Recensione

Kung Fu Panda

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a cura di ViKtor

Noi appassionati di videogiochi, quando andiamo al cinema, abbiamo un occhio particolare. Non ci sfugge nulla ed anche se siamo in ultima fila amoreggiando con il/la nostro/a partner riconosciamo che quella scena è costruita con qualche software particolare o quell’altra ha una sceneggiatura fittizia.Ma il momento in cui probabilmente più esaltiamo la nostra saccenza in materia di computer grafica è quando la suddetta persona ci trascina a vedere un film di animazione in 3D. Dapprima accetteremo controvoglia, poi cambiaremo regolarmente idea di fronte all’evidenza… è maledettamente divertente.Capiterà ovviamente così anche con “Kung Fu Panda” (in uscita a fine agosto), altro lavoro magistrale della Dreamworks, studio grafico capace già di produzioni quali “Madagascar” e la serie “Shrek”.Nel frattempo, prepariamoci all’inevitabile gita al cinema con il gioco ufficiale del film su Nintendo DS.

L’essenza della mente, l’essenza del corpo e… l’essenza dello stylusChe tipo di gioco è Kung Fu Panda? E’, fondamentalmente, un platform condito da momenti di pura azione. Po, il panda protagonista principale, ha un grande sogno: fregiarsi, un giorno, del titolo di Kung Fu Master. Dapprima snobbato, ha la grande occasione per realizzarlo quando Tai, il cattivone di turno, sferra un attacco alla sua città natale.Così inizia l’avventura, con Shifu, un grande maestro, a guidarci durante i primissimi passi necessari ad assimilare il particolare sistema di controllo (che prevede l’utilizzo contemporanteo della croce direzionale e del pennino). Po si muove solo in orizzontale senza soluzioni di profondità; può correre avanti e indietro tra una locazione e l’altra e saltare: per questi spostamenti si utilizza il pad in modo molto immediato, grazie anche ai frequenti aiuti a video.La matitina Nintendo è invece la nostra arma: sfregando sul touch screen si eseguono svariati tipi di mosse, dall’attacco semplice alla presa, dal colpo in volo al lancio di oggetti. Procedendo con l’avventura si raccoglieranno diverse pergamene che aumentano la conoscenza di Po sulle arti marziali ognuna delle quali aggiungerà un’abilità al bagaglio del simpatico guerriero peloso. Pur non rappresentando mai un ostacolo insormontabile, i nemici inizieranno ad attaccarci fin da subito obbligandoci ad imparare molto presto i movimenti principali con lo stylus.La componente platform è composta da qualche semplice enigma utile ad aprire una porta o liberarsi dall’ostacolo di turno e da frequenti salti in verticale. Molto interessante è la capacità, che apprenderete durante le prime fasi di gioco, di chiudersi in una vera e propria palla di pelo e rotolare in spazi angusti, altrimenti inaccessibili, in modo molto simile a ciò che accade in un Metroid qualunque.Per chi ha giocato a Spider-Man 3 tutto ciò non suonerà nuovo: Kung Fu Panda è, infatti, la logica evoluzione dell’idea di base che i Vicarious Vision avevano introdotto già nella loro buona trasposizione su DS del film dell’eroe Marvel. Il gameplay si basa sugli stessi principi, sono stati corretti alcuni difetti di gioventù e introdotte idee sperimentali. Il sistema funziona sempre meglio e la scommessa è quindi definitivamente vinta; siamo curiosi ora di vedere gli ulteriori sviluppi nei titoli futuri.Tutto bene fin qui, ma a frenare gli entusiasmi (ed inevitabilmente ad abbassare il voto finale) ci pensa il fattore longevità: per completare l’avventura principale bastano pochissime ore e la rigiocabilità, nonostante qualche sottomissione, non è assicurata. Un vero peccato.

Computer grafica al cinema, 3D curato su DSEd eccoci al consueto angolo della tecnica. Il lavoro dei Vicarious Vision è più che discreto, altro segnale che dimostra come il gioco non sia stato sviluppato nelle poche settimane antecedenti l’uscita del film nelle sale (già capitato per diversi altri spin-off).Gli spunti migliori, in questo senso, arrivano dalla grafica; non solo per il 3D di personaggi e ambientazioni (in realtà Po si sposta esclusivamente in orizzontale, quindi di fatto è un 2,5D), ma anche per le frequenti scene di intermezzo che appaiono ben disegnate in due dimensioni e pennellate con classe. Alcune volte, per intenderci, ricordano vagamente lo stile vincente di Hotel Dusk.I protagonisti si muovono con animazioni quasi sempre convincenti e godono di un livello di dettaglio più che sufficiente. Gli scenari, nonostante una certa ripetitività, sono anch’essi abbastanza curati e offrono una visione d’insieme positiva.Lo schermo in alto mostrerà una mappa che terrà traccia del nostro cammino: niente di trascendentale, ma si dimostrerà utile per rintracciare al volo quali stanze abbiamo già visitato e quali ci siamo lasciati dietro magari in seguito a qualche bivio.Per quanto riguarda il sonoro, sono encomiabili le voci dei protagonisti, tutte ottimamente riprodotte. Non eccezionali, di contro, gli effetti e le musichette di accompagnamento. Ma non ve ne accorgerete neppure.

– Ottimo mix tra croce direzionale e pennino

– Po è carismatico come nel film

– Tecnicamente solido

– Breve

– Un po’ troppo facile

7.0

Kung Fu Panda è una piacevole sorpresa: è qualcosa di più di un semplice spin-off commerciale del film: è un divertente mix tra platform e action, in cui un sistema di controllo intelligente e ben implementato ne fa un gioco interessante.

Non sarà lunghissimo e neanche estremamente difficile, ma le atmosfere della pellicola sanno ritagliarsi il loro spazio e qualche trovata grafica interessante riesce ad immergere il giocatore nell’atmosfera del titolo fino alla fine.

Insomma, se Po, il Maestro Scimmia e Tigre vi conquisteranno sul grande schermo, potrebbero riuscirci anche su quello doppio di Nintendo DS.

Voto Recensione di Kung Fu Panda - Recensione


7

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