Mario Party 6
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a cura di OldBoy
Mai come in questi tempi la Nintendo Difference si sta facendo valere. Dopo aver fatto suonare i giocatori di tutto il mondo con Donkey Konga e dopo aver rivoluzionato il mondo dei videogames con la sua nuova creatura portatile, alla Nintendo una ne pensano e cento ne fanno. Questa volta la carta dell’innovazione risiede nei comandi vocali impartiti con un microfono venduto in allegato allo stesso Mario Party 6. Ma andiamo a vedere quello che ha da offrirci questo divertente giochino.
Prendi la stella, avanti, avanti, in giù, salta!Questa volta Lucio e Ombretta sono arrivati ai ferri corti: da sempre organizzatori di grandiose feste, un bel giorno i due “vecchi” amici arrivarono a domandarsi chi dei due passasse meno inosservato rispetto all’altro o, per meglio chiarire, quale fosse fra i due il più importante nella vita quotidiana. Ombretta disse che logicamente era lei la più importante, Lucio rispose che si sbagliava di grosso, d’altronde era lui a fare più luce, Ombretta rispose che lei era la più elegante e così via verso un’interminabile lite che sembrava non aver più fine, almeno fino a quando giunsero al loro cospetto Mario e la sua allegra ghenga. A Mario non piacque per niente quella situazione e così grazie alla sua grande saggezza studiò un piano per riportare la pace fra i due ex amici: si sarebbe organizzato un nuovo ed eccitante Mario Party, al fine di conquistare quante più stelle del potere e riempire fino all’inverosimile la Banca Stelle: con esse si sarebbe potuto sperare in una felice riconciliazione dei due. Questa è la storia [ehm, “storia” è una parola grossa – ndFabfab] alla base del sesto capitolo di quello che può essere considerato, senza ombra di dubbio, il Party Game per eccellenza. Divertente da giocare in singolo, Mario Party 6, grazie all’inserimento di 80 nuovo mini-games, diventa praticamente infinito in multiplayer [per lo meno fino all’arrivo dell’inevitabile settimo capitolo – ndOldBoy]. Alla fine si tratta sempre di gareggiare in una sottospecie di gioco dell’oca dove i vari contendenti tireranno alternativamente il dado ed avanzeranno in base al risultato ottenuto. Da qua partiranno nuove competizioni che avranno come al solito un unico comune denominatore: il divertimento sfrenato. Sarà pertanto logico trovare una gran varietà di giochini, alcuni più divertenti, altri più impegnativi. Una gradita novità all’interno del gioco è l’alternanza del giorno e della notte, fattore che andrà a modificare quasi completamente il percorso di gioco: se di giorno vi è una casella Fortuna, col calar del sole potrà apparire, ad esempio, la temutissima casella di Bowser, rendendo più ostica la sfida. Alla fine la cosa importante rimane comunque sempre la stessa: accumulare quanti più gettoni possibili per comprare le preziose stelle del potere.Come abbiamo detto, tra tutte la novità più significativa di quest’edizione del noto party game di Nintendo è la presenza di un piccolo microfono, dalla linea essenziale e di facile utilizzo. Quando sarà il momento, ci basterà premere l’unico pulsantino posto su di esso e pronunciare ”chiaramente” le frasi necessarie, rigorosamente in italiano. Va detto che la risposta al comando non è immediata e il personaggio si sposta su schermo con brevissimo ritardo rispetto al completamento della frase. Pertanto sarà cosa buona e giusta fare un po’ di pratica ed impartire i comandi con un certo anticipo: in ogni caso non si tratta di un problema grave, onestamente temevo di peggio da questa stramba trovata.
Non è tutto oro quel che luccicaSe è vero che il gioco sviluppato negli studi Hudson gode di una giocabilità di tutto rispetto, la stessa cosa non si può affermare di un reparto tecnico che stagna su livelli appena sufficienti. Non me ne voglia nessuno, ma in ambito grafico i vari stages sanno decisamente di già visto. Lo stile grafico sarà anche piuttosto carino e dotato di colori sgargianti; nonostante questo i poligoni su schermo risultano ancora pochi se paragonati ad altre produzioni per questa fantastica console, fattore che si sarebbe potuto perdonare al quarto e quinto capitolo, ma non adesso, soprattutto in relazione alla facilità di sviluppo che questa console offre. Ad ogni modo le textures appaiono discretamente definite e sufficientemente filtrate. Anche dal fronte del sonoro non si registrano grosse migliorie rispetto al passato: la graziosa colonna sonora racchiude un numero cospicuo di motivi orecchiabili e mai monotoni; quello che purtroppo guasta a mio modo di vedere sono i vari effetti sonori, simpatici ma ancora ormeggiati ad uno stile stantìo e terribilmente retrò, e considerate che a dirvelo è un incallito retro-gamer!
Consigli per gli acquistiSe siete dei veri e propri affezionati fin dal suo primo capitolo apparso su N64 un po’ di anni fa, anche questo nuovo capitolo andrà sicuramente incontro ai vostri gusti. Resta solo da sperare che dopo questo sesto capitolo alla Nintendo studino una nuovo modo per riutilizzare il microfono incluso nella confezione; io dal canto mio continuerò a darle fiducia. Per quanto concerne il prezzo del gioco, nulla di invariato rispetto al passato; ci troviamo anche in questo caso sui canonici 60 euro.
– Tantissimi nuovi mini-games.
– Una giocabilità sempre solida.
– Tecnicamente si può fare di più.
7.2
Con l’arrivo di questo sesto capitolo un po’ tutti noi, speravamo in qualcosa di decisamente originale. La nostra attesa si può considerare premiata, ma non fino in fondo. Se l’esperimento del microfono per i comandi vocali è sostanzialmente riuscito, c’è da rimanere leggermente delusi per un comparto tecnico che, considerate le possibilità del cubetto Nintendo, poteva ottenere ben altri risultati. Alla fine un altro piccolo passo avanti dalla grande “N” è stato fatto, speriamo solo di non farne due indietro nel prossimo, probabile seguito.
Voto Recensione di Mario Party 6 - Recensione
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