Recensione

Madden NFL 11

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a cura di Francesco Ursino

L’attesa, l’inno nazionale, la tensione che si scioglie con l’entrata in campo delle squadre: il fascino del Superbowl, la finale del campionato di football americano, è innegabile anche per un non appassionato della palla ovale. EA Tiburon, già sviluppatore delle versioni per console casalinghe, prova a far rivivere tutte queste emozioni anche ai possessori di Psp con Madden NFL 11. Andiamo a vedere quali sono i punti di forza e debolezza del titolo in questione

Packers o Steelers?Con Madden NFL 11 il giocatore potrà intraprendere varie sfide riguardanti il mondo del football stelle e strisce. Dal menù principale infatti sarà possibile scegliere tra la modalità Superstar Challenge, la mini-camp competition, la carriera (modalità Franchise) ed una semplice partita rapida. La prima delle voci elencate darà la possibilità di rivivere alcuni momenti chiave della stagione agonistica passata, mentre con la seconda il giocatore potrà lanciarsi in una serie di prove riguardanti varie specialità e ruoli di gioco. Nello specifico, una prova consisterà nel calciare la palla in alcune zone del campo o tra i pali della end-zone, il tutto con differenti condizioni di vento. Un’altra prova riguarda la gestione dei passaggi del quarterback, ed in questo caso il giocatore dovrà lanciare con tempismo per evitare il sack (ovvero il placcaggio del lanciatore da parte dei difensori). Arriviamo quindi alla modalità franchise, che rappresenta la possibilità di gioco più profonda, almeno per quanto riguarda il single-player. In questo ambito quindi il giocatore prenderà la redini di una delle squadre disponibili e dovrà gestirne vari aspetti come il mercato e la composizione del roster. In ogni caso l’attività che terrà più di ogni altro impegnato il giocatore durante la carriera sarà costituita dal mini-camp di inizio stagione (simile alla modalità citata precedentemente, che peraltro il giocatore può scegliere di compiere o meno) e soprattutto dalla serie di partite del calendario. La modalità multiplayer, infine, permetterà sfide ad hoc.In definitiva, le modalità di gioco presentano una varietà di gioco soltanto sufficiente, senza contare che le novità rispetto alle ultime versioni della serie sono praticamente nulle: cosi come in Madden NFL 10, per esempio, sarà possibile creare i propri schemi di gioco (successivamente esportabili sulla PS3) ed i playbook degli schemi.

Meglio Eli o Payton Manning?Parlando del gameplay, c’è da fare un’opportuna precisazione: cosi come le opzioni di gioco, infatti, le novità rispetto alla versione 2010 del gioco sono poche o nulle. Il feeling in game è generalmente positivo, anche se si nota una certa macchinosità soprattutto nel sistema di controllo avanzato; con questo layout di comandi infatti ogni tasto della console corrisponderà ad un ricevitore. Sebbene possa essere necessario un periodo di adattamento, questo sistema di controllo si rileva superiore rispetto al modello classico, che prevede un semplice puntamento con lo stick analogico verso il ricevitore desiderato. La realizzazione degli schemi di gioco è più che buona, sia che si tratti di giocate basate su passaggi che su corse, mentre l’IA si è dimostrata ostica e sufficientemente difficile da superare, soprattutto se si controlla una squadra non molto dotata ed al livello di difficoltà più elevato. Un elemento che contribuisce alla varietà di gioco è il cosiddetto individual momentum: sostanzialmente un giocatore diventerà “caldo” o “freddo” dopo un certo numero di giocate positive o negative; questo contribuirà a migliorare o peggiorare le caratteristiche del giocatore stesso. Va detto che questo discorso è applicabile sia alla squadra controllata dal giocatore ma anche a quella controllata dalla IA. Il quadro complessivo del gameplay, quindi, è sufficientemente positivo anche se il gioco dimostra una certa “vecchiaia”, soprattutto per quanto riguarda le situazioni di gioco ed il comportamento dell’IA, del tutto simile alle versioni passate.

Fumble!Il giudizio sulla grafica di Madden NFL 11 non può prescindere dal fatto che l’intero lato tecnico del gioco è sostanzialmente uguale a quello già visto nei due precedenti titoli della serie; tutti gli elementi su schermo, sia che si tratti dei popup grafici che dei componenti di contorno (come lo stadio e le divise di gioco) sono totalmente mutuati dai precedenti Madden. C’è da dire quindi che il giudizio sul buon livello tecnico complessivo viene inficiato dalla presenza praticamente assente di innovazioni. Stesso discorso può essere fatto per il comparto sonoro ad eccezione della telecronaca, esclusivamente in inglese (cosi come gli elementi testuali), quest’anno affidata alla brillante coppia Gus Johnson e Cris Collinsworth.

– Tutte le squadre della NFL

– Unico su Psp

– Controlli a volte macchinosi

– Assenza totale di innovazione

6.6

Madden NFL 11 è un prodotto di sicuro valore, che offre la possibilità (unica su Psp) di vivere le emozioni di una stagione di Football professionistica. Il prodotto però soffre di alcuni problemi, come per esempio un sistema di controllo leggermente macchinoso, anche se c’è da dire che il difetto peggiore sembra essere l’assoluta mancanza di innovazione. Tutti gli aspetti di gioco, infatti, sono rimasti immutati rispetto ad un paio di anni fa: certamente un minimo di novità avrebbe fatto comodo ad un prodotto che si dimostra sicuramente solido e sufficiente, ma che purtroppo comincia a sentire il peso degli anni

Voto Recensione di Madden NFL 11 - Recensione


6.6

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