Recensione

Mario vs. Donkey Kong

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a cura di Blade

Nintendo continua ad insistere sul suo passato più recente e per questo autunno ha scelto di trasporre sul piccolo schermo del GBA lo scontro tra due mitici characters, indubbiamente le sue punte di diamante assieme a Zelda. Il baffuto idraulico Mario e lo scimmione irrequieto Donkey Kong tornano ad allietare le nostre ore con un gioco che è la rivisistazione di un vecchio classico per il GameBoy in bianco e nero.A vent’anni circa dal loro incontro, i due eroi avranno ceduto all’avanzare degli anni o li ritroveremo con lo smalto di una volta? Scopriamolo più approfonditamente.

Toglietemi tutto ma non i pupazziE’ un giorno come tanti altri e Donkey Kong se ne sta comodamente spaparanzato sul divano di casa a guardare la televisione. Ad un certo punto viene trasmessa la pubblicità dei pupazzetti parlanti con le sembianze di Mario: è amore a prima vista e lo scimmione corre al negozio per comprarli. Ma l’idraulico italiano è talmente famoso in ogni angolo del Regno dei Funghi che i suoi gadgets sono introvabili, finiti sold-out in men che non si dica.Donkey Kong non conosce di sicuro la pazienza e va direttamente alla “fonte”: arrivato alla fabbrica, ruba tutti i giocattoli che trova e scappa. Mario fa in tempo ad accorgesene e gli corre dietro, desideroso di dargli la lezione che merita.

Mi ritorni in menteIl nuovo titolo Nintendo riporta sugli scudi la premiata ditta Mario & Donkey e lo fa in un modo tanto semplice quanto divertente. Impersonando il mitico idraulico rincorreremo il suo avversario in sei mondi, come la fabbrica dei giocattoli o la giungla, divisi in otto livelli. Nei primi sei di questi ultimi i nostri compiti si divideranno in due: muovendoci in delle schermate fisse, che potremo controllare in ogni momento ed in ogni angolo premendo L e R, dovremo prima recuperare una chiave da inserire in una porta che ci darà poi accesso ad un secondo ambiente in cui ritroveremo un pupazzetto tra quelli rubati dallo scimmione. Nelle missioni la nostra astuzia sarà messa a dura prova da interruttori colorati che modificano il percorso da intraprendere, piattaforme da raggiungere col massimo tempismo nel salto o nemici, come i “Tipi timidi” o i fantasmini “Boo”, desiderosi di farci fuori. Avremo anche l’opportunità di raccogliere tre pacchetti regalo, contraddistinti dal colore rosso, blu e giallo, in modo da partecipare ad uno dei due giochi bonus: sia quello in cui Mario sposta i pacchi che Donkey cerca di colpire e sia quello in cui dobbiamo scegliere su quale pacco far fermare la freccia, servono ad incrementare il numero delle vite. Questo elemento è molto importante perchè il nostro protagonista non ha una barra della salute che si consuma via via, ma “muore” per ogni colpo ricevuto. Tornando a parlare dei livelli, c’è da specificare che il settimo è incentrato sull’idraulico che deve condurre le sue mini-controparti in un baule ed l’ottavo è dedicato al combattimento con lo scimmione ladro.

Anvedi come balla Mario!Andando avanti nel gioco scopriremo che Mario può conformare le più impensabili azioni, da imparare progressivamente grazie a delle schermate prelivello che ne illustrano le caratteristiche. Camminare sulle mani, eseguire doppie rovesciate, capovolgersi all’indietro, lanciarsi in alto, volteggiare sulle parallele, saltare, arrampicarsi sulle liane e così via, non sono dei semplici movimenti di contorno ma sono funzionali al raggiungimento di un obiettivo. Impararli ad eseguire sarà quindi essenziale per recuperare i vari oggetti, raggiungere determinate piattaforme e, perchè no, cercare di risparmiare tempo. Infatti in ogni stage dobbiamo combattere contro l’orologio, innanzitutto per evitare di ricominciare daccapo e poi per accedere ai livelli “Esperto” nel caso fossimo stati velocissimi (vi premetto che è una sfida quasi impossibile). I nemici vanno uccisi nella classica maniera, ovvero saltandoci sopra e tirandoli contro altri; in alternativa, potremo eliminarli lanciandogli addosso dei bidoni (utili pure per raggiungere zone fuori portata) ed utilizzando dei martelli, disponibili però per pochi secondi.

Nintendo differenceLa casa di Kyoto conta su una lunga militanza nel settore videoludico e ormai può sviluppare un gioco ad occhi chiusi. Non sbaglia un colpo e riesce sempre e comunque a spremere i chip delle sue console, regalandoci emozioni audiovisive uniche. E, ovviamente, “Mario vs. Donkey Kong” non fa eccezione, stupendoci sin da subito per la realizzazione tecnica.Nintendo ha deciso di omaggiare il titolo precedente in cui i due si scontravano e lo fa anche graficamente, con l’utilizzo di uno stile renderizzato che per certi versi, ci offre un Mario differente da quello che conosciamo. Seppur perda qualcosina nel dettaglio, si muove molto più fluidamente: non vi dico che divertimento vederlo in azione, davvero credibile ed esilarante allo stesso tempo. Gli sprites degli altri personaggi secondari seguono la medesima tecnica, ma appaiono semplici e gradevoli nel loro sfavillio di colori. Il background è composto da immagini fisse, varie e non indimenticabili. Meritano una menzione i filmati (tra l’altro, si possono rivedere dal menu) in slideshow e non in movimento: una serie di diapositive accattivanti e ben curate che, sono sicuro, vi lasceranno di stucco.Il sonoro si attesta sui soliti ottimi livelli a cui siamo stat abituati. Le musichette sono piacevoli all’ascolto e si sposano perfettamente con l’atmosfera allegra del gioco; il tutto è impreziosito dalla voce dello storico Charles Martinet, assolutamente imperdibile nei vari “mamma mia!” e negli altri versi di Mario. Per concludere, c’è da dire che per festeggiare questa rivisitazione Nintendo ha messo sul mercato una nuova versione del GBA Sp, bicolore (argento nella base e rosso sul coperchio) e con la “M” impressa sul davanti; al prezzo di 130 euro circa si può avere assieme alla cartuccia del titolo, ma sbrigatevi perchè è un’edizione limitata!

– Mario più in forma che mai

– Tecnica eccelsa

– Gameplay semplice ma coinvolgente

– Un pò corto

– Frustrante dover ricomincare ogni volta daccapo

8.0

“Mario vs. Donkey Kong”, rivisitazione di un classico per il GameBoy monocromatico, non è un titolo indimenticabile ma è comunque in grado di assicurare il divertimento. Apparentemente ripetitivo, scoprirete ben presto che la semplicità del gameplay è uno dei suoi pregi: vi capiterà spesso di dire “un’ultimo livello poi spengo”, ma finirete per continuare a giocare per un’altra ora come minimo. La realizzazione tecnica è impressionante e sarà un ulteriore elemento per accrescere il coinvolgimento.

Se cercate un platform spensierato, ben realizzato e non eccessivamente complicato, lo scontro tra l’idraulico e lo scimmione più famosi del panorama videoludico è un acquisto consigliatissimo.

Voto Recensione di Mario vs. Donkey Kong - Recensione


8

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