A cura di Roberta “Momoka” Pagnotta
Life is Strange è senza dubbio una di quelle esperienze dal fascino senza tempo e molto più che una semplice avventura grafica di stampo moderno.
Ovviamente il segreto del suo successo non risiede soltanto in ciò che la rende intrigante e appassionante da giocare come la sua struttura episodica, i toni crime e l’onirismo lynchiano. Ma sono i suoi personaggi, cosi vivi e splendidamente caratterizzati su schermo, ad essere il vero cuore pulsante di un’opera interattiva che ha tutti pregi delle migliori serie tv e dei più grandi bestseller.
A quasi tre anni di distanza dall’uscita del primo episodio, la surreale e profonda avventura di Dontnod approda finalmente sui dispositivi iOS, comprensiva di tutta una serie di feature inedite e di un set di sticker personalizzati per iMessage. Abbiamo giocato i primi tre episodi su iPhone 7 ed in questa recensione vi raccontiamo com’è stato rivivere i panni di Max da tutt’altra prospettiva.
Il titolo vanta la completa integrazione dei comandi touchscreen e un’interfaccia ottimizzata e ripensata per l’esperienza mobile. Per guardarsi intorno, basterà trascinare il dito nella direzione desiderata, mentre per muoversi, si dovrà effettuare un tap sul punto dove si vuol far dirigere Max. Tutti gli oggetti con cui sarà possibile interagire saranno indicati e contraddistinti dalle azioni “guarda”, “usa” e quando possibile “foto”. Insomma: i controlli sono essenziali e i più tipici delle classiche avventure punta e clicca, ma senza dubbio non strettamente intuitivi. Inizialmente faticherete un po’ ad abituarvici, soprattutto con lo swiping della telecamera. Ma se quest’ultima ed il tapping-to-move dovessero diventare troppo fastidiosi da gestire, potrete sempre invertire l’asse X ed Y della telecamera o selezionare i controlli del joystick dal menù delle impostazioni di gioco, a seconda delle vostre esigenze.
In ogni caso, messi da parte i momenti di spaesamento dei primi minuti, l’input dei comandi risulta essere tutto sommato preciso e ben calibrato, ed in grado di permettervi un’esperienza di gioco fluida e più gradevole di quanto potreste aspettarvi su mobile.
Una novità particolarmente interessante di questa versione, oltre alla possibilità di condividere le scelte effettuate e i vostri progressi di gioco sui social, riguarda l’inserimento della Photo Mode, che vi permetterà di catturare scatti in-game e successivamente di elaborarli con appositi filtri. Ce ne sono circa una decina e vanno dai classici toni vintage, fino ad arrivare a quelli più saturi e freddi. Potrete inoltre scegliere di optare per un’inquadratura in terza persona oppure in prima, per ritrarre in maniera personale gli angoli più suggestivi delle ambientazioni di gioco. Essendo questa, però, a conti fatti l’unica componente aggiuntiva e vista la natura di riferimento della piattaforma, forse ci saremmo aspettati un maggior livello di personalizzazione degli scatti, magari con l’integrazione di funzioni riguardanti il livello di illuminazione, la profondità di campo e l’eventuale applicazioni di cornici. Al netto di ciò, però, la nuova modalità fotografica risulterà un’aggiunta molto piacevole sopratutto per i più affezionati e che vi permetterà di immortalare i momenti di forte impatto emozionale o quelli evocativamente più ispirati.
Graficamente Life is Stange si mostra in larga parte solido. Nonostante qualche lieve sporcatura e qualche texture a bassa risoluzione, l’Unreal Ungine svolge splendidamente il suo lavoro anche su iPhone, consentendoci di godere a pieno delle atmosfere oniriche e sospese di Arcadia Bay e dei delicati giochi di luce che arricchiscono i paesaggi erbosi del campus della Blackwell Academy. Il fascino dello stile visivo fumettistico, di una sceneggiatura contrassegnata da riferimenti alla cultura pop e da ritmi appassionatamente televisivi, uniti ad una colonna sonora vibrante rendono questo folle e trasognato viaggio di formazione non solo un’esperienza unica nel panorama dell’intrattenimento tutto, ma anche strettamente necessaria da rivivere.
Ci sono opere che meritano di essere riscoperte con occhi nuovi e Life is Strange è sicuramente una di queste: tornare nei panni di Max è stato straordinario per ovvie ragioni. Ma ciò che ha reso veramente sorprendente questa nuova rilettura sono state le sue piccole sfumature, quelle che sono in grado di suscitare sensazioni inedite e che arricchiscono di nuovi valori una storia la cui profondità morale e filosofica difficilmente può essere apprezzata o compresa a pieno nel corso di una prima partita.
Il primo episodio di Life is Strange è disponibile su App Store per iPhone e iPad al prezzo di 3,49 euro, mentre il secondo ed il terzo saranno ottenibili sin da subito tramite gli acquisti in-app. Il capitolo quarto e quinto, insieme ad una versione per Android, verranno pubblicati ad inizio 2018.
Graficamente valido anche su smartphone
Meraviglioso poterlo giocare in portatilità
Porting decisamente lodevole
Buon rapporto qualità – prezzo
Lievi compromessi grafici
Le funzioni della modalità fotografica sono essenziali
Se per un motivo o per un altro vi siete persi l’occasione di immegervi nei misteri che costellano Arcadia Bay e suoi abitanti, è giunto decisamente il momento di correre ai ripari. La versione iOS del capolavoro dei Dontnod porta su piccolo schermo tutta la qualità contenutistica e visiva dell’esperienza originale, arricchendola con nuove funzionalità strettamente “social” e pensate unicamente per la piattaforma di riferimento. Se è pur vero che la comodità del joypad non si batte, c’è da sottolineare che il rapporto qualità-prezzo e l’eccellente lavoro di porting svolto, potrebbero spingere all’acquisto non solo chi ha voglia di intrattenersi in metro con un’avventura dai risvolti interessanti e travolgenti, ma anche chi sente il desiderio di poter rivisitare ancora una volta il campus, la discarica di Rachel e Chloe, la camera di Max…tutti quei luoghi che appaiono cosi familiari tanto da esser diventati, come per chi vi scrive, oggetto di profonda nostalgia.