Recensione

La Pucelle Tactics

Avatar

a cura di Fabfab

Forse non tutti ci hanno pensato, ma alla Nippon Ichi và riconosciuto un grande merito, che và al di là dell’aver creato tutta una serie di ottimi titoli: è solo grazie al successo del suo Disgaea che i giochi di ruolo strategici sono arrivati in Europa per la prima volta in modo continuativo!A quasi un anno dallo sbarco europeo del capolavoro “Disgaea: Hour of Darkness” e a pochi mesi dal discreto “Phantom Brave”, si completa così il trittico di tactical-rpg della Nippon Ichi con questo “La Pucelle Tactics”, ultimo in ordine di tempo ad arrivare da noi ma in realtà primo dei tre ad essere stato programmato ed uscito sul mercato giapponese…

I cacciatori di demoniLa Pucelle anticipa quelle tematiche comico-demenziali che raggiungeranno l’apice dell’assurdo nel successivo Disgaea, presentandosi come un titolo dall’atmosfera molto goliardica e scanzonata, con frequenti ricorsi a situazioni paradossali e a personaggi improbabili: anche la storia si adegua, rivelandosi quasi una parodia dei drammatici avvenimenti che generalmente accompagnano questo tipo di produzioni (si pensi alle tragedie che sconvolgono i protagonisti di “Final Fantasy Tactics”).La trama è semplice: nel mondo di Paprica l’equilibrio tra bene e male è stato spezzato e per affrontare i mostri che ormai dilagano ovunque, la chiesa conosciuta come della Maiden of Light organizza una squadra di cacciatori di demoni che si chiama, appunto, La Pucelle. I suoi membri iniziali sono la seria Alouette, l’impacciato Culotte (che funge da narratore delle vicende) e sua sorella, la scatenata Prier, la vera protagonista del gioco: naturalmente altri personaggi si uniranno loro con procedere della storia.Le battaglie si presentano con un retrogusto molto old-style: il campo di battaglia, inquadrato con la solita visuale isometrica in 2D dall’alto parzialmente ruotabile, è diviso in tanti quadrati sui quali si muovono protagonisti ed avversari. Ritroviamo opzioni consuete come punti movimento, punti esperienza e punti magia: i personaggi si spostano sul tabellone di tante caselle quanto è il loro raggio d’azione, hanno a disposizione attacchi fisici e magici e in genere lo scopo da conseguire è lo sterminio totale degli avversari. E’ possibile schierare fino ad 8 personaggi contemporaneamente su scenari di varia morfologia: naturalmente valgono tutte le regole tipiche degli strategici, per cui gli attacchi risultano più efficaci se portati alle spalle o ai fianchi, oppure da posizioni sopraelevate. In più il sistema di battaglia prevede la figura degli attacchi di sostegno: posizionate uno o più personaggi nella casella accanto a quello che sta per effettuare un assalto e questi lo affiancheranno in battaglia senza consumare punti azione!

Dungeon e cittàIl gioco si divide sostanzialmente in due momenti: quelli passati nelle città, in cui si può parlare con gli abitanti (spesso custodi di notizie importanti) e frequentare i negozi per acquistare equipaggiamenti, e quelli dedicati all’esplorazione dei dungeon infestati da mostri, in cui si combatte fino al boss finale. La particolarità di questo La Pucelle è che i dungeon sono formati da tutta una serie di stanze concatenate tra loro ma non in maniera consequenziale, per cui occorre sempre trovare la strada giusta per arrivare in fondo: appena entrati in una stanza comincia la battaglia, ma per proseguire non è necessario abbattere tutti gli avversari, ma è sufficiente procedere verso la porta successiva per passare oltre.I combattimenti avvengono rigorosamente a turni, prima agisce un gruppo, poi l’altro. Stranamente ogni volta che si esegue un’azione offensiva questa viene visualizzata in una schermata a parte, con l’unico risultato di diluire di molto l’azione, anche perchè non c’è modo di evitarlo. Il gioco è ulteriormente rallentato dal gran numero di cut-scenes che illustrano il progredire della storia e che vanno riviste ogni volta che, persa una battaglia, si è costretti a ricominciare.Una particolarità, anch’essa ripresa nel successivo Disgaea, è la presenza sui terreni di battaglia di portali oscuri, dai quali escono periodicamente i nemici; oltre a questo ogni portale è pericoloso perchè emette energia negativa e capitare sulle caselle contaminate indebolisce i nostri personaggi. Tuttavia i portali rappresentano anche un importante elemento strategico a favore del giocatore: innanzitutto il loro flusso malefico può essere deviato ed indirizzato verso gli avversari. A questo punto basta purificare il portale per chiuderlo e far contemporaneamente esplodere l’energia emessa, pratica che può danneggiare gli avversari su cui abbiamo indirizzato il flusso.In La Pucelle è inoltre possibile arruolare gli avversari nelle proprie fila sempre grazie al comando Purify con cui si chiudono i portali: ogni volta che si purifica un nemico, aumentano le chances che, una volta abbattuto, questi passi dalla nostra parte. Il discorso vale per tutti gli avversari esclusi i boss: naturalmente tanto è più forte un nemico, maggiore sarà il numero delle volte che occorrerà purificarlo per incrementare le nostre probabilità di riuscita, senza dimenticare che mentre noi lo purifichiamo, questi ci riempie di mazzate, quindi l’operazione necessita di un’attenta pianificazione!Detto delle particolarità del titolo, per il resto il titolo Nippon Ichi è molto simile ai gdr strategici della vecchia scuola: il requisito principale del giocatore è la pazienza, visto che occorre combattere, combattere ed ancora combattere per potenziarsi e superare le varie sfide. L’I.A. dei nemici non è nulla di particolarmente elaborato, vi vedono e vi attaccano: quando si hanno problemi a superare un determinato combattimento, probabilmente è solo una questione di livello. Invece che intestardirsi a ripetere più volte la battaglia, conviene potenziarsi fino a quando non si diventa più forti dell’avversario!

La PulzellaTecnicamente il titolo non si discosta dalle altre produzioni Nippon Ichi; la grafica è molto cartoonosa e colorata, realizzata in stile anime e super-deformed, ma interamente in 2D. La cosa migliore è probabilmente la caratterizzazione dei protagonisti, simpatici e a cui è davvero facile affezionarsi: gli avversari sono invece rappresentati dalla solita marmaglia di mostri ed animali tutt’altro che terrificanti nell’aspetto. Le mappe sono in 3D, ma per quanto gradevoli alla vista non si possono certo definire dettagliate: curiose invece le coloratissime città, interamente in 2D e con i personaggi che si possono muovere unicamente secondo l’asse orizzontale. Funzionali ma estremamente scarni i menù di gioco.L’audio è estremamente piacevole, le varie tracce ci accompagnano durante le battaglie senza mai stancare; discreto anche il doppiaggio americano.La longevità, infine, è più che buona: il titolo vi impegnerà molte battaglie prima di essere completato e la presenza di finali multipli per ogni capitolo aumenta la rigiocabilità: peccato che il grado di sfida non sia comunque molto elevato, basta avere la pazienza di potenziarsi a dovere e ogni sfida può venire rapidamente superata.

– La simpatia dei personaggi

– Buon sistema di battaglia

– Disgaea è superiore

– Tecnicamente scarno

7.5

Nippon Ichi si conferma regina dei gdr strategici su PS2 anche con questo terzo titolo che in realtà si colloca temporalmente prima dell’acclamato Disgaea e di Phantom Brave: e se alcune meccaniche di gioco appaiono ancora migliorabili (e lo saranno nei titoli successivi), il prodotto appare comunque già estremamente piacevole ed imperdibile per gli appassionati del genere, pur con tutti i limiti di un prodotto di quattro anni fa, profondamente ancorato al passato ed alle origini del genere tattico…

Voto Recensione di La Pucelle Tactics - Recensione


7.5

Leggi altri articoli