Luminous Arc 2
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a cura di Gianluca Arena
Senior Editor
Dopo i fasti dell’era Playstation e PS2, la console preferita per gli amanti degli SRPG, ovvero i giochi di ruolo strategici, basati su una griglia sulla quale muovere le nostre pedine (una versione moderna e più accattivante del gioco degli scacchi, a ben vedere), è diventato di sicuro il piccolo Nintendo DS. Ad oggi, infatti, nonostante la concorrente di Sony vanti capolavori come il remake di Final Fantasy Tactics e Jeanne D’Arc, detiene lo scettro del genere, potendo contare su una gamma tanto vasta quanto qualitativamente apprezzabile di titoli, da Advance Wars al più recente Devil Survivor di Atlus, prolifica software house che è anche dietro a questo Luminous Arc 2.
Un mondo di magiaSeguito dell’omonimo gioco uscito a fine 2007, Luminous Arc 2 propone uno stile di gioco e, con esso, una linea di narrazione, che, piuttosto che puntare sul fattore novità, percorrono strade ampiamente battute, aggiungendo, però, un tocco decisamente made in Atlus, fatto di dialoghi stralunati (seppure molto ben scritti), donzelle pettorute e ironia a fiumi.Niente che non sia già stato visto, ma, non ci stancheremo mai di ripeterlo, nemmeno niente di sbagliato. Luminous Arc 2 ruota intorno alle vicende di un regno in cui, similmente a quello dell’indimenticabile Mago di OZ, la convivenza pacifica tra più streghe assicura una certa stabilità: quando una di queste, l’avvenente Fatima, rompe però il patto e si rivolta contro le sue consorelle, queste chiedono aiuto al regno di Carnava, patria di alcuni tra i più valenti guerrieri del pianeta. Inutile dire che noi impersoneremo uno di questi, Roland, e con lui il fratello (o fratellastro?) Rasche e l’amica d’infanzia Rina, e saremo chiamati, come da copione, a salvare il mondo allargando, man mano, il manipolo di improbabili eroi che combatteranno al nostro fianco. Se tutto questo vi suona familiare, è perché, come detto, gli sforzi di Marvelous Entertainment, sviluppatrice del gioco per Atlus, si sono concentrati sul character design, sui dialoghi, sull’incidenza dei personaggi non giocanti all’interno della storia e su una serie di piccoli ma significativi miglioramenti rispetto al prequel piuttosto che su una trama che lasciasse a bocca aperta. In altre parole, troverete humour a fiumi, espressioni facciali esilaranti, ma scordatevi gli intrighi di palazzo e i colpi di scena visti, ad esempio, nel succitato FF Tactics.
Carte in tavolaLa prima battaglia si farà attendere non poco e, in generale, tra l’una e l’altra (salvo pochi casi), ci saranno sempre delle ampie (anche troppo) sezioni di dialogo, che spezzeranno il ritmo dell’azione, invero abbastanza sonnolento.Una volta scesi in campo, però, le sensazioni sono familiari, ma piacevoli: il sistema di combattimento è stato rifinito, e assicura un maggiore bilanciamento rispetto al precedente capitolo della saga, a cominciare dal fatto che sarà possibile portare solo due oggetti per personaggio, il che, oltre ad evitare di curarsi praticamente ad ogni turno, aumenta il fattore strategico e il livello di difficoltà generale, che comunque rimane sotto la media del genere. I comandi impartiti, alternativamente con la croce analogica o con il touch screen, vengono eseguiti senza intoppi, e le opzioni sono quelle canoniche: è possibile attaccare, usare oggetti, castare magie e, avanzando nel gioco, usufruire di mosse finali, capaci di infliggere al nemico danni ingenti. L’unico fattore di novità è rappresentato dalla possibilità di “fidanzarsi” con le numerose streghe che andremo ad incontrare, scambiandoci con loro i poteri e garantendo al nostro alter ego la possibilità di trasformarsi, durante il combattimento, in un guerriero basato su uno degli elementi (acqua, fuoco, terra etc.), il che donerà al nostro potenzialità speciali e statistiche di base aumentate per qualche turno, prima di ritornare allo status normale.Sfruttare bene questa opportunità, e farlo nel momento giusto vista la sua limitata durata nel corso di una battaglia, determinerà spesso l’esito dello scontro, trasformando una situazione disperata in una rapida vittoria.I personaggi schierabili sono in genere sei, e solo in rari casi la trama ci costringerà a scontri uno contro uno, o comunque a dividere il party in due fazioni distinte, che magari inizieranno il combattimento da punti diversi della mappa di gioco, inquadrata con la solita visuale isometrica che, pur non essendo mobile (il gioco è in due dimensioni) non ostacola quasi mai il regolare svolgimento degli scontri.Dopo diverse ore di gioco, non abbiamo riscontrato una particolare varietà di incantesimi possibili, il che, purtroppo, vi porterà ad usare sempre la stessa magia con lo stesso personaggio, dando un senso di ripetitività a molte battaglie, che per il resto, altrimenti, avrebbero fatto degnamente il proprio dovere. Un’ulteriore riprova del fatto che Luminous Arc 2 non è un titolo per gli hardcore gamer è data dal fatto che qui le carte sono tutte scoperte: in ogni istante, prima di un attacco,ci verranno date tutte le informazioni necessarie a valutarne la convenienza, come la probabilità di successo e l’ammontare di danni arrecati al nemico, oltre al susseguirsi dei turni dei personaggi, mostrato in alto a sinistra.Questo significa azzerare il fattore rischio, e togliere, in fondo, un po’ di brio ai duelli, che spesso sembrano quasi “predeterminati” nel loro svolgersi, vista la mole di informazioni di cui il giocatore può disporre: questo rende però il gioco perfetto per chiunque voglia avvicinarsi ad un genere, quello degli strategici di ruolo, non propriamente facile sebbene molto profondo e appagante.
Manga styleSul versante grafico, vanno fatti dei distinguo ben precisi: il character design, tanto quanto il lungo filmato introduttivo, sono di eccellente fattura, e testimoniano una cura certosina nei dettagli, nelle espressioni facciali delle “talking heads”, nella scelta dei colori e perfino del look delle comparse, sempre puntuali e intonate allo stile del gioco. In molti momenti sarà forte la sensazione di trovarsi all’interno di un manga, dove la bellezza dei disegni prevarrà nettamente sull’originalità della trama.A livello puramente tecnico, invece, il gioco non mette propriamente alla frusta l’hardware Nintendo DS: gli effetti speciali durante le battaglie sono abbastanza poveri, ben lontani dagli standard fissati da Disgaea DS, e le animazioni sono appena sufficienti, quanto basta per non infastidire l’occhio o rallentare l’azione. Certo, rispetto al primo Luminous Arc, la palette di colori si è estesa ed è decisamente più vivida, la bassa definizione che affligge Nintendo DS si nota meno e tutto sommato siamo di fronte a miglioramenti sensibili, ma di qui a primeggiare ne deve passare di acqua sotto i ponti.Meglio il lato sonoro, tanto che il gioco, in Giappone e Stati Uniti (dove peraltro è disponibile da oltre un anno) è stato venduto in bundle con il cd contenente la colonna sonora, in edizione limitata.Ottime tracce, che hanno il solo difetto di ripetersi con una certa frequenza, accompagnano l’azione di gioco, e una buona quantità di dialoghi sono parlati, nonostante il supporto cartuccia non offra troppi margini di manovra in questo senso.La longevità di gioco sarebbe inferiore alla media, se non giungesse in soccorso una buona modalità online: Luminous Arc 2 può essere giocato in rete in modalità Battaglia di Gruppo, dove, insieme ad altri utenti sparsi per il mondo, affronteremo un party avversario, anch’esso composto da giocatori umani: inutile dire che le battaglie, in questo caso, prendono spesso una piega inaspettata, differentemente da quelle delle partite in solitario, aggiungendo pepe all’esperienza di gioco, che altrimenti, non durerebbe più di 20 ore, visto lo scarso interesse che destano le missioni secondarie, pur presenti.Visto anche il livello di difficoltà ampiamente abbordabile, quest’ultima produzione Atlus ben si presta a fare da “nave scuola” a chi è a digiuno di SRPG, o a chi, pur conoscendoli, ci tiene di più a vedere la fine della storia che a lambiccarsi il cervello per battere un determinato stage.
– Manga style apprezzabile
– Buona caratterizzazione dei personaggi
– Sonoro di ottima fattura
– Scarsa personalità
– Molto simile a tanti altri
– Graficamente si poteva fare meglio
7.2
Si dice che chi non risica non rosica, ma anche che chi non agisce non sbaglia. Atlus e Marvelous Entertainment devono essere decisamente più d’accordo con quest’ultima affermazione, se è vero che questo Luminous Arc 2 diverte, intrattiene, ma non toglie il fiato e non lascia ricordi indelebili.Niente nel gioco è stato lasciato al caso, dalle animazioni al character design, ma non c’è nemmeno un aspetto in cui si possa dire che il titolo eccelle, se non nella quantità (e dobbiamo dirlo, la qualità) dei dialoghi, che non mancherà di disturbare i meno pazienti.
In definitiva, un buon titolo, di sicuro non la prima scelta in fatto di SRPG su Nintendo DS, ma pur sempre una valida alternativa, che non mancherà di compiacere gli appassionati di manga (e di donne pettorute!).
Voto Recensione di Luminous Arc 2 - Recensione
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