Recensione

Lanterna Verde: L'Ascesa dei Manhunters

Avatar

a cura di Aegrod

Durante i mesi precedenti il rilascio, Lanterna Verde e L’Ascesa dei Manhunters per Nintendo DS si presentava come un gioco molto interessante ed in grado di suscitare un certo interesse da parte dei fan dell’eroe. Purtroppo i Griptonite Games si devono essere persi per strada durante lo sviluppo, in quanto la versione finale disponibile sul mercato non si discosta molto da quella visionata durante i lavori in corso e ciò che colpiva di più del titolo, ossia la semplicità e facilità nell’utilizzo dei controlli, si è rivelato un’arma a doppio taglio visto che, nella pratica, gli input sono risultati estremamente ripetitivi e noiosi.

Un po’ di storia fino a quaIl titolo in questione è una versione cartoon dell’universo cinematografico ma, alla fine dei conti, non viene narrato alcunchè di ciò che vedremo al cinema. In Lanterna Verde e l’Ascesa dei Manhunters vestiremo i panni di Hal Jordan, il secondo Lanterna Verde (il primo era Alan Scott) membro del Corpo Speciale di Polizia Intergalattico delle Lanterne Verdi. Questi ultimi sono guidati dai Guardiani dell’Universo, piccoli nanetti blu che hanno diviso l’Universo in settori, 3600 per la precisione e, ad ognuno, hanno assegnato una Lanterna Verde. Ovviamente il Lanterna Verde a protezione della Terra è lo stesso Hal. Invece di utilizzare pistole o altri tipi di armi Lanterna Verde utilizza un anello del potere in grado di creare qualsiasi cosa il suo possessore immagini. Prima, però, dell’avvento dei Lanterna Verde, i Guardiani dell’Universo utilizzavano per i loro scopi dei robot chiamati Manhunter che, dopo una serie di eventi, si rivoltarono contro i loro padroni. Nonostante in un primo tempo siano stati debellati, ora sono tornati e sono pronti a tutto pur di distruggere l’intero universo: manco a dirlo, il nostro eroe dovrà fermarli una volta per tutte.

Analizza e combatti a ripetizioneLa storia viene narrata attraverso fotogrammi in stile cartone animato con testo in sovraimpressione senza mai utilizzare voci o quant’altro e questo, per essere una trasposizione videoludica di un film, è abbastanza deludente. Ciò che getta nello sconforto più totale, però, è il gameplay. Come in pieno stile Griptonite Games, durante il gioco dovremo muovere il nostro alter ego lungo livelli bidimensionali da un punto A ad un punto B, combattendo e distruggendo tutto ciò che si frappone fra noi e l’obiettivo di fine livello, senza avere mai una variazione dello schema di gioco. Così sarà per tutta la durata di Lanterna Verde e l’Ascesa dei Manhunters: avanzare, affrontare i robot nemici ed utilizzare i poteri dell’anello. Anche qui un po’ di disappunto, in quanto i poteri di Lanterna Verde, che ricordiamo capace di creare qualsiasi cosa con il potere della mente, saranno sbloccabili ed acquisibili in maniera decisamente troppo lenta lungo il corso dell’avventura. Inoltre, per poterli sbloccare ed attivare, dovremo scannerizzare gli oggetti che troveremo lungo gli scenari, quindi crearli con il potere dell’anello ed utilizzarli contro i nemici. Un difetto riscontrabile con questo sistema di scannerizzazione è il fatto che magari sarà possibile scansionare da subito un oggetto, come ad esempio un’incudine, e poi non poterlo utilizzare fino a che non venga sbloccato il potere che ci può far utilizzare quel determinato oggetto in battaglia.L’universo del gioco è suddiviso in diversi pianeti e, in ognuno di questi, saremo in grado di apprendere un diverso potere. Ecco perché, nonostante la scannerizzazione di un oggetto, non lo si poteva utilizzare. Così come accade in Metroid anche in Lanterna Verde e l’Ascesa dei Manhunters diverse aree di gioco sui vari pianeti saranno accessibili solo con determinati poteri acquisiti in altri sistemi ma, a differenza del titolo che ha Samus come protagonista, qui la voglia di ritornare su un vecchio pianeta sarà molto scarsa.

Verde di rabbiaPer quanto riguarda la parte tecnica, Lanterna Verde e l’Ascesa dei Manhunters per Nintendo DS si rivela sufficiente sia dal punto di vista grafico che di quello del sonoro. La componente ambientale si struttura solo ed unicamente di livelli decisamente troppo scuri con pochi colori e troppe spigolosità, il che fa storcere il naso dato che si tratta di una delle ultime produzioni per la “vecchia” console Nintendo e, viste le ultime uscite, non può far altro che far storcere il naso la poca cura riposta nei dettagli da parte di Griptonite Games. Anche la varietà dei nemici è troppo scarsa, in quanto una volta incontrati cinque, sei tipi di robot e Manhunters li rivedremo continuamente per tutto il corso del gioco. I fondali si susseguono con una monotonia incessante, senza mai variare se non in pochissime circostanze.Il sonoro guadagna qualche punto in più rispetto alla componente grafica solo data l’originalità e riesce a catturare l’essenza del personaggio e del suo universo, ma alla lunga anche il tema principale e le altre musiche di accompagnamento andranno a stancare le nostre orecchie. Come si evince dal tutto, appare chiaro che la versione disponibile per Nintendo DS non sia altro che una porting decisamente scadente di quello che si può trovare su altre console HD, sia per quanto riguarda un fatto puramente estetico che per profondità di gioco, in quanto nella versione testata sono spariti pure i punti esperienza e la possibilità di livellare il personaggio.

– Poter utilizzare Lanterna Verde

– Ripetitivo

– Semplicistico

– Decisamente poco curato

5.0

Seppur divertente per i primi quindici minuti di gioco e la possibilità di indossare i panni di uno dei più affascinanti e potenti supereroi di sempre, Lanterna Verde e l’Ascesa dei Manhunters si rivela un titolo decisamente mediocre, permeato costantemente di sufficienza e di deja-vù. Magari un casual gamer o un bambino affascinato dal film potranno anche divertirsi con il titolo sviluppato dai Griptonite Games, ma non di certo un fan di Lanterna Verde o chi è cresciuto a pane e videogiochi.

Voto Recensione di Lanterna Verde: L'Ascesa dei Manhunters - Recensione


5

Leggi altri articoli