Le Mans 24 Hours
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a cura di Bishop
L’industria videoludica continua a sfornare giochi di guida per conquistarsi la posizione di leader nel mercato cercando di contrastare l’assoluto dominio che sarà riservato a GT3 A Spec. Dopo aver recensito Rumble Racing di EA, stavolta ho tra le mani il nuovo titolo di Infogrames: Le Mans 24 hours. L’obiettivo della casa inglese è ambizioso perché la 24 ore di Le Mans rappresenta un vero e proprio mito per gli appassionati di corse d’auto. Vediamo, allora, come se la sono cavati quelli della Melbourne House che hanno sviluppato questo gioco per Infogrames.Il titolo parte con una presentazione più che soddisfacente, molto curata nei dettagli e adrenalinica che ci fa subito venire l’acquolina in bocca. Il menu principale è molto ricco e ci dà subito l’idea di aver a che fare con un gioco tutt’altro che breve e ripetitivo. Al solito, sono presenti le modalità di “gioco immediato” come la gara rapida, la prova contro il tempo o la gara multigiocatore. Non poteva mancare la modalità campionato, vera e propria anima arcade del gioco. Fin qui nulla di nuovo per un gioco di guida; ma quanti titoli possono vantare una modalità di gara che simula la vera 24 ore di Le Mans, nella quale cimentarsi con le squadre dell’anno 2000? E’ questa, infatti, la novità che vi permetterà di intraprendere la classica competizione con l’alternarsi di condizioni di luce e clima. Potrete guidare passando dal giorno pieno di luci e ombre, al crepuscolo che precede una notte stellata e caratterizzata dai bagliori dei lsampioni sulla pista, per arrivare, poi, a contemplare le prime luci dell’alba di un nuovo giorno. Credetemi, nella prima partita vi capiterà di gustarvi tutti questi cambi di luce finendo inevitabilmente fuori strada nella prima curva. A parte questa modalità coinvolgente ed esaltante, la parte principale è costituita dal campionato che conferisce divertimento e longevità ottime, al titolo. Sono presenti, infatti, numerose piste e autovetture che, al solito, vengono sbloccate solo dopo aver vinto ciascuna competizione. Se poi considerate che ci sono 8 campionati da ROOKIE GT a EXPERT CHALLENGE da correre nelle 3 modalità GT, OPEN PROTOTYPE e CLOSED PROTOTYPE potete capire che saranno necessarie un bel po’ di partite per sbloccare tutte le piste e le vetture disponibili. Ciascun campionato è composto da un certo numero di piste e per vincerlo, occorre arrivare primi nel conteggio totale dei punti, assegnati con lo stesso criterio della Formula 1.Quando conoscerete le piste al punto di riuscire a guidare alla cieca, sarete pronti a sfidare la vostra PS2 nella modalità di sfida contro il tempo che richiede davvero un grande impegno e precisione di guida.La giocabilità di questo titolo è certamente uno dei suoi punti di forza anche se occorre prima fare un po’ di pratica soprattutto per la visuale da dietro, mentre i controlli risultano ottimi e immediati per la visuale da davanti o da dentro l’abitacolo. Vi accorgerete subito che l’auto risponde bene e il controllo è preciso e modulato. A favore della giocabilità c’è anche un fattore realismo che non si riscontra quasi mai nei titoli di guida di tipo arcade; i veicoli, infatti, sono realmente diversi tra loro nella guidabilità per cui noterete subito la differenza tra un auto GT, poco veloce e poco precisa negli inserimenti in curva e un prototipo con assetto basso, veloce e incollato all’asfalto nelle curve. Naturalmente non mancano le possibilità di agire sui settaggi del veicolo (gomme, motore, carico aereodinamico) e in più si possono far entrare in gioco I consumi di gomme e carburante e quindi anche la strategia di corsa assume un ruolo importante; strategia che è possibile cambiare anche nel bel mezzo della gara grazie alle soste ai box, dove, oltre a gustarvi la curata animazione 3D dei meccanici all’opera, potrete agire sulla vostra vettura. Come realismo non c’è male vero? La grafica del gioco mi ha lasciato perplesso perché si presenta bellissima e innovativa in molti punti e lacunosa e poco dettagliata in altri. Volete degli esempi? Eccovi accontentati. I giochi di luce notturni con le scie dei lampioni, le luci dei freni delle auto che vi stanno davanti e le giostre illuminate sono letteralmente fantastici come anche i riflessi del sole sul parabrezza di giorno. Anche la polvere che si alza sulla pista dopo un’uscita è fatta benissimo. Se poi pensate che l’orizzonte è molto profondo capirete quanto si sia voluto lavorare sulla grafica. Tuttavia a questi magnifici esempi se ne contrappongono altri molto deludenti come la scarsa cura dei contorni e delle ombre e il deludente risultato dei bordi pista; quando andrete a sbattere contro una delle tante barriere di pneumatici non stupitevi se l’effetto è puramente bidimensionale come se ci fosse un muro con delle gomme disegnate. Certo, questi esempi non tolgono fascino a quanto di buono è stato fatto sul piano grafico ma non si capisce perché non si siano sfruttate meglio le potenzialità della PS2.Il sonoro, invece, è la sola nota stonata presente: in una parola è assolutamente deludente con un rombo di motori veramente poco realistico e poco coinvolgente ben al di sotto degli altri giochi di guida di questo livello. Un altro difetto, piuttosto noioso, è dato dai tempi di caricamento che sono veramente eterni.Per finire, Infogrames, ci regala i demo non giocabili di Wacky Races (I trentenni di oggi non potranno non ricordare questo divertentissimo cartoon) e Alone in the Dark, due titoli molto diversi tra loro ma che promettono di regalare molte ore di piacevole divertimento. Ma questa è tutta un’altra storia!
Ottimi effetti grafici.
Molto longevo.
Sonoro deludente.
Tempi di caricamento troppo lunghi.
8
Riassumendo, questo titolo ha tutte le carte in regola per essere considerato un valido gioco di guida e non deve assolutamente mancare nella collezione degli appassionati, di questo genere di prodotti, che lo troveranno sicuramente divertente e molto giocabile. Naturalmente Le Mans 24 Hours non è esente da pecche che ne limitano l’appeal e che ci fanno sempre più desiderare l’ormai imminente GT3 (Pal).
Voto Recensione di Le Mans 24 Hours - Recensione
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