Il Verdetto di SpazioGames
L’ultimo Superbowl non passerà certamente alla storia per la qualità del gioco espresso. Sia i Pittsburg Steelers che i Seattle Seahawks hanno sentito la pressione dell’evento sportivo più importante in America dando vita ad una partita molto spezzettata con numerosi cambi di possesso inconcludenti. Alla fine la maggiore esperienza del team degli Steelers si è rivelata fondamentale per la conquista del Doug Lombardi’s Trophy. La nuova stagione, che ha preso il via l’8 settembre scorso, ha riconfermato le ambizioni dei campioni uscenti con la vittoria dei rivoluzionati Miami Dolphins, nonostante alcune prestigiose assenze. In questo contesto va collocato il ciclico Madden NFL di EA Sports che per il diciassettesimo compleanno promette di far dimenticare la delusione che da qualche anno attanaglia la maggior parte dei fans.
First and TenDa quattro anni il motore grafico per le versioni current-gen è praticamente lo stesso. Ad ogni nuovo episodio viene aggiunto qualche nuovo effetto come la riflessione della luce sui caschi o il cambio dei modelli degli arbitri. Modifiche impalpabili per un giocatore occasionale, assolutamente inaccettabili per un fan della serie. Soprattutto i possessori di una scheda video di ultima generazione si sentiranno frustrati nell’appurare che il motore grafico non è stato assolutamente potenziato ma bensì alleggerito: sono stati infatti eliminati alcuni effetti del cielo mentre gli spettatori cartonati appaiono più brutti che mai. Gli unici reali vantaggi sono rappresentati da un frame rate più costante e meno soggetto a improvvisi cali e da un incremento delle prestazioni anche con le schede video meno performanti. A sorpresa anche il comparto audio dimostra una notevole mediocrità: ad eccezione di alcuni brani la maggior parte non si adatta allo stile duro ed aggressivo del football, Tony Bruno con la sua radio continua ad annoiare il giocatore, mentre la telecronaca di John Madden appare quanto mai ripetitiva.
Second and LongA grande richiesta tornano tra le modalità principali anche i mini-giochi. Oltre a divertire proponendo varie prove di difficoltà crescente, i lanci, i calci e i placcaggi servono anche da tutorial per i meno esperti. Il sistema di controllo non ha subito migliorie di rilievo anche se, come già annunciato mesi addietro, è stato completamente rivisto il movimento del running-back. Il ruolo che svolgono i giocatori che ricevono palla dal quarterback è fondamentale per garantire un guadagno sostanzioso di yard e allo stesso tempo diminuire il rischio di fumble o intercetti. Personaggi del calibro di Ticki Barber, Shaun Alexander e Warrick Dunn saranno più resistenti agli attacchi dei difensori avversari, la loro rapidità è notevolmente aumentata nelle situazioni di penetrazione tra le linee degli avversari e alcune azioni come lo Stiff Arm (il braccio allungato per tenere lontano il difensore) e il roll out ( la giravolta) si rivelano più performanti. Riguardo alla fase offensiva è stato migliorato anche la principale novità di Madden 06: il quarterback vision. In base al rating al momento dello snap, il quarterback illuminava con un triangolo il campo. Se il lanciatore scelto si trovava all’interno di questo triangolo il passaggio avveniva con una maggiore precisione. In Madden 07 la visione del quarterback su un lanciatore può essere impostata prima di iniziare l’azione di gioco in modo che sia la cpu a “seguire” il movimento del lanciatore e lasciare al giocatore la lettura della difesa e la scelta del tempo di lancio. Rimangono alcuni problemi “storici” come la tendenza dei ricevitori a forzare l’uscita dal campo per ricevere il pallone e la compenetrazione dei corpi che crea un effetto visivo veramente brutto.
Third and inchiesLa modalità carriera è stata impreziosita da una gestione decisamente migliore della off-season. Adesso è possibile lasciare alla CPU il compito di negoziare i contratti impostando un tetto massimo per ciascun salario, l’All Star Match per i giocatori collegiali permette di farsi un’idea sui nuovi prospetti da selezionare al draft e le varie scelte possono essere vendute in cambio di giocatori o altre scelte con le squadre NFL. Sempre presenti il training camp che permette di migliorare prima dell’inizio della stagione alcune statistiche dei propri giocatori e l’owner box che si interessa dell’aspetto economico della propria squadra aumentando o diminuendo i prezzi dei biglietti, del parcheggio o stanziando fondi per pubblicità o per nuove strutture.Ma passiamo alla Superstar Mode, la vera modalità principale di questo nuovo episodio. L’obbiettivo è semplice: creare un alter ego virtuale in grado di diventare nel giro di pochi anni una star assoluta dell’NFL. Dopo aver scelto i propri genitori, determinato il ruolo, il colore della pelle ed altri aspetti secondari, il giocatore dovrà effettuare alcuni test prima del draft, utili per convincere le squadre a selezionarlo quanto prima. Il gioco si alternerà in due diverse ambientazioni, il proprio appartamento da cui sarà possibile accedere al proprio sito ufficiale, controllare gli appuntamenti e le mail e il campo di gioco dove dovrà dimostrare i progressi compiuti partita dopo partita. Quando il proprio alter ego non sarà in campo il giocatore gestirà la partita in modo tradizionale anche se non sarà consentito scegliere lo schema. Quando il giocatore diventerà parte attiva la telecamera si concentrerà solo ed esclusivamente su di lui. L’obbiettivo è di completare il maggior numero di azioni con successo per aumentare gradualmente la propria fama.
HARDWARE
Pentium 4 o equivalente da 1,5 Ghz256 di RAMScheda video da 64 MB2 GB di spazio libero su discoMULTIPLAYER
E’ possibile giocare in multiplayer attraverso i server ufficiali della EA Sports. Tuttavia a causa della scarsa disponibilità di giocatori europei la maggior parte delle partite si rivelano frustranti a causa di un pesante lag.
– Divertente
– Adatto anche ai neofiti
– Modalità Superstar migliorata
– Troppo arcade
– Facile per i più esperti
– Ancora tanti aspetti migliorabili
7.7
Anche per la stagione 2007, Madden NFL si limita a migliorare solo alcuni aspetti precludendone altri. Il motore grafico ormai sente il peso dei suoi quattro anni, il sistema di controllo migliora di volta in volta senza però risolvere alcuni difetti storici mentre il comparto audio necessita di una revisione completa. Tuttavia il titolo EA Sports continua a rivelarsi un gioco arcade divertente che permette anche ai giocatori non esperti di iniziare ad impratichirsi con lo sport nazionale americano.