Luigi's Mansion
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a cura di Maxnikk
Luigi non è Mario…Quando Shigeru Miyamoto venne in Italia, diversi mesi fa (a proposito, andate a leggervi il nostro speciale con tanto di foto “esclusive”) una fra le tante domande che gli vennero poste riguardava proprio il motivo della scelta di Luigi come araldo della nuova console al posto di Mario.La risposta fu che la volontà di Nintendo era quella di stupire sempre il proprio pubblico e la scelta di accompagnare il lancio di Game Cube con titoli quali Luigi’s Mansion e Pikmin rientrava perfettamente in questa filosofia.Certamente una scelta di questo tipo ha lasciato quantomeno spiazzata una grossa fetta di utenti della grande “N” ma, dopo aver potuto provare il gioco i dubbi, peraltro legittimi, si sono dissipati come neve al sole.Va comunque detto che Luigi non è Mario: quindi, chi cerca qualcosa di molto simile a Super Mario 64 potrebbe, forse, restare deluso.Luigi non è, infatti, un platform 3D ma, piuttosto, un mix sapiente di avventura ed esplorazione che mantiene comunque intatto quello spirito e quell’atmosfera tipica di Nintendo, pur non presentando né quella vastità che aveva caratterizzato Super Mario World, con i suoi 96 mondi da esplorare, né avendo l’enorme portata rivoluzionaria di Super Mario 64, che segnò l’ingresso della terza dimensione nelle avventure dell’idraulico più famoso del mondo. In altre parole, Luigi è e resta un titolo chiaramente esemplificativo della cosiddetta “Nintendo Difference” pur essendo strutturalmente diverso da Mario. Chiaro, no?
Tra Resident Evil e GhostbustersImmaginate per un attimo la casa del primo Resident Evil, con le atmosfere cupe, le ombre minacciose, le luci proiettate sulle pareti dai lampi di un temporale, spruzzate il tutto con l’ironia e la freschezza propri di Ghostbusters (a proposito, quanti hanno giocato all’omonimo capolavoro di David Crane per Commodore 64, un titolo capace di vendere, a quei tempi, più di 250.000 copie?) ed che otterrete l’ambientazione caratteristica di Luigi’s Mansion.Ma, come mai il povero Luigi è finito qui? Dovete sapere che, per una volta, il fratello meno famoso ha avuto la fortuna di vincere un concorso il cui primo premio consiste proprio in una casa. Felice di questa vincita dà appuntamento a Mario presso la casa stessa ma, quando arriva sul luogo, scopre che il fratello è misteriosamente scomparso.Il suo compito sarà quello di rintracciare il fratello ma, per fare ciò, dovrà prima affrontare orde di terribili fantasmi. In suo aiuto arriverà uno strano personaggio, il Professor Strambic, uno studioso di fenomeni paranormali ed affini che equipaggerà il nostro eroe con un curioso aspirapolvere “risucchiaspettri”.Catturare i fantasmi sarà, inizialmente, abbastanza semplice: basterà arrivare loro vicino ed illuminarli con la torcia per intontirli e, poi, aspirarli con il nostro bravo aspirapolvere.Ogni fantasma avrà, ovviamente, un determinato livello di energia che, più sarà elevato, più tempo e fatica richiederà per essere aspirato.Spazieremo così da semplici spettri di serie B ai classici Boss di fine livello. Una volta eliminati tutti gli spettri all’interno di una stanza verrà accesa la luce e ciò significherà che avremo completato la nostra missione.Il gioco, però, è meno semplice di quanto possa sembrare perché l’aspirare fantasmi è solo il punto culminante di un processo molto più complesso che richiede una buona dose di studio e ragionamento. Ogni fantasma, infatti, potrà essere catturato solo in un determinato modo e ci vorrà un po’ di materia grigia e parecchia inventiva per scoprire come agire.Giusto per farvi capire, vi faccio un esempio: all’inizio, per catturare il fantasma bambino che si trova nella Nursery, dovremo, in primo luogo colpirlo con una palla per farlo arrabbiare. Dopodiché verremo catapultati in una specie di arena nella quale dovremo aspirare grossi palloni per poi spararli addosso al fantasma, intontirlo, e poi procedere all’aspirazione.Per uccidere altri spettri, invece, sarà prima necessario sparare i cosiddetti colpi elementali. Per far questo, però, dovremo prima aspirare i fantasmi elementali grazie a cui potremo appunto caricare l’energia dei nostri elementi: aria, acqua, ghiaccio.Una volta fatto questo potremo sparare i colpi elementali che serviranno a danneggiare altri particolari tipi di fantasma o a compiere specifiche azioni come, per esempio, accendere delle torce grazie all’elemento fuoco.
Il sistema di controlloChe il joypad, per la Nintendo, abbia un’importanza fondamentale è cosa risaputa e lo stesso Miyamoto lo ha sottolineato in più occasioni.Non a caso sono stati spesi parecchi mesi nella sua progettazione al fine di arrivare a realizzare qualcosa che fosse il più possibile interpretabile come l’estensione di una mano.Luigi’s Mansion è già un classico esempio di come utilizzare al meglio il joypad del Cubo, sfruttandone le sue più evidenti peculiarità.In particolare saranno lo stick analogico principale e lo stick C ad essere utilizzati in combinazione. Il primo servirà per muovere Luigi, mentre il secondo gestirà i movimenti del suo sguardo e, allo stesso tempo, della torcia e dell’aspirapolvere.Il tasto B è preposto all’accensione/spegnimento della torcia, mentre i due dorsali saranno adibiti all’aspirazione (R) o al lancio degli elementi (L).Il tasto (Z), quello eccentrico posto sul dorso, servirà per abbassarsi, mentre il tasto X attiverà il “Game Boy Horror” che permetterà di operare in prima persona o esaminare la mappa. Nintendo non poteva certo ricorrere ad un banalissimo inventario, vero?
GraficaSe il buongiorno si vede dal mattino GameCube ha di fronte a sé un radioso futuro.Mi viene inevitabile fare il paragone con i giochi usciti al lancio di Playstation 2 e constatare che, se tra due anni la Nintendo avrà avuto una evoluzione simile, ci troveremo di fronte a giochi davvero incredibili.L’hardware del GameCube si presenta da subito come particolarmente indicato a gestire riflessi, trasparenze ed effetti luce con una facilità quasi disarmante.La grafica è essenzialmente molto cartoonesca, ma ciò non sminuisce, anzi esalta la ricerca del particolare e le raffinatezze di cui il gioco è pieno.Volete un esempio? Notate i riflessi che compaiono perfino sui pomelli delle porte e capirete che i programmatori non hanno proprio voluto lasciare nulla al caso.Che dire poi della polvere sollevata dal nostro Luigi ad ogni suo passaggio oppure delle ombre dinamiche proiettate in tempo reale per ogni dove: assolutamente fantastiche.Notevole è stata anche l’attenzione riposta nella fisica che gestisce il risucchio dell’aspirapolvere con movimenti astutamente realistici da parte dei fantasmi o degli oggetti aspirati come tende, tovaglie, monete e banconote, polvere…Altro fattore degno di nota è la splendida realizzazione delle animazioni e della mimica facciale che riguarda i diversi personaggi. I fantasmi hanno movenze assolutamente realistiche, mentre Luigi ha un ventaglio di movimenti davvero ricco e divertente come quando sobbalza per la paura e trema come un bambino oppure quando incappa in porte finte che lo “spalmano” letteralmente sul muro facendo diventare sottile come un foglio di carta. Signori, prego, un applauso!
SonoroPer quanto riguarda il comparto audio l’attenzione degli sviluppatori è stata posta non tanto sulle musiche quanto sugli effetti sonori che si presentano perfettamente inseriti nel contesto generale del titolo.A voler proprio essere precisi esiste un tema che accompagna lo svolgersi dell’avventura ma, più che da un tema musicale vero e proprio, si tratta del motivetto che è fischiettato da Luigi e che varia di intensità e ritmo a seconda delle diverse situazioni: un ennesimo tocco di classe!Ma non finisce qui… Che dire dei rumori dei passi sul pavimento, degli oggetti che vengono percossi o aspirati? Insomma, un audio non tanto fondato su un tema preciso quanto formato da diversi effetti che si amalgamano tra di loro alla perfezione, come le note di differenti strumenti che danno origine ad una sinfonia.Ciliegina sulla torta il grido di Luigi costantemente alla ricerca del fratello scomparso che, premendo più volte di seguito il tasto A, varierà di volume ed intensità.
LongevitàIn un primo momento ero stato sul punto di considerare il fattore longevità come il punto debole del titolo, essendo necessarie più o meno dalle 10 alle 15 ore di gioco a seconda che si indugi o meno a soffermarsi su tutti i particolari che possono destare la nostra attenzione. Poi, però, ho riflettuto e mi sono chiesto: se Luigi fosse stato molto più lungo sarebbe stato altrettanto divertente da giocare o avrebbe corso il rischio di diventare un po’ noioso?Credo che la Nintendo ancora una volta abbia centrato nel segno perché il tempo necessario per completare il gioco è assolutamente ben calibrato e perfetto, capace di porsi sul labile confine tra il divertimento ed il rischio di decadere nella noia ed in una certa ripetitività.
-Tecnicamente eccellente.
-Divertente e con un pizzico di ironia.
-Originale quanto basta.
-Longevità non eccelsa per qualcuno
8.8
Luigi non è Mario: questo, in sintesi, potrebbe essere il giudizio sul nuovo gioco che Nintendo ha saputo tirar fuori dal cilindro.
Ma tale affermazione non significa che Luigi’s Mansion sia un gioco di secondo piano, anzi… La casa della grande “N” ha saputo creare un titolo che è riuscito in un difficilissimo compito, quello di differenziarsi dalla serie di giochi che hanno visto protagonista il celebre Mario pur mantenendone intatti il feeling e, mi sia permesso di dirlo, l’anima.
Luigi’s Mansion è, insomma, un chiaro esempio della cosiddetta “Nintendo Difference”, capace di riproporsi sempre intatta ma sotto abiti diversi. E scusate se è poco…
Voto Recensione di Luigi's Mansion - Recensione
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