Recensione

Lord of Magna - Maiden Heaven

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a cura di Gianluca Arena

Senior Editor

L’accoppiata Marvelous – Xseed Games è responsabile di una grande quantità di titoli di stampo prettamente giapponese all’interno della ludoteche tanto di Playstation Vita quanto di 3DS, per la gioia degli amanti delle storie e dei generi che vanno per la maggiore nel paese del Sol Levante.Stavolta tocca a Lord of Magna – Maiden Heaven, ibrido tra uno strategico a turni ed un gioco di ruolo abbastanza classico, che strizza l’occhio a quanti si affaccino per la prima volta ad un genere dai più ritenuto ostico e poco user friendly.Quanto è stato sacrificato sull’altare dell’accessibilità?Scopriamolo insieme.

Ricetta notaGli ingredienti che vanno a comporre il sostrato narrativo di Lord of Magna sono tutti ben noti a chi abbia giocato anche solo un paio di JRPG in tutta la sua vita, e questo, pur influendo sul sapore finale della pietanza, non le impedisce di essere discretamente gustosa, alla stregua del piatto di pasta organizzato a tarda ora quando con quel poco che rimane nel frigo.Nello specifico, nel calderone troviamo prima di tutto il protagonista, Luchs Eduard, che ha ereditato dal padre una locanda che non ha mai visto lo straccio di un avventore, tanto da costringere il proprietario a commerciare in cristalli per assicurarsi la sussistenza.Ci sono poi Bart ed Amelia, due amici d’infanzia che aiutano il nostro nella conduzione dell’attività e sette misteriose donzelle…L’incontro con la prima, Charlotte, avviene in una grotta, mentre Luchs è alla ricerca di cristalli da rivendere, e l’avvento delle sei sorelle che la seguiranno (tutte rigorosamente prive di memoria) è preannunciato da violentissimi terremoti e dalla comparsa di mostri sull’isola dove si svolgono le vicende.Senza incappare in sempre antipatici spoiler, l’intreccio mantiene un tono che spazia dal toccare temi anche maturi, come il senso di responsabilità, l’accettazione degli altri e la schiavitù, a momenti di comicità slapstick, con i visi dei protagonisti che diventano dei meme e scambi di battute al limite della demenza (solamente in inglese, tanto per il parlato quanto per i sottotitoli).Pur senza mai stupire, nemmeno durante i telefonatissimi colpi di scena, la storia si lascia seguire, e raramente interrompe in maniera troppo invasiva le fasi di giocato.

Bowling & JRPGA fronte di un comparto narrativo non dissimile da tanti altri, Lord of Magna propone una soluzione peculiare per quanto concerne il sistema di combattimento, che si spiega molto più facilmente se paragonato…al bowling!Invece di utilizzare la consueta griglia vista in tanti titoli congeneri, il prodotto Marvelous lascia al giocatore la possibilità di muovere liberamente i membri del proprio party (fino a quattro in totale), sfruttando al meglio il raggio di azione di ognuno, assai differente in base alle armi equipaggiate.Sulle prime la fonte di ispirazione più chiara sembra Phantom Brave (chi se lo ricorda?), ma poi, una volta sferrato il primo attacco, ci si rende conto che c’è qualcosa di strano: i nemici si dividono in due categorie, ovvero gli evocatori e i minion.I primi, decisamente più coriacei, sono in grado, sacrificando piccole quantità della loro energia vitale, di evocare decine di servitori attorno a loro, che, pure estremamente deboli (si possono eliminare con un solo colpo già dalla prima battaglia) occupano lo spazio intorno al loro padrone, impedendo, in molti casi, di attaccarlo direttamente.Una volta colpiti, i minion si comportano esattamente come birilli in una pista da bowling, scatenando una reazione a catena che può arrivare a coinvolgerne molti altri, o anche il padrone stesso, che subirà però un quantitativo minimo di danni.Nei casi in cui il giocatore, posizionando attentamente i propri personaggi, riuscisse a colpire dieci o più minion in un solo colpo (strike!), otterrebbe un turno supplementare, con tutti i vantaggi che ne conseguono.Questo sistema, che ovviamente semplifica non poco le consuete dinamiche degli strategici a turni, si rivela sorprendentemente divertente, a patto di essere pronti a sacrificare profondità e micromanagement delle truppe in nome dell’accessibilità e della relativa novità introdotta.Come i personaggi del party, i nemici più potenti (i quali, sfortunatamente, sono concentrati tutti nelle ultimissime battaglie della storia principale) dispongono di attacchi ad area capaci di colpire più unità contemporaneamente, per cui il lato strategico consiste tutto nel posizionare adeguatamente le proprie pedine attorno ai bersagli senza farsi distrarre dalle decine di minion che affollano lo schermo.Differentemente dai mostri sacri del genere, con cui, a onor del vero, Lord of Magna non prova nemmeno a confrontarsi, quest’ultima fatica Marvelous risulta ideale per sessioni brevi, complice la possibilità di effettuate un salvataggio rapido anche nel bel mezzo della battaglia: sul lungo periodo, infatti, la mancanza di profondità del battle system comincia a farsi sentire.

ChibiIl tratto grafico è inscindibile da quello artistico, e rappresenta, probabilmente, il punto più alto toccato dalla produzione: gli sfondi disegnati a mano, con un cel shading gentile e morbido, sono deliziosi, tanto quanto lo è il comparto animazioni, che muove con grazia i personaggi a schermo e ne veicola efficacemente emozioni e prese di posizione.Nonostante la mancanza di un villaggio esplorabile e la presenza di solo una manciata di location differenti, Lord of Magna riesce a spiccare per estro creativo, molto più di produzioni dal blasone di gran lunga superiore.Belle, per quanto brevi, anche le sequenze in stile anime che punteggiano l’avventura, che possono essere riviste in ogni istante grazie al player interno di cui il prodotto è dotato.La longevità complessiva, come anche la godibilità del prodotto nella sua interezza, dipenderanno molto dal livello di difficoltà selezionato: quello intermedio, settato di default, è decisamente troppo tenero, adatto perlopiù agli esordienti totali, mentre il più alto, soprattutto nei frangenti finali della campagna, potrebbe regalare qualche soddisfazione anche alle vecchie volpi della strategia a turni.In entrambi i casi, comunque, non si giungerà ai titoli di coda prima di venti ore abbondanti, con il fattore rigiocabilità garantito dalla presenza di sette diversi finali (uno per ognuna delle sorelle), che si potranno raggiungere preferendo l’una piuttosto dell’altra durante gli eventi “Heart”, atti ad accrescere l’affinità elettiva (e combattiva).

– Molto carino da vedere

– Battle system peculiare…

– Narrativamente leggero, ma non insignificante

– Manca un po’ di ambizione

– …che però pecca di profondità

– Qualche rallentamento qua e là nelle situazioni più concitate

7.0

Puntando tutto su un sistema di combattimento accessibile ed unico nel suo genere, Lord of Magna – Maiden Heaven tenta di accaparrarsi un angolino nell’affollata libreria JRPG di cui 3DS dispone, riuscendo perlopiù nel suo intento, a patto di soprassedere su una narrativa un po’ trita e su un gameplay non particolarmente complesso.

Per questi stessi motivi, l’ultima fatica Marvelous si rivela particolarmente adatta a quanti non abbiano grossa esperienza con il genere di riferimento, e magari non disdegnino una storia leggera, condita da una più che buona ispirazione artistica.

Voto Recensione di Lord of Magna - Maiden Heaven - Recensione


7

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