di Diablo) allo scopo di contrastare i numerosi sfidanti di qualità già presenti e, apparentemente, gettando il guanto di sfida al principale rivale DC Universe Online, ma con scelte del tutto opposte sulla maggior parte delle caratteristiche del gameplay.

Da grandi licenze derivano grandi responsabilitàMarvel Heroes è un MMO con un’inquadratura isometrica molto simile a quella già utilizzata nei Marvel: Ultimate Alliance, gioco dal quale Marvel Heroes eredita anche giocabilità di base, stile grafico e non solo, risultando un mix tra quest’ultimo e il già citato Diablo, non a caso.L’esordio nel mondo di gioco mette il videogiocatore nei panni di uno tra i personaggi inizialmente utilizzabili, una selection di quattro eroi che comprende The Thing, Daredevil, Scarlet Witch e Hawkeye. Scelto il proprio eroe preferito, o quantomeno il meno peggio, il giocatore affronta un breve tutorial sui controlli e le interazioni, per poi trovarsi nella Avengers Tower, l’hub centrale del gioco. Da qui ha modo di gestire la propria banca personale, dialogare con NPC chiave per ottenere missioni, vendere, comprare e craftare oggetti, ma anche entrare nelle istanze PvP e teletrasportarsi nelle varie aree sbloccate durante il prosieguo della modalità storia che va via via dipanandosi.Iniziando una nuova avventura a livello 1, il giocatore ottiene una media di 25 livelli a partire dalla prima missione fino all’ultima, per poi raggiungere il cap-limit di 60 attualmente imposto, replicando alcune delle battaglie già affrontate, oppure giocando ad apposite sfide che è possibile sbloccare solo a determinati livelli d’esperienza, alcune delle quali considerate dalla community delle vere e proprie aree per il farming di punti EXP. Un esempio è il “Limbo”, attualmente l’unica istanza disponibile solo dopo aver raggiunto l’end-game che non sia composta da scenari e mappe riciclate dalle normali missioni.Nel titolo sviluppato da Gazillion Entertainment, il miglioramento del personaggio utilizzato si concretizza nell’attribuzione di punti abilità via via ottenuti al passaggio di livello dello stesso, ma anche dotando l’eroe di armature, armi e oggetti sempre migliori, elementi che comunque non influiscono sulla resa grafica del personaggio. Oltre alla crescita dell’eroe scelto inizialmente, il giocatore può selezionare il proprio personaggio preferito da un cast dei migliori combattenti Marvel. Nel momento in cui scriviamo sono 25 i super eroi giocabili, ognuno dei quali caratterizzato da superpoteri iconici, quali il lancio dello scudo per Captain America, la capacità di volare e i fulmini per Thor, pugni e scosse sismiche per Hulk o ragnatele e acrobazie per Spider-Man. Non mancano, in ogni caso, personaggi che non sparano fili e che mutazioni non hanno avute mai, quali Black Widow o Punisher, characters dotati di abilità basate perlopiù su atleticità o combo con armi. I personaggi utilizzabili inizialmente sono, per ovvie ragioni, tra i meno prestanti dell’intero cast, e sebbene una volta potenziati sappiano il fatto loro, servono in primis a traghettare il giocatore verso scelte migliori. Considerando che il gioco consente di cambiare eroe in qualunque momento, non sarebbe stata una cattiva idea offrire un sistema di rotazione degli eroi gratuiti, sulla falsariga di quanto avviene per esempio in League of Legends. La cosa avrebbe consentito di provare più eroi senza doverli pagare a caro prezzo, evitando, di conseguenza, la sovrappopolazione di eroi identici tra loro, tutti nella stessa area: preparatevi a vedere eserciti di The Thing e Hawkeye per buona parte delle prime ore di gioco.In questo senso, purtroppo, si scorge il primo grande problema di Marvel Heroes, ovvero una gestione dei contenuti da sbloccare eccessivamente orientata alla vendita tramite store interno, decisamente limitante per chi invece possa dedicare al gioco meno risorse economiche.

Voi avete un esercito? Noi un Hulk. L’ho appena comprato.Nel momento in cui tenterete l’acquisto di un eroe nel negozio interno al gioco, una scritta piuttosto evidente vi spiegherà che, alternativamente all’acquisto, potete ottenere l’eroe semplicemente giocando: cosa vera a metà.Il sistema di sblocco dei personaggi si basa sull’ottenimento di specifici marchi che vengono droppati, ovvero rilasciati come premio, sconfiggendo boss e nemici sparsi per la mappa di gioco. Nel nostro test approfondito, la non alta frequenza nel trovare questi marchi è stata verificata confrontando partite di differenti giocatori, incaricati di portare diversi nuovi eroi affrontando e completando l’intera modalità principale. Abbiamo infatti notato un drop praticamente garantito al completamento del tutorial e uno dopo la sconfitta del boss finale della modalità storia, mentre eventuali altri token ottenuti nel corso della modalità sono puramente casuali.Già questo farebbe pensare che, considerando il database iniziale di 25 eroi, sia fin troppo difficile avere la fortuna di trovare il proprio preferito, ma se si aggiunge il fatto che, quantomeno durante i nostri test, il personaggio ottenuto dal primo token post-tutorial è sempre stato un eroe di basso appeal, e che solo quello ottenuto dal boss finale in alcuni casi ci ha consentito di sbloccare uno tra i super eroi più noti, diventa evidente che le possibilità di trovare proprio quello che si cerca calano drasticamente.Se il sistema si allinea, in un certo senso, a quello dei normali MMO, dove per arrivare ad ottenere le Tier di armature o oggetti migliori, servono settimane se non mesi di gioco, l’impatto in Marvel Heroes è negativo. A differenza degli MMO dove si utilizza un proprio personaggio, ideato e creato da zero e per il quale nasce un’affezione naturale, che porta il giocatore ad essere disposto a sudare per il miglioramento tenendo in considerazione obiettivi chiari e spesso raggiungibili con numeri determinati di marchi da ottenere in-game, nel titolo Gazillion si utilizzano solo personaggi predefiniti, per i quali potrebbe non esserci affezione alcuna se non graditi. L’attesa nell’ottenimento del proprio eroe preferito poi non è calcolabile in alcun modo, dato che il ritrovamento del marchio relativo potrebbe virtualmente non avvenire mai. Questo sconfina spesso nella frustrazione di non riuscire ad ottenere il personaggio desiderato, cosa che può facilmente portare all’abbandono del gioco o all’acquisto di un eroe. Da notare, peraltro, che il gioco stesso avvisa, durante alcune schermate di caricamento, di una particolare scelta sui drop: più si utilizza un particolare eroe, minore sarà il drop rate di quello specifico eroe. Evidentemente una scelta fatta per spingere i giocatori a utilizzare più di un personaggio, ma dal momento che l’acquisto di anche solo un Super Eroe significa un esborso economico, ecco che tale meccanica si trasforma in un vincolo molto pesante.Il sistema nel suo complesso lascia parecchio amaro in bocca, considerando che il costo dei supereroi, saldi a parte, si attesta su circa 5 euro per eroi secondari, approssimativamente 10 euro per gli eroi più caratteristici e arrivando addirittura a punte di 15 euro per Deadpool, Iron Man o Spider-Man. Davvero un’esagerazione.La bramosia di crediti da parte di Marvel Heroes viene ulteriormente confermata dai molteplici limiti imposti al giocatore superabili unicamente pagando. Tra questi elenchiamo alcuni esempi, quali una banca estremamente limitata che consente di sbloccare slot dedicati ai vari personaggi solo con valuta reale, fino alla necessità di acquistare persino i token per resettare le abilità del proprio personaggio, dato che in tutta la fase di leveling dello stesso, ne viene regalato solo uno. Attenzione, non stiamo parlando di acquistare un token per cambiare la natura del proprio personaggio o per rivoluzionare scelte importanti come nome, fisico o aspetto, cosi come avviene in alcuni MMO concorrenti, ma di dover pagare per resettare semplici punti abilità attribuiti a questa o quella mossa speciale, anche solo per poter provare a potenziare una certa skill invece di un’altra, alla ricerca della build migliore. Vi sono, purtroppo, numerose occasioni in Marvel Heroes di imbattersi in richieste di utilizzo di valuta reale,e  la sensazione generale è che senza spesa le possibilità del giocatore siano fin troppo castrate.Fortunatamente, una meccanica non del tutto limitata dalla necessità di pagarne un qualche componente è stata inserita: il crafting. Nel gioco in analisi, il crafting è costituito dall’ottenimento di specifici componenti droppati dai nemici che si incontrano durante le missioni. Questi componenti sono divisi per Tier, e rappresentati da icone simili ad atomi con uno o più pallini che ne identificano il livello. Recandosi da un Crafter nella base principale di gioco, e consegnandogli un numero determinato di elementi di livello 1, si ottiene un elemento di liviello 2, e cosi via. I componenti migliorati vengono infine utilizzati per forgiare equipaggiamento leggendario, dotato di statistiche migliori di quello ottenibile semplicemente sconfiggendo avversari virtuali. Altra meccanica legata all’interazione con NPC presenti nella base e nelle mappe di gioco, è la compravendita di oggetti. Buona l’idea di poter inizialmente acquistare solo determinati prodotti dai vari vendor sparsi qua e la, lasciando al giocatore una scelta: vendere i propri prodotti al commerciante in cambio di valuta in-game (non utilizzabile per acquistare altri eroi o skins, ma solo equipaggiamenti e attrezzature) oppure donarli al commerciante stesso. In questo secondo caso, un’apposita barra rappresentante il livello d’esperienza del commerciante, o potremmo anche dire la fiducia che questo ha nei nostri confronti, sale costantemente, e per ogni passaggio di grado vengono sbloccati nuovi items acquistabili. Un’interessante implementazione che consente di scegliere i propri venditori di fiducia e che stimola il giocatore a riaffrontare missioni già completate per ottenere, oltre che esperienza, anche oggetti da donare ai venditori, per portarne al massimo il livello, avendo quindi a disposizione più scelta in fase d’acquisto.

Heroes in disguiseUno degli elementi sul quale Marvel Heroes ha fatto centro è la trasposizione videoludica dei vari personaggi presenti. Che siano di eroi utilizzabili, NPC o Villain da affrontare, tutti i modelli 3D e relative textures sono semplici ma efficaci, e rendono ben riconoscibile il character.Particolarmente azzeccate alcune delle trasposizioni dal fumetto al media videoludico, su tutte quella di Deadpool, un personaggio che, per sua natura, ben si adatta a contesti differenti dal solo fumetto, grazie alla capacità di abbattere la cosiddetta quarta parete che divide spettacolo da spettatore. Essendo infatti  conscio di essere un fumetto, in questo caso in un videogioco, il character sfoggia mosse speciali quali il “GodMode”, che lo rende invulnerabile per qualche secondo, o una particolare skill che gli consente di barare glitchando la partita, fondamentalmente mandando a scatti gli avversari come se stessero laggando.Per ognuno degli eroi sono peraltro disponibili differenti costumi, tutti perfettamente riprodotti da saghe, storylines e albi effettivamente pubblicati nel corso degli anni. E’ possibile quindi impersonare i panni di un Cyclops classico, estremamente fumettoso come appariva nel settembre 1963, cosi come un Hulk in versione “Avengers Movie”, dotato di modello 3D, viso e aspetto generale pressoché identici a quelli apprezzabili nel blockbuster cinematografico del 2012. In merito agli Avengers cinematografici, i fan saranno felici di sapere che è possibile ricostruire l’intera squadra, skin derivate dal film incluse, sempre sperando di ottenerle come loot, o pagando, ovviamente. E’ bene sottolineare che tali costumi alternativi sono elementi puramente estetici, che non influiscono sul gameplay e il cui utilizzo è possibile solo tramite acquisto con valuta reale o loot casuale, senza modalità di sblocco alternative.Ottima la scelta di inserire filmati pre e post missione realizzati completamente in stile comic. La scelta permette di calarsi meglio nell’atmosfera e si allinea allo stile grafico generale, ma se la direzione artistica dei protagonisti e delle cut scenes a fumetti è convincente, lo è meno il comparto tecnico. Il motore di gioco risulta infatti piuttosto pesante già a basse risoluzioni e con dettagli a livello medio. PC con un paio di anni sulle spalle o con processori e schede video di una o due generazioni passate, ancora capaci di far girare degnamente un Crisis 2 o un GTA IV, potrebbero mostrare il fianco a scatti e cali di framerate nelle aree con azione più concitata, sebbene gli elementi dello scenario e l’effettistica di poteri ed esplosioni non siano qualitativamente abbastanza alti dal giustificarne la presenza. Si tratta, a nostro avviso, di necessarie ottimizzazioni che i developers devono mettere in conto se interessati a donare lunga vita al gioco.Poco da dire sul comparto audio, nella norma e penalizzato da un doppiaggio unicamente in inglese, cosi come lo sono i testi.Una curiosità: molti dei personaggi di particolare carisma del mondo Marvel,  che sarebbe stato divertente giocare, sono stati inseriti nel gioco sotto forma di NPC. Siamo curiosi nel vedere cosa succederà in futuro, se vi sarà una rimozione dal ruolo di personaggi non giocabili in favore di una vendita nello shop, o se questi siano stati semplicemente personaggi mal sfruttati e tali resteranno.

Massive Multiplayer Online
Caratteristica principale di un MMO, Massive Multiplayer Online, è l’interazione con altri giocatori online. Marvel Heroes offre le canoniche modalità PvE e PvP, la prima delle quali è, di fatto, la serie di missioni offerta al giocatore, mentre la seconda è giocabile tramite appositi teletrasporti nella Torre.
Relativamente al  PvE, già dalla primissima missione superato il tutorial, è possibile creare un party invitando amici o giocatori nei dintorni e affrontare le missioni insieme. Il titolo non obbliga alla formazione di gruppi dal numero determinato di partecipanti per affrontare le diverse istanze: è sufficiente inoltrare l’invito ad un compagno affinché questo venga inserito nel team, dopodiché ci si reca semplicemente sul luogo della missione tramite teletrasporto e senza code di sorta.
Qualora ci si trovi in aree diverse al momento dell’invito, sarà sufficiente cliccare sul nome di un compagno nel menù di gruppo e teletrasportarsi verso di lui. Giacché tutte le istanze del gioco sono open, qualunque altro giocatore singolo o gruppo presente nella stessa mappa, nello stesso momento, può collaborare al medesimo obiettivo. Quello che penalizza il PvE in generale è la mediocre presentazione generale di missioni o nemici, e una ripetitività evidente al fronte dei pochi contenuti realmente diversi da affrontare. Sbloccate le missioni daily una volta completata la serie di missioni principali ed aver raggiunto l’end-game, ci si accorge immediatamente di come anche queste siano meri ricicli delle mappe già visitate. La difficoltà di avversari e boss di fine missione ci è sembrata non cambiare in relazione al numero di persone che vi si parano davanti: affrontare missioni accompagnati da un gruppo di giocatori anche solo agli esordi, consente di andare avanti nella storia piuttosto speditamente, senza particolari ostacoli e, in generale, con un livello di sfida fin troppo basso. I pochi boss in grado di dare un minimo di filo da torcere possono peraltro essere gestiti facilmente adottando tattiche furbesche, ad esempio sfruttando il teletrasporto descritto poco sopra: basta chiedere ad un compagno di fare da palo davanti ad aree o nemici più complicati, per poi usarlo come checkpoint semovente in caso di sconfitta, tornando immediatamente nella zona calda, completamente pieni di vita e forza.
Sul versante PvP, il titolo Gazillion offre qualcosa in più sul versante della sfida, se non altro perché si stanno affrontando giocatori umani e non l’improbabile intelligenza artificiale che caratterizza i nemici virtuali. Settimanalmente il sistema di gioco dà modo di entrare in una delle tre squadre a disposizione, rossa, blu o bianca, e di calarsi in arene letteralmente piene di eroi. Unica nota minimamente interessante del multiplayer è il tentativo, da parte dei designer, di dare un senso alla presenza di decine di personaggi identici tra loro: sconfiggendo un avversario che stia usando il vostro medesimo personaggio, otterrete infatti un potenziamento della mossa finale del vostro eroe, in modo da renderlo effettivamente più determinante, in battaglia, rispetto alla massa. Una scelta che in qualche modo sembra strizzare un occhio al film “The One” con protagonista Jet Lee… o forse stiamo cercando una finezza in quella che è mera casualità.
Si ringraziano per il supporto al testing del gioco:
“Yuriell”
“thejohn”
“Chris Rayner”

– Adatto anche a giocatori casual

– Personaggi ben trasposti in-game

– Facile organizzarsi con amici, senza attese

– Costi alti al fronte di limiti pesanti

– Livello di sfida molto basso

– Ripetitività e riciclo dei contenuti

– Necessita grossa ottimizzazione tecnica

5.5

Marvel Heroes risulta essere un passatempo piuttosto leggero, adatto ai giocatori più casual, non fornendo la sfida e la profondità normalmente desiderata dai giocatori di MMO più complessi, a causa di una difficoltà di base piuttosto scarsa, che scende ulteriormente quando si affrontano le missioni insieme ad un gruppo di amici minimamente equipaggiati. La cura per la direzione artistica farà felice i fan dei fumetti Marvel, ma la scarsa ottimizzazione del motore grafico potrebbe dare problemi anche su PC non considerabili datati. Si tratta, in ogni caso, di un titolo Free to Play che non sconsigliamo di provare e che anzi potrebbe diventare il vostro passatempo preferito per qualche tempo, anche se ci sentiamo di suggerire un approccio al gioco rilassato: affrontandolo con spirito più battagliero, il rischio di noia causa ripetitività o di spendere cifre eccessive per contenuti basilari, risulta abbastanza elevato.

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