Le cronache di Narnia
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a cura di Fabfab
L’uscita, nel 2001, di blockbuster cinematografici come “Harry Potter e la Pietra Filosofale” e “Il Signore degli Anelli – La compagnia dell’anello” ha avuto il grande merito di rilanciare a livello mondiale il genere fantasy. I nuovi traguardi raggiunti dalla tecnologia degli effetti speciali permetteva di ricreare in maniera convincente mondi ed esseri meravigliosi ed immaginifici. In molti hanno poi tentato di cavalcare l’onda lunga del fantastico, ma a parte la trilogia di Jackson e i quattro film del maghetto inglese (di cui l’ultimo è risultato decisamente inferiore alle aspettative) non si segnalano altri prodotti ugualmente validi.Adesso è il turno de “Le cronache di Narnia: il leone, la strega, l’armadio”: tratto dalla saga (in 7 volumi) di C. S. Lewis, contemporaneo ed amico di Tolkien, e prodotto dalla Disney, il nuovo film è un kolossal fantastico di pregevole fattura indirizzato prevalentemente ad un pubblico molto giovane, ma col rischio di non incontrare il rischio di chi sia più grande e smaliziato. Ma di questo al momento non ci importa, visto che le nostre attenzioni si devono concentrare sul gioco tratto dal film…
L’armadioPeter, Susan, Edmund e Lucy Penvensie sono quattro fratelli inglesi che per sfuggire ai bombardamenti tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale fuggono da Londra per trovare rifugio presso la magione di campagna di un eccentrico professore: qui scoprono un misterioso armadio entrando dentro il quale finiscono nel magico mondo di Narnia, un universo fantasy popolato da animali parlanti e creature mitologiche (minotauri, grifoni, Babbo Natale…). Narnia è sotto il controllo della malvagia Strega Bianca, ma una profezia annuncia che quando due figli di Adamo e due figlie di Eva (indovinate di chi stiamo parlando) giungeranno in quel mondo, il suo dominio è destinato a finire. Naturale che la Strega non sia molto d’accordo, così fa di tutto per eliminare i quattro fratelli: per loro fortuna i Penvensie possono contare anche su alleati affidabili, primo tra tutti il leone Aslan, il vero sovrano di Narnia…
Il leoneIl gioco è un’avventura nel corso della quale si risolvono enigmi e si combatte contro i numerosi seguaci della Strega. I livelli di gioco sono 15 in totale, ognuno ispirato ad una delle situazioni viste in sala e – come ormai tradizione dei tie-in moderni – conditi con decine e decine di filmati tratti direttamente dalla pellicola cinematografica.Protagonisti del gioco sono, ovviamente, i quattro fratelli, ognuno dei quali è caratterizzato da abilità peculiari. Peter, il fratello maggiore, è il guerriero del gruppo, quindi risulta il più abile nel combattimento corpo a corpo, ma torna utile anche per distruggere porte o barriere. Susan è specializzata negli attacchi a distanza, si tratti di tirare pietre o palle di neve, oppure di usare il suo letale arco: può inoltre suonare il suo corno per aiutare i fratelli o scoprire segreti. Edmund, in quanto ragazzo, è anch’egli abbastanza affidabile in battaglia, e la sua agilità gli permette di arrampicarsi ovunque permesso. Lucy, infine, è la più piccola e debole del gruppo, ma questo non significa che non possa risultare di una qualche utilità: può infilarsi nei passaggi più stretti, ammansire e cavalcare gli animali ed è l’unica in grado di curare gli altri membri del gruppo.Oltre alle singole abilità, inoltre, è possibile ricorrere a tutta una serie di capacità speciali facendoli collaborare tra loro: Edmund e Lucy, ad esempio, insieme possono infrangere le barriere, Peter ed Edmund dare vita ad un attacco roteante, Peter e Susan ad una letale combinazione spada/arco e così via…A seconda della situazione ci si trova ad impersonare contemporaneamente da due a quattro fratelli Penvensie, skippando liberamente tra loro in base alle necessità del momento. I personaggi non impersonati dal giocatore vengono controllati dalla cpu che – detto molto francamente – è davvero pessima! Fortunatamente quando agiscono da soli i protagonisti non possono morire, d’altronde non risultano nemmeno di alcun aiuto, non fornendo il benché minimo supporto al personaggio giocante, limite che si avverte soprattutto nei livelli più avanzati. Anche l’I.A. dei nemici è basilare e questi si limitano ad attaccare prevalentemente il personaggio da noi controllato, ignorando gli altri. Il problema viene meno qualora disponiate di qualcuno, amico o parente, con cui giocare sfruttando la modalità multiplayer a 2 giocatori.
La stregaI livelli, fedelmente ispirati alle ambientazioni ammirate nella pellicola, sono piuttosto lineari e non particolarmente vasti né interattivi. Le capacità dei vari protagonisti possono essere utilizzate unicamente dove previsto, opportunità segnalata tramite appositi indicatori che segnalano addirittura il personaggio da utilizzare in quel punto.Per spingere il giocatore ad esplorare a fondo le locazioni e visitarle più volte, i programmatori hanno pensato bene di riempirle di bonus. In ogni livello si possono infatti trovare monete – essenziali per acquistare potenziamenti e nuove abilità ai quattro protagonisti – e bonus (scudi e statue) che permettono di sbloccare contenuti speciali (come, ad esempio, i filmati delle fasi di doppiaggio del videogioco).A dire il vero, però, la collocazione degli stessi all’interno dei livelli non è molto sensata: per trovarli occorre sostanzialmente colpire ogni elemento del fondale, finché non saltano fuori, il tutto mentre i nemici ci sciamano addosso e, magari, il cronometro incombe (alcune sezioni sono infatti a tempo).I combattimenti sono piuttosto elementari e spesso caotici, ma non di meno risultano piacevoli da affrontare: nel gioco sono previste numerose combo dagli effetti diversi, mai troppo complesse da eseguire (sono al massimo di tre tasti) ma che donano quantomeno un minimo di varietà all’azione.
TecnicaTecnicamente il titolo risulta piuttosto valido.I personaggi sono modellati sulle fattezze degli attori e il risultato finale è abbastanza pregevole, così come il livello generale delle animazioni, piuttosto convincenti. Gli ambienti non sono mai molto vasti e sono poco interattivi, ma la ricostruzione dei luoghi di Narnia è stata fatta con attenzione e perizia e ci si può dire in genere abbastanza soddisfatti. Peccato solo che il gioco adotti un sistema di telecamere fisse che non permettono di guardarsi attorno con la giusta libertà e talvolta rischiano di nascondere particolari importanti.La narrazione degli eventi si avvale di numerosi filmati tratti direttamente dal film e risulta nel complesso piuttosto fedele all’opera originale, nonostante saltuarie libertà.Un plauso va poi al comparto sonoro: il gioco si avvale non solo della bella colonna sonora originale del film, ma anche dei doppiatori (italiani) ufficiali dello stesso, il che lo rende nettamente superiore alla maggior parte dei titoli localizzati nella nostra lingua.La longevità, infine, è piuttosto buona. E’ possibile scegliere tra due livelli di difficoltà (Normale e Difficile) e nel complesso le avventure dei quattro fratelli Penvensie riescono a trovare un giusto equilibrio che le rende adatte a videogiocatori di ogni età, con la sola eccezione di alcuni passaggi resi particolarmente ostici a causa della scarsa I.A. dei propri compagni, problema di cui si è già precedentemente trattato. Completare l’intera avventura richiede un 5-6 ore, raccogliere tutti i bonus per sbloccare i contenuti speciali richiederà un ulteriore impegno in termini di tempo a tutto vantaggio della longevità complessiva del titolo…
– 15 livelli di gioco abbastanza vari
– Decine di filmati dal film, con le voci ufficiali
– Molte abilità da sbloccare e padroneggiare
– Intelligenza Artificiale preistorica
– Raccogliere tutti i bonus può risultare molto impegnativo
– Tutto già visto
7.5
Le cronache di Narnia: il leone, la strega, l’armadio è un buon tie-in che soddisferà tutti coloro che hanno apprezzato il film da cui è tratto. Ripropone infatti tutti gli elementi che un appassionato ricerca: la storia, le ambientazioni, i protagonisti, musiche e voci originali abbinati ad una buona realizzazione tecnica e ad un gameplay non originalissimo, ma ben studiato ed adatto alle vicende narrate. Insomma, il titolo dei Traveller’s Tales offre tutto ciò che ci si aspetta da un tie-in e lo fa con indubbia classe. Un esempio per tutti gli altri produttori che si limitano a speculare sul nome senza proporre prodotti all’altezza…
Voto Recensione di Le cronache di Narnia - Recensione
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