Recensione

Lili

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a cura di Specialized

Il Verdetto di SpazioGames

7

Lili è disponibile su App Store al prezzo di 3,99 euro e può essere installato su un device Apple con iOS 4.0 o superiore, con l’unica esclusione di iPad, iPhone 3GS, iPhone 3G e iPod Touch di prima, seconda e terza generazione. 
Siamo ormai talmente abituati a vedere l’Unreal Engine utilizzato su martphone e tablet che, fin dai tempi di Infinity Blade, ogni produzione di un certo livello si candida a diventare quella con la grafica migliore in assoluto. Anche vedendo gli screenshot di Lili e qualche video di gameplay, la sensazione iniziale è quella di un gioco per console tanta è la bellezza degli scenari, dei colori, dei modelli poligonali e dei dettagli sparsi sull’isola fantastica di Geos.  
L’Unreal Engine colpisce ancora
Il comparto grafico di Lili è effettivamente tra le cose migliori mai viste su iOS, anche se per apprezzarlo appieno senza rallentamenti consigliamo almeno un iPhone 4S o un iPad di terza generazione, oltre naturalmente a un iPhone 5 per il quale il gioco è stato ottimizzato. Alcuni utenti hanno infatti lamentato problemi e crash con iPhone 4 e iPad 2, a dimostrazione di come un gioco graficamente splendido come Lili necessiti di un hardware di ultimissima generazione per girare al meglio. Questo è lo scotto che si deve pagare per giocare a un titolo che non ha nulla da invidiare a certe produzioni per console, ma con il device appropriato la prima fatica di BitMonster Games (team formato da ex componenti di Epic) è davvero una gioia per gli occhi. Esplorare quest’isola fatata con in sottofondo un commento musicale delicato e quasi infantile ha un qualcosa di disneyano, senza contare le originali architetture del villaggio, il bizzarro character-design e i dettagli sparsi qua e là che spingono sempre a scoprire ogni minimo angolo delle location. Ma oltre a una cornice splendida Lili riesce a offrire qualcosa anche sul versante del gameplay?
I fiori al posto delle pallottole
La risposta è il classico “ni”. BitMonster Games ha infatti unito con risultati alterni fasi di esplorazione, una minima crescita della protagonista in senso ruolistico con alcune caratteristiche da potenziare nel corso del gioco, mini-giochi chiaramente rivolti ai più piccoli, raccolta di oggetti di vario genere e un sistema di combattimento sicuramente originale ma fin troppo ripetitivo. Nella sua permanenza su Geos Lili si trova infatti ad aiutare le creature del luogo a ribellarsi contro gli Spiriti che li hanno creati e schiavizzati; per farlo deve correre contro gli Spiriti, saltargli in groppa e strappargli i fiori da dosso facendo attenzione sia alle spine, sia ad altre misure difensive degli Spiriti come ad esempio delle bombe esplosive. Un sistema inizialmente curioso e divertente che però, con il passare del gioco, lascia spazio a un po’ di noia e più avanti ancora a una vera e propria frustrazione. Nell’ultima parte infatti i combattimenti diventano quasi impossibili senza adeguate contromisure “stranamente” vendute a carissimo prezzo, che spingeranno i giocatori meno pazienti a mettere mano al portafogli per acquistare le monete del gioco con denaro vero. 
Missione riuscita in parte
Quello della lunga distanza rimane un problema legato anche agli altri aspetti del gioco. Dopo un po’ infatti l’esplorazione, la raccolta di oggetti e i dialoghi con i personaggi dell’isola iniziano a perdere la freschezza iniziale, anche se con circa 5-6 ore di longevità a livello di difficoltà medio non c’è quasi mai il rischio di annoiarsi veramente. Rimane comunque la sensazione che gli sviluppatori abbiano voluto concentrare tutto il meglio nelle fasi iniziali, per poi non riuscire a mantenere un livello così alto per tutto il resto del gioco senza però cadere nemmeno in flessioni o in difetti davvero gravi. Lo stesso sistema di controllo touch svolge bene il proprio compito ed è chiaramente rivolto a un’utenza casual alla sua prima esperienza con un titolo in terza persona. Un tocco per muoversi o per interagire con i pochi elementi che lo permettono (scrigni, porte, personaggi), due tocchi per correre e uno slide per guardarsi attorno e decidere la direzione del movimento. Tutto estremamente semplice e immediato e, mancando passaggi che richiedono grande precisione o sensibilità al touch, ci si può accontentare seppur con un piccolo rimpianto per l’assenza dei due stick virtuali. 

– Graficamente splendido

– Sistema di controllo ben implementato

– Combattimenti originali…

– …ma frustranti nell’ultima parte del gioco

– Può dare problemi di fluidità con i device meno recenti

– Dopo un inizio super il gioco perde un po’ di mordente

7.0

Non fosse per lo straordinario comparto grafico (ma attenti ad avere il device giusto prima di acquistare il gioco), Lili avrebbe meritato almeno mezzo punto in meno e questo perchè il gameplay non è all’altezza dello spettacolo visivo. La formula di gioco messa in campo da BitMonster Games convince infatti a metà, offrendo combattimenti originali ma alla lunga un po’ noiosi e fin troppo difficili, fasi di esplorazione non sempre interessanti e un mondo di gioco bellissimo da vedere ma alla fine poco interattivo. Ci si diverte comunque ma non aspettatevi un’esperienza di gioco pari alla bellezza della grafica.

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