Recensione

Lego Star Wars 2: La Trilogia Classica

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a cura di Darkzibo

Ci sono poche certezze nella vita: il fatto che si nasce e si muore, che la Playstation 3 uscirà a marzo (?!?) eccetera, eccetera. A queste si può modestamente aggiungere l’uscita ormai ogni cinque mesi di un nuovo gioco sul fantastico universo, creato da Gorge Lucas, di Star Wars. Stavolta ci troviamo a trattare la versione, se così la vogliamo definire, super deformed, ovvero l’incarnazione di Luke Skywalker e company in mattoncini Lego. Come si propone questo episodio su un portatile come PSP? Cerchiamo di capirlo insieme.

L’ultima trilogiaCome avete capito, La Trilogia Classica cui si riferisce il titolo ripropone i primi tre episodi (in senso di uscita cinematografica) di Guerre Stellari ovvero il IV, il V e il VI che vedono opposti i ribelli contro l’impero di Darth Fener (aka Anakin Skywalker) e la Morte Nera. La particolarità di Lego Star Wars 2: La Trilogia Classica sta proprio nel fatto che ogni cosa appartenente all’universo di Guerre Stellari, protagonisti compresi, è stato ricreato e riproposto tramite mattoncini Lego Virtuali: le immagini bastano per farlo capire. Questa particolarità, evidentemente, va a influire sul gameplay.Ogni Episodio è diviso in capitoli e ogni capitolo in diverse aree virtualmente collegate tra di loro.In numerose occasioni, i nostri protagonisti dovranno risolvere semplici e immediati enigmi per passare alle aree successive, oppure sarà vostro compito selezionare il giusto personaggio della squadra a vostra disposizione per aprire alcune porte esclusive. A tal proposito alcuni personaggi hanno tecniche e limiti: Obi Wan Kenobi userà la Forza per spostare grandi oggetti o stordire gli avversari, oltre a usare la spada laser, C3-P0 non potrà saltare mentre il suo amico R2-D2 può compiere brevi voli, pur essendo i droidi privi di potenzialità d’attacco. Voi direte: “Che significato hanno i mattoncini?” Ebbene servono, eccome! Dove troverete una massa di Lego dovrete avvicinare il vostro personaggio e, premendo cerchio, esso inizierà a montare (con una precisione e velocità mostruosa) o un ponte per raggiungere un’altra sponda, o un macchinario per costruire un mezzo di trasporto o ancora per creare un percorso per agevolare il passaggio dei due droidi. Che dire, dopo la prima incertezza che ho avuto nell’inserire l’umd di Lego Star Wars 2, ho riscontrato la sensazione di rivivere le stesse emozioni di quando ero un bambino che giocava “con i Lego”. Questo fatto non può che essere positivo, dato che il divertimento che questo titolo riesce a dare per la sua particolarità, per gli enigmi non cervellotici e, perchè no, per la frenesia che c’è nell’azione (in alcuni casi dovrete fronteggiare con il vostro gruppo di eroi molti soldati dell’impero). Con il prosieguo dell’avventura e degli episodi sbloccherete personaggi e la modalità gioco Libero, presente in ogni livello, che consente di ripercorrere un capitolo già concluso con altri personaggi e scoprirne i segreti. Andando nella Taverna Mos Eisley, invece, avrete la possibilità di acquistare potenziamenti e nuove mises per i vostri personaggi, oltre che selezionare l’episodio e il capitolo da affrontare.

La qualità dei particolariLe particolarità del gameplay sono state elencate prima; naturalmente, come risulta ben chiaro, ciò che caratterizza in maniera eclatante Lego Star Wars 2 è la resa grafica. Ebbene ogni ambiente è stato ricreato con i mattoncini Lego in maniera perfetta, senza lasciare quasi nulla al caso. A parte qualche difetto della telecamera e alcune textures poco curate, la grafica poligonale riesce a dare il meglio di sé sapientemente inserita nel mondo dei mattoncini Lego. Ogni minima cosa vi ricorderà, sempre che ne abbiate avuto l’occasione, i pezzi che si trovano nelle confezioni Lego, dai buchi dietro le gambe dei personaggi alle rappresentazioni delle fonti di luce dei mattonicini trasparenti. I mucchi che dovrete montare, poi, non sono messi a caso in una massa uniforme, ma ognuno di loro, durante la veloce e esilarante fase di montaggio, andrà a occupare il posto che gli compete. Le ambientazioni, grazie anche a un buon engine grafico, pullulano di vita, e i nemici, in molte occasioni, arrivano a frotte senza quasi mai rallentare anche nelle situazioni più concitate, per poi cadere in diversi pezzi sotto i nostri colpi.La colonna sonora ripropone tutti i brani tratti dalla Trilogia Classica, con il tema principale di Star Wars reso alla perfezione e tutte le tracce che caratterizzano ogni luogo. Non ci sono voci, quindi ogni personaggi comunicherà con le espressioni facciali e qualche piccolo effetto sonoro in stile Sims. Di contro, l’unico che ha mantenuto il suo linguaggio è R2-D2, che ripropone le sonorità udite nei film.

Tocchi di classeIl genere umoristico che pervade il gioco è presente in molte circostanze: Chewbacca che, a causa delle dimensioni della sua testa, non riesce a infilarsi i caschi delle guardie imperiali (così come avviene con i veri Lego), Ian Solo che durante una missione può trovare un distributore di cappellini da baseball e cilindri, personaggi che vengono spiaccicati dai robot o scaraventati da una parte all’altra e le stesse guardie imperiali e tutta la banda del male che cade spesso in divertenti gag (con Darth Fener che va su tutte le furie). Tutto questo riesce a donare nuova forza a un universo che forse stava perdendo di interesse anche tra i fans più accaniti: il rivivere le situazioni viste nel film in maniera più umoristica ha dato anche al sottoscritto la voglia di proseguire anche solo per vedere come sono state rese altre famose scene, magari drammatiche nella trilogia e spensierate in questa versione.

Obi Wan per hobbyLa giocabilità di Lego Star Wars 2: La Trilogia Classica è quanto di più semplice si possa avere: un pulsante per attaccare (quadrato), uno per compiere azioni o usare la Forza (cerchio), uno per saltare (X) e uno per spostare il nostro “spirito” da un personaggio all’altro, in modo da controllarlo. Tutto qui, niente di straordinariamente cervellotico né impossibile da capire, un sistema di controllo che in pochi istanti diverrà familiare anche ai meno esperti. Per questo mi sento di considerare Lego Star Wars 2 un gioco che in parte abbraccia lo spirito portatile: l’immediatezza è tutto per questo genere di console. Certo, avrei da ridire sul fatto che non si possa salvare in ogni istante, ma non si può avere tutto ! Il titolo, pur avendo effettivamente missioni un po’ troppo lunghe, si distingue per la possibilità di ripercorrere tutta la Trilogia e quindi per tenere impegnato per una buona quantità di tempo, l’avventore della console Sony.

– Comparto tecnico ben realizzato

– Divertente in tutto

– Impossibilità di salvare sempre

– Non dura in eterno

– Fasi sulla navicella un po’ cofusionarie

8.0

Da quanto si può notare nell’articolo che gli ho dedicato, Lego Star Wars 2 : la Trilogia Classica si rivela una vera sorpresa capace di risvegliare in me l’ormai sopita voglia di cimentarmi ancora una volta nel mondo degli Jedi. Una sorpresa nella giocabilità, molto immediata, nel comparto visivo che offre un’esperienza coinvolgente e immersiva. Qualche piccola contestazione mi sarà permessa muoverla nei confronti di quei piccoli difetti che affliggono il titolo: l’eccessiva confusione in alcuni punti, l’impossibilità di vedere alcuni nemici per una telecamera a volte un po’ irrispettosa per i movimenti del gruppo. A questo riguardo, però, c’è da dire che la vostra squadra difficilmente si ritroverà dispersa e che, nel caso dovesse accadere di lasciare indietro qualcuno, in pochi istanti sarà subito da voi.

Non c’è che dire: il titolo ha fatto centro anche grazie alla sua spensieratezza e comicità e diventa così uno dei migliori episodi mai usciti sulle Guerre Stellari di Gorge Lucas. Consigliato ai fan di Luke e company, agli appassionati di Lego e del bel (video)giocare.

Voto Recensione di Lego Star Wars 2: La Trilogia Classica - Recensione


8

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