Recensione

Little Deviants

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a cura di AleZampa

Il Verdetto di SpazioGames

5.5

Se c’è una cosa che ha insegnato Nintendo è quella di allargare il più possibile la propria base d’utenza, rivolgendosi non solo al consolidato zoccolo duro dei fan e degli appassionati, ma anche (e sopratutto) a fette di mercato sempre nuove, formate da utenti casual o, perché no, giovanissimi. Deve aver pensato questo Sony quando ha prima sviluppato, e successivamente lanciato in concomitanza con l’uscita della nuova console, Little Deviants, raccolta di minigiochi evidentemente indirizzata ad un pubblico di bambini o comunque alle prime armi con il mondo dei videogiochi.

Simpatiche gelatineNonostante questo genere di giochi non abbia di fatto bisogno di una trama, gli sviluppatori di BigBig Studios hanno provveduto comunque a fornircene una: l’astronave dei Deviants, bizzarri esserini che ricordano tanto delle gelatine arancioni, è precipitata su uno strano pianeta, dividendosi in un infinità di rottami e disperdendosi in ogni angolo del globo. Attraverso 30 minigiochi, divisi in sei aree, dovremo aiutare i Deviants a ricomporre il loro mezzo per permettergli di lasciare il pianeta. Come potete vedere voi stessi, la trama è un pretesto del tutto accessorio per poter dare una parvenza di connessione logica ad una raccolta di minigiochi la cui giustificazione altro non è che illustrare le caratteristiche di PlayStation Vita. Le tipologie dei minigiochi infatti, abbastanza simili tra loro ma in ogni caso divertenti al primo approccio, puntano a sfruttare una particolare peculiarità della nuova console Sony, anche se raramente riescono a farsi giocare per più di qualche minuto. Ci troveremo così, in men che non si dica, letteralmente accerchiati dalle piccole gelatine e dai robot loro inseguitori in una ridda di semplici giochi che fanno dell’immediatezza il loro punto forte. In uno di questi, ad esempio, dovremo utilizzare contemporaneamente i due pannelli touchscreen di PlayStation Vita in una sorta di moderno emulo di quei giochi in cui, con un martello di plastica, si doveva colpire un’elusiva talpa. Davanti a noi avremo infatti un edificio pieno di porte, finestre e anfratti, dal quale sbucheranno, con un ritmo sempre crescente, i piccoli robot nemici dei Deviants ed i Deviants stessi, in attesa di essere colpiti (o risparmiati) dal tocco delle nostre dita. In base al loro orientamento dovremo farli cadere colpendoli tramite il touchscreen frontale o quello posteriore cercando, ovviamente, pena penalità di diverso tipo, di risparmiare i nostri simpatici amici. Così come il doppio touchscreen, anche la realtà aumentata è stata oggetto delle attenzioni degli sviluppatori BigBig Studios, che hanno pensato di inserirla all’interno di un minigioco nel quale dovremo, muovendoci anche con l’ausilio del giroscopio, sparare ai robot che inseguono i Deviants, avendo come sfondo di questo sparatutto il luogo in cui ci troviamo, sia esso il nostro ufficio, il salotto, o la metropolitana. L’idea è sicuramente simpatica e non dubiteremo che divertirà i più piccoli, ma un qualsiasi giocatore anche solo un briciolo smaliziato, si stancherà molto velocemente del concept proposto. Non mancheranno ovviamente anche delle sessioni nelle quali sarà il giroscopio a farla da protagonista: tramite il movimento su diversi assi della console dovremo infatti guidare i piccoli protagonisti del titolo ad una caduta più morbida, oppure muoverli in una sorta di percorso ad ostacoli, che fa molto Marble Madness. Non tutte le tipologie di giochi saranno disponibili dall’inizio: per sbloccarli bisognerà raggiungere quantomeno la medaglia di bronzo all’interno di un livello (la valutazione varia ovviamente in base al punteggio), la quale ci libererà altri minigiochi. Evidente, vista la possibilità di condividere i propri punteggi con gli amici, l’intenzione dello sviluppatore di invogliare il giocatore a rigiocare diverse volte i differenti livelli in modo da raggiungere il punteggio più alto possibile e la conseguente medaglia d’oro, ma è altrettanto evidente che i difetti di programmazione e l’evidente ripetitività delle situazioni lo farà fare ai soli hardcore fan.

C’è del marcio nel pianeta cuboCome dicevamo, la pecca più grande di Little Deviants è la pressoché totale mancanza di originalità nella produzione, che va purtroppo ad unirsi a diversi difetti strutturali, presenti sia nel gameplay che nella concezione stessa del titolo. Partiamo, innanzitutto, da un parametro vitale in questo genere di titoli: la precisione dei controlli. Se ad esempio la risposta del touchscreen frontale è tutto sommato buona e precisa, lo stesso non possiamo dire di quello posteriore e sopratutto dei giroscopi. Il secondo touchscreen infatti probabilmente sarebbe anche preciso, ma riuscire a colpire con esattezza il punto desiderato quando non lo si può vedere richiederà un allenamento che francamente il gioco non merita. Nei minigiochi nei quali dovremo semplicemente inclinare e spostare la nostra console invece bisogna registrare una generale mancanza di precisione ed eccessiva latenza nella risposta agli input. A livello di gameplay invece, oltre alla già citata mancanza di originalità, varietà e carisma dei personaggi (simpatici si, ma a piccolissime dosi), non possiamo non notare un’errata calibrazione del livello di difficoltà e di lunghezza delle partite. Se infatti sarà tutto sommato semplice arrivare al bronzo in ogni gara, così da sbloccare il minigioco successivo, sarà un’impresa fin troppo ostica, vista la tipologia e il target del gioco, arrivare alla medaglia d’oro, portando in alcuni casi ad un senso di frustrazione che proprio non può esistere in giochi del genere. La durata media delle sessioni di gioco, che si attesta intorno ai dieci minuti, è ovviamente eccessiva, portando alla noia (vista la ripetitività delle azioni da compiere) fin troppo spesso.A livello tecnico il gioco sembra pensato per illustrare in maniera scanzonata le tante feature della console portatile Sony, condendo il tutto con una grafica semplice, colorata, ma tendenzialmente banale e che non verrà certo ricordata per particolari meriti tecnici o artistici. Il comparto audio risulterà fastidioso e irritante, sia nella componente musicale che in quella relativa agli effetti sonori.

– Alcune attività sono ben realizzate

– Usate tutte le feature di PS Vita

– Annoia molto presto

– Controlli non sempre precisi

– Poco ispirato

– Audio pessimo

5.5

Little Deviants non è nulla più che un gioco simpatico che vi potrà divertire per poco tempo, ma che non vale probabilmente i soldi che spenderete per acquistarlo. Seppur alcune attività siano tutto sommato divertenti e ben realizzate, la sensazione generale è quella di un titolo creato per un pubblico totalmente casual e senza alcuna pretesa, che possa passare sopra i tanti difetti di gameplay e concezione che l’opera BigBig Studios si porta dietro. Se alla generale piattezza dell’esperienza di gioco si aggiunge poi uno stile grafico per nulla ispirato e un comparto audio decisamente rivedibile, non possiamo che spingervi a valutare attentamente la possibilità di un eventuale acquisto.

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