Recensione

LittleBigPlanet

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a cura di Gianluca Arena

Senior Editor

Quando il sole torrido non fa respirare, quando il solo sbattere le palpebre causa ettolitri di sudore e ci si può cucinare un uovo sbattuto sul cofano di qualsiasi autovettura, è verosimilmente estate in Italia. E, secondo noi, il momento migliore in assoluto per rinchiudersi in beata solitudine (il climatizzatore non conta come amico) e godersi quanto di buono l’industria videoludica ha da offrire (lavoro e fidanzata permettendo).Peccato che in concomitanza con l’estate i publisher vadano in vacanza, costringendo i giocatori ad attingere dallo sterminato backlog. Ma forse non quest’anno. Forse non noi, che abbiamo passato l’ultima settimana in compagnia di LittleBigPlanet per la nostra PSVita.Eccovi le nostre (sudate) impressioni.

Gioca, crea, condividi…in punta di ditaInutile negare che ci aspettiamo grandi cose in questa seconda metà del 2012 dalla giovane console Sony, capace di sbalordire con un lancio in pompa magna ma anche di deludere, nei mesi seguenti, con una certa povertà di uscite di rilievo.I Sackboy hanno il non facile compito di interrompere questo digiuno con un connubio di giocabilità e socialità degno almeno delle due ottime controparti casalinghe.Nel mondo di LittleBigPlanet la storia ha sempre rappresentato poco più che un pretesto, un po’ per il genere di appartenenza (platform e trame arzigogolate non sono mai andati d’accordo), un po’ per precisa scelta del team di sviluppo: stavolta il giocatore sarà chiamato a riportare l’ordine in un mondo di marionette e pupazzi stravaganti e colorati, dapprima figliocci del Burattinaio e ora da egli stesso minacciati, dopo che questi ha perso il senno in seguito a dei non meglio identificati “boo” provenienti dal suo pubblico durante uno spettacolo.Una favola leggera e innocente, che se potrà aver presa sui più giovani, aggiungerà davvero poco alle avventure dei giocatori più navigati.Dopo la già più che buona iterazione su PSP, nonostante gli oggettivi limiti hardware, Sony aveva alzato l’asticella delle promesse, giurando che il nuovo titolo avrebbe rappresentato la summa del mantra “gioca, crea, condividi” grazie alle caratteristiche di PsVita (su tutte le due superfici tattili) e, nel contempo, un platform divertente ed adatto a tutte le fasce di età.Dopo aver portato a termine l’avventura principale e perso decine di ore con il potente editor, possiamo dire che quasi tutte le promesse sono state mantenute, con una virata decisa sulla componente social piuttosto che su quella prettamente ludica.

Giroscopio, fotocamere e omini di pezzaDopo un’introduzione fin troppo prolissa ma probabilmente necessaria per svelarci tutte le succose novità di questa versione, il gioco non ci abbandona, continuando a portarci per mano in ognuna delle innumerevoli attività che ci propone, quasi tutte volte a personalizzare il più possibile la nostra permanenza all’interno del mondo di gioco e a creare contenuti frutto del nostro estro e della nostra pazienza.Cominciamo dalle feature specifiche del sistema: il grande protagonista del gioco, oltre al nostro Sackboy, sarà lo schermo tattile del gioiellino Sony, interfaccia primaria in fase di creazione e comunque di grande importanza anche durante le sezioni più prettamente platform.Tramite il Popit, muto ma utilissimo assistente virtuale posto sul lato destro dello schermo, potremo, in punta di dita, selezionare gli adesivi da incollare sullo schermo, per consentirci l’accesso a determinate zone dei livelli, per poi ridimensionarli a piacimento tramite un semplice pinch con una semplicità e una naturalezza mai visti prima, potremo selezionare la fotocamera di PSVita per scattare un’istantanea di un qualsiasi oggetto che ci circonda per inserirla, pochi secondi dopo, nel livello di gioco; ancora, potremo spostare ostacoli apparentemente insormontabili e ridisegnare i livelli in modo che ci si apra una via dinanzi, quasi per magia, o creare passaggi dove prima c’erano solo blocchi disordinati, quasi li avesse gettati un bambino insoddisfatto del suo giocattolo.Le possibilità sono davvero infinite, ampliate da un editor dei livelli tra i più completi che abbiamo mai visto nella nostra lunga militanza videoludica: già il precedente ModNation Racers, altro figlio della nuova filosofia Sony uscito al lancio della console, aveva provato ad offrire un livello di personalizzazione infinito, riuscendo solo in parte a soddisfare il senso creativo dell’utenza PsVita, che invece adesso avrà pane per i propri denti.L’interfaccia touch facilita enormemente le cose, snellendo il processo creativo e favorendo un rapporto quasi “fisico” con le proprie creazioni, di cui si potranno decidere praticamente tutti i parametri più importanti, dal numero di giocatori al tempo predefinito per portare a termine il livello, senza che la latenza vista nel succitato ModNation Racers rallenti o intralci l’esperienza creativa, contrariamente a quanto a volte succede con l’esperienza di gioco vero e proprio.Pur non avendo avuto modo di godere dei benefici di una community affollata e appassionata, per via del grande anticipo con cui abbiamo potuto mettere le mani sulla versione finale rispetto alla data di lancio nei negozi italiani (che, lo ricordiamo, è prevista per la seconda metà di settembre), siamo quindi rimasti incredibilmente soddisfatti del lato sociale e creativo dell’ultima fatica Double 11, che come pochi altri prodotti ha mostrato le peculiarità e le possibilità offerte dal sistema ospitante.Meno entusiasmante, seppure comunque buono, il giudizio per quanto concerne “l’altra” faccia della medaglia, quella puramente ludica: le meccaniche platform non sembrano aver goduto degli stessi miglioramenti che tanto hanno giovato all’editor e anzi alcune delle aggiunte specifiche di questa versione finiscono con il danneggiare, paradossalmente, il caro vecchio saltare di piattaforma in piattaforma.Su tutte l’ingerenza della mani nello svolgimento di moltissimi livelli: non che il brand LittleBigPlanet abbia mai fatto del ritmo e della velocità il suo marchio distintivo, ma il ritmo di gioco, con la necessità di intervenire direttamente sulla struttura di molti livelli, si abbassa forse troppo, finendo col diventare eccessivamente compassato, cosa che, oltre a sposarsi male con la natura portatile della macchina Sony, non aiuta a rendere le fasi platform coinvolgenti e interessanti quanto quelle creative.Un paio di livelli nel corso dell’avventura faranno della velocità una necessità, e dover interrompere la corsa del nostro Sackboy praticamente a ogni schermata stride, soprattutto se va ad aggiungersi ad un framerate non sempre impeccabile, che pur non inficiando eccessivamente l’esperienza di gioco, tradisce una minor cura dedicata a queste fasi rispetto a quelle in cui il giocatore può dare sfogo alla sua fantasia.Probabilmente queste pecche sarebbero emerse di meno se la concorrenza non fosse di così alto livello: nonostante possa contare su una serie di feature incredibili che nessun altro titolo può vantare, il comparto puramente platform di LittleBigPlanet finisce così col soccombere se paragonato all’eccellente Rayman Origins di Ubisoft, che fa sì una sola cosa (farvi saltare tra livelli ben disegnati), ma la fa decisamente meglio.

Eccellenza visivaSe siamo stati costretti a muovere qualche critica a livello di gameplay, Tra tanti complimenti, a parte le succitate incertezze del framerate, faremmo veramente fatica a trovare qualcosa che non vada nel comparto tecnico di questa versione di LittleBigPlanet; e quando diciamo comparto tecnico, intendiamo tanto la grafica quanto il sonoro: la prima lascia spesso esterrefatti per definizione e pulizia, riproponendo la palette di colori e le azzeccatissime animazioni già viste lo scorso anno su Playstation3, ma aggiungendo quel quid in più che solo lo splendido schermo di PSVita poteva garantire.A differenza della console che l’ha preceduta, le conversioni su PSVita danno l’impressione di poter essere anche migliori di quanto già visto sull’ammiraglia Sony.Piace anche sottolineare che i livelli e i minigiochi generati dall’utente, pur non vantando lo stesso livello di dettaglio di quelli della storia principale, si attestano comunque su più che soddisfacenti.Pollice decisamente in su anche per il sonoro, che merita non solo un buon paio di cuffie, ma anche situazioni di gioco tranquille, che vi permettano di apprezzare le sfumature dei mille motivetti senza troppo trambusto in sottofondo. Eccellente il doppiaggio della voce narrante, affidato a professionisti del settore che non sbagliano un colpo lungo per tutta la durata della main quest.In particolare il motivetto circense dei primissimi livelli si è subdolamente insediato nel nostro cervello, ritornando sotto la doccia come anche al volante della nostra auto.Difficilmente calcolabile, ma comunque riassumibile con l’aggettivo “virtualmente infinita”, la longevità di gioco è strettamente legata alla vostra fantasia e alla passione che riuscirete ad infondere nelle vostre creazioni: le pochissime opere inedite presenti in rete al momento dei nostri test erano elementari ma comunque divertenti da giocare, e siamo sicuri che, come su PS3, il continuo supporto della comunità giocante si rivelerà la vera molla vincente del prodotto.

– Creare e condividere non è mai stato così facile

– Durerà finché ne avrete voglia

– Editor d’eccellenza

– Cosmesi inattaccabile

– Fasi platform “solo” buone

– Framerate a tratti incostante

8.5

Seppure con una componente platform che, di capitolo in capitolo, sembra essere sempre meno preponderante, a vantaggio delle migliaia di possibilità di creazione e personalizzazione della propria esperienza di gioco, LittleBigPlanet sbarca su PSVita in pompa magna, offrendo anche più contenuti della già mirabile edizione casalinga e assicurandosi un posto d’onore nella line up ancora acerba della console portatile Sony.

Di certo chiunque vorrà proporre un editor di livelli in futuro su questa piattaforma dovrà confrontarsi con il lavoro biblico di Double 11, e non crediamo di rischiare più di tanto nel preconizzare la creazione di una community vivida e affezionatissima già a pochi giorni dal lancio.

Se Mario e la melanzana francese rimangono un gradino sopra se si parla di puro zompare di piattaforma in piattaforma, insomma, i Sackboy si candidano comunque a diventare protagonisti dell’autunno di tutti i possessori di PSVita.

Voto Recensione di LittleBigPlanet - Recensione


8.5

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