Recensione

Lemmings

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a cura di Raiden

Le recensioni di questo tipo, relative a giochi che riprendono i classici del mondo videoludico, sono sempre un pò più difficili del solito perché è d’uopo, in questi casi, cercare ogni minimo particolare aggiunto dalla nuova versione, confrontare il gioco attuale con quello passato, facendo in modo di mettere in evidenza i pregi e i difetti del remake rispetto alla versione originale.Stiamo parlando di un classico che, nato circa quindici anni fa, ha visto molti remake nel corso della sua storia, per PC, per le varie console a 16 bit prima e a 32 poi, passando per la generazione dell’inizio del 2000 per poi arrivare ad ultime e freschissime versioni come quella per PSP di solo un anno fa e, adesso, a quella proposta nel PlayStation Store di PlayStation 3. Come al solito, in questi casi, il gioco ha la duplice funzione di incollare allo schermo i nostalgici e gli appassionati del genere da un lato, d’altro canto di attirare anche chi non ha mai avuto occasione (probabilmente perché non era ancora nato o non disponeva di una console sulla quale far girare il gioco in questione) di mettere le mani su un gioco come Lemmings dall’idea semplice ma divertente, dal concept contemporaneamente “facile” ma dalla difficoltà certe volte assurda.Un rompicapo come Lemmings meritava certamente di essere rispolverato e riportato alla gloria, ancora una volta (e chissà quante volte ancora dovrà succedere!).

Verso la porta della salvezza!Grazie al servizio PlayStation Store offerto da Sony a tutti i possessori di PlayStation 3, l’ammiraglia a 256 bit della casa di Tokyo, potremo mettere le mani, per soli 4,99 Euro (almeno fino al 23 Maggio) su un classico studiato e programmato da Mike Daily nel 1990 e rimesso a nuovo per l’occasione dell’inaugurazione del “negozio virtuale” di Sony.L’idea che sta alla base del gioco è quella di fare in modo di impartire alcuni comandi a dei piccoli esseri antropomorfi, al fine di rendere possibile il loro cammino, lontani dalle insidie, fino al traguardo. Così sarà necessario far evitare alle povere creaturine indifese i vari pericoli presenti negli scenari e cercare di portare gli esserini verso un traguardo sicuro (di solito non si bada a rendere realistico il traguardo, troveremo semplicemente una porta con la scritta “GOAL”). Lo scopo è dunque questo: evitare le minacce e portare in salvo i piccolini che, ignari dei pericoli a cui andranno in contro, continueranno a uscire dalla porta di inizio livello quasi come se questa fosse un forno che produca Lemmings in continuazione. In alcuni livelli, dovremo affrontare anche l’obiettivo di portare in salvo un numero minimo di Lemmings, e la situazione, in questo caso, si fa decisamente più difficile. Lo schema è lo stesso del gioco classico: sullo schermo vedremo la locazione, molto ben realizzata, in alta definizione adesso, piena di colori accattivanti e disegni davvero gradevoli. All’interno dello scenario i Lemmings si muoverano camminando ordinatamente uno dietro l’altro, con una calma e un’incoscienza uniche. In basso sullo schermo, troveremo una serie di comandi di gioco che permetteranno di impartire gli ordini agli esseri dai capeli verdi, come per esempio “arrampicarsi, scavare, costruire una scala, saltare e poi aprire un ombrellino (mamma mia che tenerezza!) onde evitare di schiantarsi al suolo dopo un volo di diversi centimetri (che per creature così insignificanti è un’altezza considerevole), e cercare di incanalare il flusso perpetuo di Lemmings nella maniera migliore possibile usando tutti gli espedienti a nostra disposizione, al fine di far arrivare gli esserini incolumi fino all’uscita. Purtroppo (o per fortuna, a seconda dei punti di vista), in acluni tragici casi sarà necessario far esplodere uno o più Lemmings. Quasi come fosse un kamikaze, dopo aver scelto il comando dell’autodistruzione, passeranno cinque secondi (potremo vedere il conto alla rovescia proprio sopra la testa del diretto interessato) e il piccolo esploderà fragorosamente coinvolgendo anche i Lemmings vicini e distruggendo la porzione di scenario a lui adiacente. Farli esplodere può servire nel caso in cui fossimo rimasti bloccati in un determinato punto, oppure nel caso in cui, dopo aver raggiunto il numero minimo di Lemmings da salvare e aver portato ormai a termine la missione, “avanzasse” un Lemming e fosse dunque necessario sbarazzarsene in altro modo, se impossibilitato a raggiungere la porta della salvezza.

Oh no, ancora Lemmings!…Ripensandoci, meglio così!Dopo una carrellata delle opzioni principali del gioco, utile a chi non avesse mai sentito parlare dei piccoli esseri dai capelli verdi e dalla faccina buffa, passiamo adesso alle caratteristiche tecniche del prodotto. Indubbiamente Lemmings, in alta definizione, su uno schermo Lcd (la postazione di prova, che poi è la mia, è un TV Lcd 37″ con risoluzione a 720p) fa il suo bel figurone ed appare superfluo dire che graficamente si tratta della versione più appagante e bella da vedere di tutti i tempi.Le locazioni sono coloratissime, ben disegnate e tutte particolarmente interessanti anche dal punto di vista degli ostacoli e dei pericoli presenti e, dunque, del livello di difficoltà generale. I Lemmings sono qui più grandi, nel senso che grazie alla versione per PS3, è stato possibile ridisegnarli conferendo ad essi dimensioni maggiorate e un più alto numero di dettagli fisici. I movimenti degli esserini sono davvero più realistici (per quanto realistico possa essere un titolo del genere) e le animazioni facciali dei piccoli, così come i movimenti corporei, sono tutti ben realizzati. Devo confessarlo, sono particolarmente affezionato alla versione per PC di Lemmings di moltissimi anni fa (il titolo a cui giocavo io era Oh no! More Lemmings!). Pensate che facevo girare il gioco su un già allora obsoleto 386 (che volete, ero pargoletto e dovevo aspettare che il papà mi comprasse il computer nuovo) e, durante le esplosioni delle creaturine, l’immagine in movimento rallentava a tal punto da diventare uno screenshot, fermo, immobile, per alcuni secondi, fino a sbloccarsi e lasciarmi procedere. Potete solo immaginare la differenza che intercorre tra le due esperienze di gioco e, considerando l’evoluzione degli aspetti tecnici, ho il piacere di constatare che però, fondamentalmente, il titolo non è poi così stravolto rispetto all’originale.Discreto il reparto sonoro, con effetti davvero gradevoli (fa tenerezza sentire i gridolini, rari per la verità, dei piccoli) e musiche simpatiche anche se a volte frustranti e troppo ripetitive.Per quanto le levette analogiche possano risultare comode per molti generi videoludici, Lemmings è nato per essere giocato con il mouse. Gli stick di certo non sono scomodi, ma spostare su e giù, a destra e a sinistra un cursore con una levetta analogica non è mai stato il mio forte (e probabilmente non lo sarà mai). Spesso sarà necessaria una tempestività assoluta nell’eseguire i comandi (è l’idea che sta alla base del gioco) e dunque servirà anche una certa velocità nel portare il cursore sull’icona del comando da impartire e poi sul Lemming interessato. Molto spesso però, a causa degli stick del Sixaxis (ma vale per gli stick in generale) tali movimenti risulteranno lenti, il procedimento macchinoso e non sempre faremo in tempo a realizzare le nostre mosse. Ovviamente i più bravi faranno pratica in breve tempo ma io, come premesso, sono un affezionato a mouse e tastiera (per questo genere di giochi, si intende, non mi metterei mai a giocare un PES o un Tekken con mouse e tastiera!) per cui mi vedo costretto a ribadire la superiorità di queste ultime rispetto agli stick.I molti scenari presenti nel gioco con oltre 40 varianti di difficoltà, renderanno l’esperienza longeva al punto giusto e, considerando l’elevata rigiocabilità del titolo, i 4,99 Euro verrano spesi con maggior piacere.Disponibile anche un supporto online che permette di registrare i propri punteggi ed entrare a far parte di classifiche divise a seconda del livello di difficoltà a cui si sta affrontando il gioco.

– E’ Lemmings, a 720p!

– Grafica coloratissima e scenari sempre più curati

– Possibilità di inserire il proprio punteggio nelle classifiche online

– Molto longevo

– Musiche troppo ripetitive

– Qualche difficoltà con i controlli

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Lemmings per PS3 è un titolo che farà la gioia degli appassionati e dei nostalgici, ma non solo. In alta definizione, i colori vivaci e gli scenari ben progettati faranno un figurone, specie se su un monitor HD a 720p.

Per 4,99 Euro è possibile godersi un gioco sempreverde che, se da un lato servirà ad ingannare l’attesa di titoli “grandi” (Heavenly Sword, GTA IV et similia), d’altro canto riuscirà a tenerci incollati allo schermo per ore, alla ricerca di una via di fuga per i nostri piccoli amici e del più alto punteggio possibile da vantare nelle classifiche online.

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