Mario Kart DS
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a cura di Alex64
E’ davvero incredibile la mole di capolavori che può vantare il DS in questo suo primo anno di vita, dopo “Castlevania: Dawn Of Sorrow”, “Nintendogs”, e “Sonic Rush”, aspettando peraltro “Viewtiful Joe: Double Trouble” in versione europea e “Metroid Hunters”, fa la sua comparsa sugli schermi DS anche “Mario Kart”, già proclamato da alcuni migliore episodio della serie.
La classe non è acqua…Sono davvero rari i videogiocatori che non hanno mai sentito parlare di Mario Kart o che non hanno mai giocato, almeno in un periodo videoludico della loro vita, ad un episodio della celebre saga nata su SNES e poi tramandata di generazione in generazione sulle altre Console made in Nintendo. Chi di voi sventurati appartenesse a questa infausta categoria, sappia che fondamentalmente Mario Kart DS non fa che riproporre un concept che anche altri hanno tentato di percorrere in questi ultimi anni, ovvero un racing game con protagonisti tratti dal bagaglio culturale di questa o quella software house, ad esempio “Crash Nitro Kart” (PS2). Tuttavia, la serie Nintendo è sempre stata anni luce avanti alla concorrenza in fatto di stile, fantasia e divertimento, fosse solo per il fatto che il primo titolo ad inaugurare il genere del “character racing game” – passatemi la definizione – fu proprio Super Mario Kart nel 1992… e da lì in avanti Kyoto, come troppo spesso accade, ha dettato gli standards e gli altri si sono adeguati. Detto ciò, non resta che vedere se questo ulteriore sequel sia o meno all’altezza dei suoi predecessori.
Un passo indietro?Concettualmente l’impostazione di gioco è molto più simile agli episodi visti su Super Nintendo e N64 che non al “Double Dash!!” uscito su Cubo un paio di anni fa, dove – vi ricorderete sicuramente – la formula pilot + gunner faceva la sua prima comparsa dividendo pubblico e critica in entusiasti della trovata e scettici riguardo alla stessa (me tra questi). Adesso si torna a gareggiare in solitaria, un passo indietro rispetto allo slogan in due ci si diverte il doppio quindi? Ma neanche per idea, perché Mario Kart DS offre per la prima volta nella storia della saga la possibilità di coinvolgere OnLine fino a 4 giocatori sfruttando il wi-fire della Console! E non c’è neanche bisogno di dire quante siano già le comunità web che si sono date appuntamento sui connettori al silicio di “Mario Kart DS”. Per quanto non sia esente da difetti o da mancanze più o meno visibili (come l’impossibilità di chattare con gli amici che si invitano alla gara o, di contro, la possibilità per i lamers di evitare la giusta umiliazione disconnettendosi all’ultimo giro) questo primo esperimento di OnLine rappresenta uno dei passi avanti più importanti mai fatti dalla Nintendo in questi anni. Se si dispone di un Wireless Access Point, andare OnLine con il DS può essere una cosa tanto semplice quanto breve, giusto il tempo di connettersi ad uno dei Wireless Router supportati da Nintendo e digitare il vostro PIN tramite touch screen. Altrimenti, grazie al connettore WI-FI USB da poco rilasciato, vi basterà visitare il vostro Local Hotspot e configurare un pò di robetta sul PC (firewalls e altre amenità microsoftiane). In ogni caso, il sito nintendowifi.com linkato in alto a destra in questa pagina, potrà venirvi in aiuto.
Star Road to Heaven!La modalità di gioco principale prevede come sempre una serie di gare organizzate in Grand Prix, più precisamente 8 campionati composti da 4 contest l’uno, per un totale di ben 32 piste. Oltre al numero elevato, ciò che stupisce veramente dei tracciati di gara è che non ne troverete mai due uguali, sono tutti diversi, metà dei quali valide riproposizioni di circuiti classici già apparsi negli altri excursus della saga, e l’altra metà completamente inediti. Ovviamente non saranno tutti giocabili fin da subito, dovrete prima sbloccarli vincendo man mano tutti i GP, che vi ricordo sono suddivisi nelle solite 3 categorie: 50cc, 100cc e 150cc. La difficoltà non aumenta solo in relazione alla cilindrata, ma anche alla scaltrezza degli avversari, che non di rado riveleranno un sadismo di fondo non indifferente. Lo stesso discorso vale per i kart e i personaggi selezionabili, all’inizio solo 8 con 2 kart ciascuno; accumulando vittorie ne sbloccherete degli altri utilizzabili anche in chiave multiplayer, ma di questo ci occuperemo dopo. Non poteva mancare la modalità battaglia – balloon battle mode – che al solito vi vedrà impegnati in scontri a tutto campo fino all’ultimo palloncino. Oltre alle due precedenti modalità di gioco, troviamo anche una inedita modalità a missioni basata sul completamento di sfide a tempo a difficoltà crescente, come collezionare monete o passare nel giusto ordine numerico attraverso porte disposte sul tracciato. Si parla in tutto di 54 missioni divise in 6 gruppi da 9, e ciascun gruppo alla fine termina con un boss da sconfiggere per passare al successivo. Combattere contro i boss non sarà la solita minestra riscaldata, ognuno di essi richiede un approccio diverso per essere sconfitto, come usare turbo boost per scaraventarlo giù da una piattaforma, colpirlo nel punto debole a suon di gusci verdi o semplicemente batterlo in un testa a testa. Questa new entry nelle modalità di gioco non solo influenza in modo positivo la longevità del titolo, ma ci offre anche l’opportunità di migliorare le nostre abilità di guida in vista delle gare, e si dimostra utile a tal fine più di quanto lo sia mai stato il semplice time trial. Difatti, benché la curva di apprendimento sia ben calibrata e il sistema di controllo piuttosto intuitivo, ci sono una serie di tecniche avanzate che si possono imparare solo giocando, giocando e ancora giocando… e per vincere tutto il possibile dovrete inevitabilmente farle vostre. Insomma, in Mario Kart DS, come in ogni altro Mario Kart che è stato, non basta saper guidare, bisogna anche – e soprattutto – saper combattere ed usare i trick in game; trick presenti da una vita, come l’entrata in curva in derapata o il turbo boost alla partenza, ma anche trick inediti, come muovere rapidamente il D pad a destra e sinistra per guadagnare mini boost (chi ha detto FZeroGX?) o sfruttare l’effetto scia stando incollati a chi vi precede. A dare una punticina di simulazione (mi perdonino i cultori del termine) ad un titolo prettamente arcade, concorrono diversi fattori che effettivamente differenziano un kart dall’altro, ovvero la velocità massima, l’accelerazione, il peso della vettura, la tenuta di strada, la reattività in frenata e l’entrata in derapata; differenze che noterete sin dalle prime curve.
Not only shells…Non esiste Mario Kart che non faccia dei power ups il suo punto di forza, e questo titolo per DS non è da meno, anzi, oltre ai canonici gusci Koopa (nelle tre varianti verde, rosso e giallo spinoso) e, più in generale, in aggiunta a tutti gli items importati dai precedenti capitoli della serie, troviamo una triade di outsiders che in poco tempo impareremo ad amare (“Bullet Bill”, “Blooper” e “Bob-omb”). Il primo di questi, Bullet Bill, ci trasformerà momentaneamente in un proiettile, consentendoci di fare un sol boccone dei nostri avversari, in più stando comodamente a braccia conserte causa autopilota; la piovra Blooper invece, ha il vizio di spruzzare inchiostro, e la potremo utilizzare per sporcare il parabrezza degli altri concorrenti, riducendogli di un buon 70% il campo visivo; la “Bob-omba” infine… beh, penso che non abbia bisogno di spiegazioni, si tira come una buccia di banana ma ha un effetto un tantinello più incasinato. Fate attenzione al neonato “items score” quando scegliete un kart, da questo dipenderanno la qualità e la quantità di power ups che riceverete in corso di gara. Alcune persone con cui ho avuto modo di parlare, ritengono Mario Kart DS un titolo sopravvalutato causa lo scarso utilizzo del touch screen. Che il touch screen sia l’elemento distintivo del DS, e che il pennino sia il fulcro della sua rivoluzione, nessuno lo mette in dubbio, ma ciò non vuol dire che il secondo schermo non possa essere utilizzato in altri modi parimenti interessanti ed innovativi. In questo caso ad esempio, lo schermo secondario è un radar a tutti gli effetti, che ci permette non solo di vedere l’esatta ubicazione degli avversari sulla mappa, ma anche di conoscere in anticipo i power ups in loro possesso, di decidere come e dove rilasciare trappole, e addirittura ci aiuta nella scelta della traiettoria da seguire evidenziando quella di chi ci precede. Parola mia, una volta che avrete apprezzato Mario Kart con il secondo schermo a mò di radar, non ne vorrete più sapere degli altri modi di giocarci!
Chi l’ha detto che uniti si vince?Punto forte del titolo (facendo finta che tutto quanto detto finora non lo sia) è la componente multiplayer; se in singolo ci si diverte da matti a gareggiare contro la CPU, assieme a 7 amici si raggiunge l’estasi videoludica, e poi, non c’è niente di meglio di un contest tutti contro tutti per decretare il sovrano assoluto e indiscusso di Mario Kart (che poi sarei io). Non occorre che i partecipanti alla sessione multiplayer abbiano tutti una copia del gioco in questione, ne basta una per poter ugualmente battagliare, correre nei GP e fare sfide in versus, unico neo, far fronte a restrizioni che limitano la scelta dei tracciati e i personaggi disponibili, senza però minare la validità del multi (questo ribadisco, se si è in possesso di una sola copia del gioco). Se invece i vostri amici hanno tutti una copia di Mario Kart DS, il problema non si pone e potrete usufruire di tutti i tracciati e i personaggi, anche quelli sbloccati, e scambiarvi le ghost data ottenute nelle sessioni di time trial. Poi l’OnLine, beh… è tutto da provare, veramente ottimo per essere il primo in larga scala mai fatto da Nintendo!
Ready? Go!Da un profilo tecnico, Mario Kart DS è un eccellente esempio di quello che la Console portatile Nintendo può fare se saputa sfruttare: una pulizia grafica impressionante, una profondità degli scenari stupefacente, ottimi modelli poligonali, superbi effetti speciali, elevato livello del dettaglio e backgrounds più ispirati che mai, anche se, quelli provenienti dallo SNES e dal GBA, sono leggermente inferiori rispetto a quelli appositamente sviluppati su DS. Ma quello che veramente lascia di stucco, è che l’engine affianca una grafica di prim’ordine, ad una fluidità senza precedenti (anche OnLine, connessioni permettendo). Qualsiasi cosa accada, il gioco schizzerà comunque a 60 frames per secondo, senza mai accennare rallentamenti o cali di sorta, e, messa da parte un attimino la classe 50cc, il senso di velocità nelle restanti due categorie sarà sempre veramente notevole. Unica pecca, le textures non sono filtrate, ma come sappiamo si tratta di un limite hardware del DS non del gioco in sè. Magnifici, in ogni caso, i colori. Per quanto riguarda il track design, si va da strutture semplici (come il classico doppio tornante) ad altre talmente complesse da meritarsi l’appellativo di “paranoico”!Un titolo ottimo da vedere ma anche da ascoltare, splendidi i remakes delle vecchie songs, di qualità elevatissima gli effetti sonori (come ad esempio il rombo dei motori) ed i campionamenti vocali (gustosissimi i commenti degli avversari), come anche la realizzazione audio dei power ups (esplosioni, slittamenti, boost, etc.).
– Mariokart su DS!
– Puro concentrato di Nintendo Difference
– Comparto tecnico eccelso
– Multiplayer OnLine
– Rigiocabilità elevatissima
– Miglior episodio della serie
– Se non hai un Nintendo DS non ci puoi giocare
9.4
Il miglior racing game attualmente disponibile su Nintendo DS, un concentrato di divertimento che sarebbe in grado di resuscitare anche i morti, se questi potessero giocare. Essenzialmente “Mario Kart DS” non ha difetti infatti, difficile anche ipotizzare margini di miglioramento in un titolo così, ad eccezione magari di una sempre migliore componente OnLine nei prossimi giochi Nintendo DS.
Senza alcun dubbio il miglior episodio della serie. Superbo!
Voto Recensione di Mario Kart DS - Recensione
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