E’ innegabile che sia estremamente più difficile parlare seriamente di un argomento faceto piuttosto che sdrammatizzarne uno austero, ma è anche vero che strappare risate e sorrisi come un tie-in targato LEGO è tutto fuorchè banale. Eppure ogni volta quei furbastri dei TT fusion riescono nell’intento, sfornando con una naturalezza sconvolgente titoli semplici, efficacemente divertenti, e al contempo follemente esilaranti. A dare il là allo sviluppo stavolta abbiamo la licenza Star Wars che, riprendendo le nuovi basi gettate dal settimo capitolo della saga, porta nel fantastellare mondo dei jedi una miriade di mattoncini virtuali per riscrivere una storia che pensavamo di conoscere ormai a menadito. Che la narrativa vada dall’incipit su Jakku fino al finale che non vi svelerò per evitare ogni tipo di spoiler è ovvio, il come però è tutto tranne scontato con retroscena inediti che intratterranno tutti gli appassionati della saga dai più grandi ai più piccoli. Quindi, a meno che non abbiate vissuto da sempre su Geonosis o sui pianetucoli dell’Orlo Esterno, mettete in sottofondo il singolo di punta della Cantina Band e preparatevi per un viaggio in una galassia molto molto lontana.
Da Endor con furoreIn realtà l’inizio del gioco non corrisponde a quello che abbiamo avuto modo di apprezzare nel corrispettivo film, bensì ha luogo parecchi anni prima in occasione della battaglia che portò la Ribellione a sconfiggere l’Impero. Quella che ancora oggi i database galattici ricordano come la battaglia di Endor, combattuta sulla luna dall’equipaggio del comandante Solo e i piccoli ewok, nello spazio da Lando Carlissian generale dei caccia e Gial Ackbar ammiraglio delle fregate (ricordato per la celebre frase “è una ciappola”), e sullo star destroyer da Luke e suo padre. In parole povere una trovata geniale per ricordare i vecchi fasti di quello che fu Il Ritorno dello Jedi e farci apprezzare il tutorial, proponendoci nostalgicamente la varietà di gameplay alla base del titolo. Abbiamo le meccaniche solite della serie basate su semplici puzzle ambientali e non, risolvibili per mezzo delle abilità di ciascun personaggio del party, quelle dello sparatutto su binari, quelle del dogfighting libero a bordo di navicelle alternate a quelle dello shooter a scorrimento: tante sezioni tutte diverse tra loro e soprattutto tutte egualmente convincenti. Sia ben chiaro, niente che faccia gridare al miracolo, dato che sono semplificate e rese a loro modo essenziali, ma di sicuro abbastanza incalzanti da non annoiare il giocatore; evitando forse il rischio più grande della serie ovvero la ripetitività, che caratterizza da tempo i titoli targati LEGO. Un altro elemento caratterizzante delle produzioni LEGO e ancora presente in questo capitolo è la possibilità di giocare tutte le missioni in cooperativa, parallelizzando tante azioni che altrimenti sarebbe necessario svolgere in sequenza cambiando personaggio.
Frullato di gameplayTra le novità legate alle sezioni di puzzleforming, neologismo per non dover ripetere continuamente le parole puzzle e platforming, troviamo di sicuro le multicostruzioni, tramite le quali sarà possibile scegliere diverse soluzioni per riassemblare i pezzi disponibili, alcune utili alla prosecuzione nella mappa e altre invece all’ottenimento di collezionabili. Talvolta saremo anche costretti a montare e smontare più volte un mucchietto di mattoncini per eseguire una serie di passaggi utili a fornirci un accesso a una nuova sezione di gioco o a sbloccarci un appiglio per raggiungere una piattaforma prima troppo lontana. Le brevi sezioni di combattimento a terra, saranno gestite nella solita maniera: spamming del tasto quadrato intervallato a tratti dal cerchio per inanellare mosse speciali in grado di abbattere con un sol colpo gli sventurati nemici. Nel caso dei Jedi non mancherà la forza, relegata al tasto di interazione e a quello speciale degli attacchi, perché come anche in Warner Bros sanno, in un gioco di Star Wars è assolutamente “insopportabile la mancanza di fede nei confronti della forza”. (Chi ha orecchie per intendere intenda…) Ad accendere la tensione, e non solo quella, troveremo i barilotti di LEGO esplosivi che renderanno ancora più divertente seminare il panico tra le fila nemiche.
Gotta catch’em allOgni pianeta sarà un hub per le missioni che si svolgeranno su di esso così da permetterci in ogni momento di riaffrontare quelle vecchie o proseguire nella storia. Una volta completato un capitolo della campagna potremo rigiocarlo in partita libera decidendo quali personaggi portare tra la miriade di quelli sbloccati: così potremo completare al 100% ogni zona ottenendone tutti i collezionabili. I personaggi infatti avranno abilità uniche in grado di sbloccare determinati puzzle, i droidi potranno hackerare dei terminali così come i soldati del primo ordine potranno superare dei controlli di sicurezza nelle fregate dei nemici e così via. Purtroppo la difficoltà del puzzleforming è davvero troppo bassa e la morte inficia solo sul punteggio ottenuto, rendendo praticamente nulla la sfida del gioco. La difficoltà è stata infatti tarata decisamente verso il sottosuolo per far avvicinare i giocatori di ogni età al mondo LEGO e all’universo di Star Wars, bisogna considerare però che completare ogni singolo aspetto del gioco è stato pensato per una pazienza difficilmente riscontrabile in un bambino, più vicina a quella degli immancabili adulti maniaci del completismo. In questo modo per i più grandicelli, sbloccare tutti i personaggi e tutte le navicelle spaziali diventerà il vero obiettivo della partita e il completare la storia sarà solo una piacevole e spensierata formalità.
Bellini questi LEGOGraficamente il titolo LEGO è pulito, colorato e definito: ovviamente si gioca facile in Warner sotto questo aspetto, ma chiedere di più sarebbe completamente inutile considerato l’obiettivo finale. Il fatto di dover riprodurre le costruzioni dei mattoncini colorati, raramente coperti da trame complesse, semplifica gli shader e alleggerisce il motore di gioco. Non è quindi una sorpresa vedere una risoluzione Full HD abbinata a una fluidità generale e una qualità grafica in fin dei conti estremamente gradevole.Il comparto sonoro convince, addirittura esalta e dimostra come la licenza di Star Wars non sia forte solamente per l’ambientazione, ma perché si porta dietro anche un altro pilastro solidissimo quali le intramontabili musiche di John Williams. Immensa l’opera orchestrale di questo autore che involontariamente ci obbliga a canticchiare il motivetto del main theme per ore, dopo averlo sentito anche solo per trenta secondi durante i titoli di ingresso di un nuovo capitolo di LEGO Star Wars: Il Risveglio della Forza. Il resto è esattamente come nel film, imprime le medesime sensazioni e coinvolge nella stessa identica maniera: semplicemente perfetto. Il doppiaggio per quanto buono, è interamente godibile solo quando affidato agli attori ufficiali, mentre negli altri casi stride a causa dell’abitudine che ci porterebbe ad aspettarci un altro tipo di voce. Il fatto di averle scelte comunque simile, purtroppo non aiuta anzi crea l’effetto opposto e ci ricorda continuamente questa insperata mancanza.Sul fronte bug, il titolo non mostra grossi problemi e su ps4 si è dimostrato solido, a parte un problema isolato che ci ha costretto a ripetere mezzo capitolo, ma niente di più.
– Meccaniche variegatissime
– Può piacere a tutti, fan e non, grandi e piccini
– Spesso esilarante
– Sonoro eccellente
– E’ Star Wars
– Davvero troppo facile
– Buona parte delle meccaniche è ripresa dai capitoli precedenti
Un LEGO Star Wars che ripropone la formula nota infarcendola di contenuti inediti e nuove meccaniche del gameplay. La rinnovata varietà del titolo accompagna l’ironia incalzante della narrazione, che strappa più di una volta sonore risate e non fa prendere fiato al giocatore che non potrà facilmente smettere di giocare. La rigiocabilità e gli infiniti collezionabili, sono, lato gameplay, la spinta a ripetere i vari capitoli in gioco libero. LEGO Star Wars: Il risveglio della forza si dimostra un ottimo capitolo della serie, che riesce a rinnovarsi nella sua serialità e riesce nell’intento di divertire senza remore ogni tipo di giocatore.