Madden 2003
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a cura di Eric Lindros
Ormai da alcuni anni, ogni volta che mi ritrovo sottomano un gioco di John Madden provo un certo senso di nostalgia, come capita quando si ha a che fare con quelle cose che ti fanno voltare indietro verso il passato e ti fanno rendere conto di come passa il tempo. Già, perché il primo gioco di questa lunghissima serie, che forse è la più longeva nella storia dei videogiochi, è targato 1989. Dopo tredici anni e milioni di copie vendute, arriva puntuale anche questo novembre il titolo che può vantare il franchise del carismatico ex giocatore (ora commentatore) di football. Se una volta non c’era alcun dubbio e ad ogni uscita il nuovo gioco di Madden era per forza il migliore del suo genere, ultimamente, e soprattutto in questo 2003, il buon John deve fare i conti con una concorrenza agguerrita che prova senza esitazioni a soffiargli il trono. Madden avrà ancora lo smalto di un tempo e riuscirà a resistere agli attacchi dei vari NFL 2k3 e NFL Fever 2003, oppure per lui è arrivato il momento di abdicare? Continuate a leggere per saperlo.
Il ritorno di un vecchio decano del footballDopo la solita presentazione in puro stile Madden, ci ritroviamo di fronte ad un nutritissimo menu di selezione. Dopo il comodo “Play Now” che ci permette di scendere subito in campo senza perderci in settaggi e configurazioni complicate, ecco che “Game Modes” raccoglie tutte le altre numerose modalità di gioco presenti in Madden: Mini Camp, Franchise (la modalità di gioco principale), Tournament, Two Minute Drill, Football 101 (una manna dal cielo per i neofiti), Practice e Situation. Nel menu successivo chiamato Features si potranno creare tattiche, squadre e giocatori, controllare le Madden Cards acquisite (dopo spiegherò a cosa servono), controllare le rose delle squadre e il libro delle statistiche. In Settings possiamo agire sulle opzioni più classiche di ogni gioco, come audio, video, e parametri che influenzano le regole della partita. Nell’ultimo menu “Inside EA Sports” sono contenuti diversi extra, come video degli altri giochi della serie sportiva EA, footage del Madden Bowl 2003 che immortala professionisti della NFL e John Madden stesso (è davvero enorme), e i classici Credits.I menu e l’interfaccia grafica sono gradevoli ed efficaci. Dopo aver visto quanto il gioco può offrirci sulla carta, andiamo a sperimentare il tutto facendo pratica. Si dia inizio alle danze :)
La meta tanto ambitaMadden ha sempre curato parecchio l’aspetto strategico e simulativo del football, meritandosi il titolo di videogioco che tratta di questo sport in modo più vicino alla realtà. Anche quest’anno le strategie e le tattiche utilizzabili sono molto varie e realistiche, e per ottenere risultati ottimali nonché avere le giuste soddisfazioni non basta saper gestire bene i controlli di gioco, ma si devono imparare bene i vari schemi da utilizzare sia in attacco che in difesa. In questo titolo ci sono molti elementi strategici e tattici anche in-game, ma considerato che il pubblico italiano è poco avvezzo al football americano, mi limiterò a descrivere la giocabilità Madden 2003 un po’ “in superficie”, assicurandovi però che una volta imparate a dovere le regole del gioco, esso risulta molto divertente.Il cuore del gioco è il Franchise Mode, che ci permette di prendere il controllo di una squadra NFL per ben 30 stagioni e cercare ogni anno di conquistare il superbowl. Durante le varie stagioni possiamo gestire il nostro team praticamente in ogni modo possibile: analizzare statistiche per decidere chi mandare in campo, fare acquisti e cessioni, scoprire nuovi talenti, controllare gli infortunati, impostare gli schemi e le tattiche da seguire e tante altre cose. Durante il periodo preseason del franchise mode è possibile fare vitali interventi alla squadra, come allenare a dovere i giocatori per migliorarne le abilità e poi scegliere chi farà parte della rosa dei titolari. Scoprire talenti e fare dell’ultimo rookie arrivato un campione è una cosa molto interessante che Madden 2003 permette di fare, ma ci vuole la dovuta pazienza e un pizzico di intuito. Sebbene il franchise mode impegnerà la maggior parte del vostro tempo di utilizzo in Madden, il gioco offre tantissime altre interessanti modalità. Il minicamp vi mette a disposizione un pullman griffato Madden e vi permette di girovagare per le più importanti città dell’NFL dove si può partecipare a diversi mini-giochi, nei quali sarete valutati con una medaglia in base alla bontà della vostra prestazione. Ogni trofeo vinto in una determinata città sbloccherà, tra le altre cose, il situation mode per la città stessa.La modalità Football 101 è molto interessante per chi non conosce il football videoludico e soprattutto per chi non conosce questo sport in generale. Giocando la 101 sarete seguiti da un insegnate di eccezione: John Madden in persona. Il buon vecchio Geppo vi spiegherà azione per azione tutte le tattiche, gli schemi e le strategie del caso. Seguendo alla lettera i suoi consigli e facendo i giusti movimenti si raccoglieranno dei gettoni che potranno essere utilizzati in seguito per l’acquisto delle Madden Cards. Anche altre modalità come Practice, Situation e Two Minute Drill vengono in aiuto per affinare abilità e tecnica dell’utente, ma se si vuole partire davvero dalle basi è vivamente consigliato l’utilizzo di Football 101.Anche in questa edizione sono presenti le ormai famigerate Madden Cards (adottate anche nella serie di hockey col nome di NHL Cards), le quali possono essere collezionate attraverso i mini-games o facendo particolari azioni di gioco. La customizzazione che è possibile avere nel titolone EA è estrema. Potrete creare un vostro personale playbook, scegliendo anche il più minimo particolare di ogni schema, ma anche squadre e giocatori a partire da zero. Per ogni squadra è possibile editare la divisa nei più minimi particolari, scegliendo anche un logo fra i 100 disponibili, scegliere il soprannome (ad esempio io ho creato i Bologna “Turtelins”), la città di appartenenza, e creare lo stadio. Stesso discorso vale per i giocatori, che possono essere plasmati in ogni singolo aspetto fisico nonché nelle abilità.Una volta scesi in campo ci si accorge subito dell’introduzione di nuove animazioni rispetto alla passata stagione, cosa che non riguarda solo il mero aspetto grafico ma influenza positivamente anche il gameplay, offrendo un set più vario di scivolate e placcaggi, passaggi e corse. I comandi rispondo sempre tempestivamente e una volta padroneggiati consentono di avere il pieno controllo sulla squadra. Se questo gioco riuscirà ad appassionarvi, state certi che non lo lascerete finché non sarà disponibile l’edizione 2004. Il franchise mode può già da solo impegnarvi per un periodo di tempo straordinariamente lungo, e l’aggiunta di tutte le altre modalità non può che aumentare la già enorme longevità. Inoltre, chi non conosce il football potrebbe avere delle sorprese positive.
Il make-up del bestioneCome di tradizione per le serie sportive EA Sports, i miglioramenti grafici da un anno all’altro non sono mai profondamente massicci o rivoluzionari, ma si limitano ad un discreto restyling che inserisce nuovi particolari e ritocca qua e la cosa non andava nell’edizione precedente. Vista la bontà di Madden 2002 quindi, questo 2003 si presenta in maniera più che buona. Un miglioramento notevole è stato fatto per gli stadi e per il pubblico, ora molto più realistici, numerosi ed animati (pur restando ancora in 2D). Anche il bordo campo è molto vivace e ricco di cheerleaders, allenatori, arbitiri e addetti ai lavori. La texture usata per l’erba è discreta, ma quest’anno si è visto di meglio in NFL Fever 2003 della Microsoft, dove i vari ciuffetti verdi erano distinguibili in maniera più evidente anche da distanze relativamente grandi, cosa che invece non accade nel titolo EA dove per apprezzare al meglio la texture c’è la necessità di zoomare praticamente a pochi centimetri dal terreno. Il numero dei poligoni su schermo è molto buono ed i giocatori danno il giusto senso di “fisicità” e pesantezza anche in fase di corsa o di mischia. Naturalmente la licenza ufficiale permette la riproduzione accurata dei volti dei vari giocatori della NFL nonché delle divise e dei loghi, come già accade da qualche anno a questa parte. Alcune delle numerose nuove animazioni introdotte, che partono dalle dita delle mani fino ad arrivare a scivolate e tuffi vari contribuiscono ad aumentare la frenesia di particolari azioni di gioco e migliorare la giocabilità.
L’ugola d’oro di MaddenAnche dal lato sonoro il vecchio Geppo non si smentisce mai, e ci allieta con musiche grintose, energiche e aggressive, composte da artisti più o meno noti a livello internazionale (fra i vari nomi figura anche Jon Bon Jovi). Grazie ad esse la navigazione nei menu non risulta mai noiosa, e talvolta anzi si indugia in una particolare schermata per non interrompere la canzone in esecuzione. Ad ogni cambio di traccia, un piccolo quadratino in sovrimpressione ci metterà a conoscenza di titolo e autore del brano. Gli effetti sonori sono molto realistici convincenti, anche grazie al pieno supporto Dolby Surround che offre la console di casa Microsoft. Il tifo della folla presente allo stadio è sempre molto coinvolgente e crea la giusta atmosfera. I contrasti fra i giocatori sono realizzati con la giusta pienezza del suono, e rendono bene l’idea della potenza dell’impatto. Come dico sempre, per un gioco di football è importantissimo un solido comparto di play-by-play, ossia di commento. Da questo lato in questo Madden 2003 non si può davvero volere di più: al veterano John Madden si sono uniti il leggendario Al Michaels e Melissa Stark, che garantiscono professionalità e autorevolezza in ogni intervento. Nota negativa per chi mastica poco l’inglese, nel gioco non c’è una sola parola di italiano, come da tradizione per le serie di football e hockey.
– Completo e realistico
– Tantissime modalità di gioco
– Estremamente personalizzabile
– Non adattissimo ai principianti
– Sport poco popolare in Italia
– Nell’immediato i giochi concorrenti sono più divertenti
8.6
Come da tradizione il buon vecchio Madden mostra di essere sempre più coriaceo, e riesce ad introdurre gradite novità anche in questa edizione 2003 del suo famosissimo videogioco di football. Il titolo è completo, tecnicamente ben realizzato, divertente da giocare (una volta imparate bene le regole) e davvero molto longevo grazie alle numerosissime modalità di gioco e i vari goodies presenti. I neofiti potrebbero divertirsi di più con altri titoli del genere, poiché storicamente Madden tiene particolarmente conto della simulazione e del realismo, ma senza dubbio anche in questa stagione la palma di gioco di football più completo e curato va al titolone della EA Sports, che può garantire un vero e proprio “full immersion” nel mondo della NFL e da all’appassionato di football esattamente tutto ciò di cui ha bisogno. Concludo con una cosa che ripeto ogni volta quando recensisco qualcosa sul football: chi non ha mai giocato a un titolo su questo sport potrebbe avere gradite sorprese :)
Voto Recensione di Madden 2003 - Recensione
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