Gli Stati Uniti d’America sono un paese affascinante non soltanto per le città famose che tutti conosciamo, le località balneari da sogno e il cinema hollywoodiano, ma anche per quel lato della cultura che riguarda il mondo dello sport. Senza dubbio quello più seguito dagli americani è il football, basti pensare ai milioni di persone che ogni anno aspettano con impazienza il Super Bowl; tuttavia, lo seguono a ruota sia il basket che il baseball. Quest’ultimo ha appena riaperto le danze con l’inizio della nuova stagione, che è cominciata precisamente il 31 marzo scorso: puntuale come sempre, arriva quindi il nuovo MLB 13: The Show pronto a portare la simulazione sportiva sia sulla console portatile Sony, che sulla sua sorella maggiore. È proprio della prima versione che vi andremo a parlare, pronti a tornare su quel diamante che ci attende ogni anno per nuove sfide emozionanti, tra una battuta e l’altra. Andiamo a vedere nel dettaglio come si presenta.
Un gioco che ha fatto strike!
Anche quest’anno è dovuto dire che gli sviluppatori hanno svolto un lavoro davvero buono, migliorando il capitolo precedente laddove necessitava di qualche piccolo ritocco. Peccato che acquistandolo in versione digitale, al prezzo di 49 €, si sacrifichino una ventina di gigabyte di spazio libero: d’altra parte però, l’investimento è più che giustificato dalla qualità che viene offerta non appena si comincia una partita, che sia di esibizione o di lega. Una volta avviato il gioco, ci si trova davanti ad un ricco menù che ci permetterà di scegliere il tipo di match che vogliamo disputare, compreso l’allenamento (costituito da tutorial in grado di istruirci alla perfezione su come gestire una partita).
Ci teniamo a precisare che il titolo è esclusivamente in lingua inglese, cosa che da un lato può risultare un tantino frustrante, ma dall’altro rispecchia perfettamente l’atmosfera americana che trasuda dalla Major League. Le varie modalità principali presenti nel gioco sono le seguenti: Play Now, il classico match di esibizione, la partita rapida per intenderci; The Show Live, dove potremo giocare le partite della MLB scaricando i dati in tempo reale (come con Fifa); Road to the Show, in cui bisognerà crearsi il giocatore da zero, plasmandolo a nostro piacimento sia a livello fisico, grazie ad un potente editor, sia a livello di skill, facendogli ottenere fama in modo tale da poter raggiungere la massima lega; e altre modalità come la stagione intera che potremo affrontare con la nostra squadra preferita, oppure quella in cui saremo noi a gestire l’intera franchigia.
Se Fifa e PES hanno ingaggiato una battaglia eterna (chissà) sul fronte calcistico, sappiamo che da sempre a contendersi lo scettro per i migliori titoli sportivi americani sono EA e 2K: eppure Sony si intrufola di soppiatto ad interrompere la disputa a due, con un gioco così valido da poter portare la corona, almeno per quanto riguarda il baseball. Questo è subito chiaro non appena si dà inizio ad un match, momento in cui resteremo di stucco davanti ad entrate in campo con i fiocchi e un’atmosfera da vera partita americana. Sono ottime le animazioni dei giocatori, ancor di più i vari stadi e i campi, ricreati scrupolosamente dagli sviluppatori; già il predecessore era esteticamente appagante, ma quest’anno il tutto è ancora migliore. Forse, l’unica pecca dell’impatto visivo sta nel pubblico, non proprio reso come ci si aspetterebbe da un titolo di questa portata; ma sono dettagli, ragazzi, dettagli. È difficile mettere per iscritto cosa si prova nel vedere l’inizio di una gara tra gli Yankees e i Giants dopo essere stati fomentati da una canzone dei Rolling Stones o dei Blink 182.
Già, anche la tracklist svolge bene il suo dovere, proponendoci pezzi che si adeguano perfettamente alla preparazione di una partita importante, quanto i nomi degli artisti che ci deliziano con quei brani. Oltre a quelli citati poco fa, ci saranno gli ZZ Top, i Soundgarden, gli Imagine Dragons ed altri ancora.
Ciò che stupisce maggiormente di MLB 13: The Show è, ad ogni modo, l’alto livello di personalizzazione: già all’inizio, prima ancora di accedere al menù principale, avremo la possibilità di selezionare la difficoltà preferita, con scelte adeguate sia per giocatori alle prime armi, sia per chi ha da diverso tempo preso confidenza con i titoli di baseball. Una volta imparate le basi, si potrà aumentare gradualmente la difficoltà, potendo interagire con una moltitudine di opzioni che permetteranno di gestire ogni fase della partita, dalla battuta in cui sarà necessario soltanto premere il tasto con il giusto tempismo, fino a quella in cui si dovrà indovinare la direzione della palla ed indirizzarla nella più opportuna zona del campo.
Più si giocherà, più si riuscirà a prendere confidenza con le tattiche e gli schemi di gioco. Inutile dire che è importante conoscere questo sport per poter fare bella figura anche sullo schermo di PS Vita, riuscire a prevedere le mosse dell’avversario come ad esempio i suoi lanci mentre si difende, o cercare di intuire se la prossima palla sarà una fast o una curve ball.
Il baseball, grande sport di squadra anche su console
La ciliegina sulla torta è rappresentata da una grafica molto ben realizzata, nella quale si riscontra l’ottimo lavoro svolto dal team di sviluppo. Il titolo si fa guardare, giocarci è davvero piacevole e risulta assai immediato anche grazie alla possibilità di regolare la difficoltà in ogni azione, come dicevamo prima. Essendo uno sportivo, non si può parlare di longevità, questo dipende dagli appassionati e quanto amano lo sport in questione; abbiamo parlato del sonoro per quanto riguarda le canzoni scelte durante i menù, insomma fuori dalla partita: degli effetti sonori di gioco, invece, non c’è molto da dire. Davvero piacevole sentire il suono della mazza che colpisce in pieno la palla quando si indovina una battuta, quasi quanto è piacevole vedere il giretto del diamante quando il fuoricampo è stato portato a casa.
Tecnicamente siamo dunque più che soddisfatti di questo gioco. Non ci rimane che parlare della modalità online, e qui cominciamo ad accusare qualche dolore: bisognerebbe fare i complimenti a Sony per avere ideato la Diamond Dynasty, dove è possibile creare da zero la propria squadra, con tanto di divisa e logo, per tuffarsi in un’avventura a sfondo manageriale con altri utenti. Cosa c’è allora che non va? Il fastidiosissimo lag. Non sappiamo se negli Stati Uniti questo problema sia stato risolto o meno, ma purtroppo qui da noi si riscontra eccessivamente. Frustrante è il fatto che non sia una cosa da poco, visto che nel baseball il tempismo è praticamente fondamentale, per ogni cosa. Impossibile pensare di battere anche la più semplice palla se il gioco scatta ogni tre per due, oppure fare lo scatto nel momento giusto per raggiungere la seconda base. Insomma, se in altri generi questo neo – che non è comunque cosa da poco – si sarebbe potuto ignorare, qui è proprio impossibile.
– La difficoltà si gestisce a meraviglia
– Tante modalità, alcune davvero profonde
– Sonoro che dà la carica!
– Troppa latenza nel multiplayer
– Chi non ama il baseball guardi altrove
La concorrenza è sempre ostica da sconfiggere, ma questo MLB 13: The Show ha tutte le carte in regola per riuscirci. La stagione è cominciata, gli stadi si riempiono e il pubblico si scalda. Adesso tocca a voi impugnare la vostra console portatile, felici del fatto di avere davanti un titolo che si adatta bene ad ogni giocatore, personalizzabile al massimo. Sono tante le modalità presenti nel gioco, difficile annoiarsi se siete amanti di questo sport; ripetiamo, l’unico vero problema è la latenza riscontrata nel gioco online, che non è cosa da poco, si sa. Ma davanti a tutta questa carne alla brace, non si può non rimanere soddisfatti!