Looney Tunes: Back in Action
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a cura di Blade
Dopo un periodo in cui sembrava se ne fossero perse le tracce, o almeno non se ne era più avvertita la presenza malgrado qualche sporadica apparizione televisiva, ritorna l’allegro gruppetto dei Looney Tunes, che con l’uscita del loro ultimo film riprovano a confermarsi tra i beniamini dei più piccini (e non solo). Lo “spiegamento di forze” è notevole: da Natale in poi, i negozi specializzati sono stati invasi da giochi, dvd, capi d’abbigliamento, gadgets e quant’altro la fantasia degli operatori possa pensare di realizzare su questo colorato ed animato mondo.Diamo ora un’occhiata al videogame prodotto da Electronic Arts, il quale si presenta come il più classico dei platform e che ci ripropone le avventure dei personaggi della Warner ad un anno di distanza dal divertentissimo Taz Wanted.
Alla ricerca del diamante perdutoSeguendo parallelamente le vicende dell’omonimo film diretto da Joe Dante, con Brendan Fraser e Steve Martin e che ha avuto un discreto successo ai botteghini cinematografici perchè surclassato dall’imponente Alla ricerca di Nemo della premiata ditta (ora disciolta) Disney-Pixar, intraprenderemo un viaggio che ci porterà ad esplorare ben cinque ambientazioni, dagli Warner Bros. Studios al Louvre di Parigi, dal casinò Wooden Nickel alla base spaziale Area 52 fino alle esotiche rovine della giungla.Protagonisti di questo tour per il globo sono i due simboli assoluti della combriccola dei Looney Tunes, l’astuto Bugs Bunny ed il cinico Duffy Duck, i quali sono stati derubati del mistico Diamante della Scimmia Blu dal malvagio presidente della ACME, che sfrutta i poteri magici del gioiello per trasformare gli esseri umani in fastidiosi primati. Si parte quindi alla volta di un’esilarante avventura per il bene dell’umanità!
Mi è semblato di vedele un papelo e un coniglioLooney Tunes: Back in Action è il classico platform a cui si aggiungono elementi tipici dei puzzle: bisogna saltare con estrema attenzione per raggiungere il luogo successivo, fare a botte col nemico di turno premendo il tasto predefinito ripetutamente, superare dei divertenti minigiochi, raccogliere la miriade di monete, statue Michigan J., scatole di semi per uccelli e carote, utili per, rispettivamente, viaggiare tra i livelli, ricevere scimmie, sbloccare piste bonus e recuperare energia persa, etc.L’unica novità che ci porta questo titolo firmato Electronic Arts è la possibilità di scambiare il personaggio protagonista dell’azione a nostro piacimento, sfruttandone le abilità specifiche per oltrepassare determinati ostacoli. Bugs Bunny può scavare nel terreno per dissotterrare gli oggetti sepolti e per raggiungere posti inaccessibili ed ha la capacità del doppio salto in modo da arrivare più in alto del suo “amico” Duffy Duck, il quale può svolazzare per un limitato lasso di tempo e nuotare/tuffarsi nell’acqua. Molto simpatica è anche l’opportunità per i due carismatici characters di affittare (con relativo esborso di denaro) stravaganti costumi per abbindolare i nemici in maniera dispettosa. Per esempio, il subdolo coniglio può indossare il tipico completo hawaiano con gonnellina e collana di fiori per distrarre le guardie e il papero nero può trasformarsi in un invulnerabile superore!Durante le nostre “passeggiate” per i vari mondi, incontreremo anche gli altri Looney Tunes, da Titti a Silvestro, da Pepe Le Pew a Speedy Gonzalez, da Taz a Yosemite Sam e tanti altri, i quali ci consentiranno di recuperare le scimmie, vero obiettivo del gioco perché utili a passare di pista in pista.
Ripetitivo o appassionante?Il videogame è nel complesso abbastanza lineare e non richiede particolari requisiti se non la pazienza di dover perlustrare ogni livello con la massima attenzione e più volte per raccogliere gli oggetti indispensabili per sbloccare bonus e piste successive. La domanda nasce quindi spontanea: l’esplorazione porta frustrazione o voglia di ricominciare per scoprire tutto? La risposta è soggettiva in quanto ognuno di noi ha una propria percezione del gioco, però secondo me gli evidenti problemi di telecamera (comunque modificabile manualmente) che ci fanno immaginare i movimenti che compiamo e la ripetitività dell’azione prevalgono sull’ascoltare le irriverenti battute di Duffy Duck e Bugs Bunny. I comandi sono anch’essi comodi da imparare, sullo stile degli altri platform. Gli unici tasti non utilizzati sono R2 e L2, mentre gli altri sono utili per compiere una mossa, un attacco, un salto, il cambio di character, l’abbassamento per evitare pericoli, il rotolamento a terra e addirittura, il balzo con conseguente “sederata”! Il titolo si caratterizza anche per un’interessante sezione dedicata agli extra (esclusivi per PS2), in cui possiamo trovare due cartoons, il dietro le quinte della lavorazione (in lingua originale e non sottotitolati…), il trailer di Looney Tunes: Back in Action e di Harry Potter: CM Quidditch. Merita una segnalazione, infine, la possibilità di svagarci con un mini-gioco, intitolato Traffico pazzo ed accessibile dalla schermata principale, che ci porta a vestire il “pelo” dello sfortunato Willy il Coyote, il quale a cavallo di un razzo deve zigzagare tra le vetture per acciuffare il velocissimo Beep-Beep.
That’s all folks!Il gioco ci ripropone l’annoso quesito che si crea ogni qual volta un cartone sia trasposto da televisione/cinema in console e che si interroga se sia meglio usare il nuovo filtro del cel-shading, capace di limare al massimo le differenze tra immagine bidimensionale e quella tridimensionale composta da pixel o la grafica 3D, la quale rende le textures piuttosto bruttine.Gli sviluppatori della Warthog hanno puntato sulla seconda: il risultato è più che accettabile, anche se afflitto da problemi di aliasing. L’ambiente coloratissimo e riempito discretamente di poligoni e l’efficace caratterizzazione dei characters riesce molto bene a ricreare la frizzante atmosfera che si respira nei cartoons Warner Bros. A supporto di ciò è pure da aggiungere il reparto sonoro, che si avvale di un buon doppiaggio in italiano e di musichette, le quali seppur non siano niente di eccezionale, aumentano il nostro coinvolgimento.Un’ultima riflessione sugli intermezzi che danno un filo logico alla storia: sono realizzati in maniera davvero egregia e ci offrono dei personaggi e dei paesaggi tirati a lucido e brillanti nei colori.
– Divertente
– Buona grafica
– Interessante sezione extra
– Pessima telecamera
– Longevità scarsa
– Alcuni extra sono in inglese
6.8
Seppur non sfrutti il filtro del cel-shading, il gioco riesce a ricreare in maniera davvero efficace l’atmosfera che si respira nei cartoons della Warner Bros., ma è rovinato dal pessimo sistema di telecamere che, come in molti altri giochi del genere, fatica a seguire l’azione.
In sostanza, Looney Tunes: Back in Action è il classico platform senza particolari pretese, consigliatissimo ai più piccini per l’estrema semplicità ed ai più grandi per la simpatia e le irriverenti battute dei personaggi.
Voto Recensione di Looney Tunes: Back in Action - Recensione
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