Recensione

La Sirenetta: Ariel e Le Avventure Sottomarine

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a cura di Redazione SpazioGames

E’ senza dubbio uno dei cartoni animati che ha segnato la mia infanzia con quella storia d’amore che sembrava impossibile. Sono passati tantissimi anni devo dire da quando La Sirenetta è apparsa al cinema, ma evidentemente certi personaggi e storie hanno un fascino senza tempo e costituiscono per le società un modo sempre vivo di guadagnare soldini. Ariel e Le Avventure Sottomarine non è che l’ultimo videogioco che sfrutta la licenza della Disney per dar vita ad un avventura particolare ed unica, che solo le caratteristiche della console Nintendo poteva concepire.

In fondo al Mar!!!Dubito ci sia qualcuno che non abbia visto il film della Sirenetta e ne ignori la storia, quindi passiamo oltre e diciamo subito che il gioco non s’ispira alla versione cinematografica ma sviluppa una trama tutta diversa ed unica. Mentre Ariel se la bighelloneggia tranquillamente in fondo al mare quando il padre la manda a chiamare per affidarle una missione pericolosa, scopre cosa stà accadendo nei fondali dei sette mari. L’avventura inizierà quindi con noi che avremo il comando di Ariel, seguita a vista dal suo fidato pesciolino e dovremo esplorare i fondali. La piccola sirenetta si controllerà con la croce direzionale per farla nuotare in giro per i livelli, mentre con L ed R si tornerà immediatamente in posizione retta, cosi da far arrivare Ariel subito nella posizione neutrale. Il titolo è molto esplorativo, mettendoci infatti alla ricerca di conchiglie dorate (oltre 300 sparse per tutti i livelli) e tesori nascosti in forzieri sperduti; da non dimenticare neppure la possibilità di richiedere qualche aiuto nei casi più difficoltosi.

Le bimbe gioiranno!Si dice che il Nintendo DS sia riuscito ad allargare il mercato della console portatile in maniera esponenziale, portando moltissimi non giocatori a comprarla e tra essi tante dolcissime ragazze come me… hanno ragione!! Ed è proprio a noi donzelle che è dedicato questo gioco, che da subito sconsigliamo a tutti i ragazzi e bambini. Ma come si struttura il gameplay che hanno ideato i ragazzi della Buena Vista? Semplice, in mini giochi che sfruttano a dovere le capacità della console. Per fare un esempio, spesso durante le fasi esplorative c’imbatteremo in alcuni forzieri contenenti oggetti preziosi: ora per aprirli non basterà toccarli ma dovremo superare un gioco musicale nel quale bisognerà ripetere le note che fischietterà Ariel attraverso il microfono, stando attente al suono se dolce, aperto, chiuso ecc. ecc. Non sarà facilissimo inizialmente, ma una volta trovata l’intonazione giusta sarà tutto molto semplice. Una caratteristica importante è che Ariel non può morire, ma solo perdere: ad esempio anche in una situazione molto rischiosa come quella in cui fronteggeremo uno squalo, non accadrà nulla di irreparabile; il nostro scopo sarà passare il livello nascondendoci dietro dei barili senza farci vedere dal pescecane, ma anche se ciò accadesse dovremo semplicemente ripetere il tutto finchè non riusciremo nel nostro intento. Altro giochino interessante è quello relativo alle conchiglie: dovremo aprirle toccandole e soffiare finchè non creeremo una bolla di aria che faccia esplodere quelle subito in alto ad esse. Senza dimenticare il pesce palla da gonfiare, pezzi di puzzle game da collocare per creare il mosaico giusto che ci permetta di continuare la nostra missione, polipi da aiutare a scodarsi gli uni dagli altri, o giochi musicali in cui la precisione della pressione del pad o dell’uso del microfono saranno fondamentali.

Il mare è blu!!Graficamente il titolo si presenta con dei fondali bidimensionali con elementi in 3d e con i personaggi composti da modelli poligonali; un mix ben riuscito che porta una grafica curata e particolareggiata per gli sfondi, anche se troppo scura a volte ma bisogna tener conto che siamo sempre infondo al mare. E’ un peccato invece che le animazioni di Ariel siano talmente poche e che in generale la bellissima sirena si muova come un tronco di legno, quasi inguardabile. Molto belle le sequenze animate e gli artworks adoperati per le sezioni di spiegazione e narrazione della storia. Le musiche sono bellissime, tratte dal film (non potevano essere altrimenti), proprio come gli effetti sonori ed i versi dei vari personaggi. Il sonoro però ha un fattore molto importante quando si parla di questo gioco, visto che ascoltare molto bene e distinguere le varie note musicali sarà fondamentale per riprodurre le musiche dei minigiochi in maniera approfondita.

– Musiche stupende

– Forte utilizzo del microfono e del pennino

– Solo per giovani ragazze

– Troppo facile

7.0

A differenza di quello che pensavo quando mi sono apprestata a giocare questo titolo per la felicità del mio fratellone (se non lo recensivo io non lo avrebbe fatto nessun altro sicuramente (e awesker dove lo metti?Lui adorava questo gioco!ndrspecial1)) non mi sono trovate tra le mani il solito tie-in realizzato con fretta e furia per sfruttare il nome e l’effetto marketing che scaturisce da un nuovo film. Sarà che la Sirenetta è uscito molti anni fa al cinema e da un po’ anche in dvd e che quindi non c’era bisogno di fare un gioco frettolosamente, ma alla Buena Vista si sono rimboccati le maniche realizzando un titolo originale e che farà felici tutte le fans. Innanzitutto il gioco si basa moltissimo sull’uso del microfono e del pennino, basti pensare che per scoprire oggetti sottratti bisognerò soffiare la sabbia, scavare e strofinare, facendo da subito intuire le grandi caratteristiche del Nintendo DS e quindi va premiato per questo; in secondo luogo presenta una modalità multigiocatore tramite wireless divertente, più di un karaoke e che garantisce sfide con amiche all’ultima “nota”. Gli unici difetti sono da riscontrare nell’estrema facilità del gioco (che finirete in un paio di pomeriggi visto che le 18 missioni non sono irresistibili né lunghe) e nella sua collocazione, visto che è indirizzato prevalentemente ad un pubblico femminile molto giovane.

Articolo a cura di Prulla

Voto Recensione di La Sirenetta: Ariel e Le Avventure Sottomarine - Recensione


7

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