Recensione

Kung Fu Chaos

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a cura di Matty

Il kung-fu è un’arte marziale che da sempre suscita attorno a sé curiosità ed un forte senso mistico, quasi leggendario. La nascita di questa disciplina viene fatta risalire alla dinastia Chou (in un non ben definito periodo compreso tra il 1100 e il 250 a.C.), nel mondo orientale. E’ soprattutto in Cina che il kung-fu ebbe modo di affermarsi e di evolversi, rispondendo alle esigenze spirituali e psichiche della gente del Levante. Ora, com’è noto, questo stile di combattimento è diffuso nel mondo intero, e mantiene intatte tutte le sue attrattive.Non è un caso che degli yankee come i ragazzi di Microsoft abbiano voluto dedicargli un’opera videoludica tutta particolare…

Saranno famosiKung Fu Chaos è un titolo di lotta in stile cartoonesco, alla cui base si trova una trama molto gradevole. L’ambientazione si riferisce agli anni settanta-ottanta, epoca in cui era frequente vedere film nei quali la scena veniva dominata da cazzotti, pugni e calci nelle parti basse (chi ha scomodato il nome dell’insuperabile Bruce Lee?). E’ così che Shao Ting, regista in cerca di talenti, decide di produrre un capolavoro cinematografico; per farlo ha però bisogno di un attore in gamba, capace di farsi valere anche nella più dura delle circostanze… i protagonisti di questo “fight-movie” potreste essere proprio voi!Selezionando uno degli otto personaggi disponibili (ognuno dei quali dotato di precise e ben determinate caratteristiche, che ne influenzeranno l’azione), dovrete superare un’incredibile numero di mini-livelli e sottogiochi, i quali potranno mettere a dura prova i vostri riflessi e la vostra intelligenza.Ciò che impressiona subito è la forte componente demenziale che contraddistingue il titolo Microsoft, la quale susciterà in più di qualche frangente l’ilarità generale; è sufficiente guardare per un attimo le facce dei lottatori cinesi (delle vere e proprie caricature tridimensionali), che già si fatica a mantenere un atteggiamento serio. E questo è sicuramente un bene, un videogame deve innanzitutto saper divertire!Tornando alla storia, si può effettivamente affermare senza problemi che dovrete affrontare un provino, volta dopo volta, stage dopo stage, e poi, con un po’ di fortuna, potreste avere la possibilità di diventare il Bruce Lee della situazione.

3, 2, 1… Ciak, azione!Credo sia doveroso cominciare citando il video introduttivo, che mi sento di definire un piccolo capolavoro, una “sorpresa nella sorpresa” (se mi passate questa denominazione). Si parlava di un film, nevvero? Ebbene, nell’FMV iniziale un effetto “pellicola rovinata”, simile ai difetti visivi tipici della proiezione al cinema, accompagna la presentazione dei lottatori (con tanto di nome e cognome), intenti a sfoggiare le loro abilità, nella speranza di diventare delle future star (ma chi si fida di un regista come Shao Ting?). Il medesimo stile grafico è adottato dai menù di intermezzo, semplici, immediati e abbastanza piacevoli, sia da vedere che da utilizzare.Le modalità di gioco disponibili sono abbastanza numerose, ma fin troppo analoghe l’una all’altra: Ninja Challenge, Championship, Freestyle, Battle Game e Mini-Series non riescono ad assicurare una varietà sufficiente, per via del fatto che propongono più o meno sempre il raggiungimento degli stessi obiettivi.La modalità principale in giocatore singolo (Ninja Challenge) vi vedrà parecchio impegnati al fine di affrontare l’esame (chiamiamolo così, dai), presieduto dal “prof.” Ting, superato il quale sarete degli Attori con la A maiuscola. Al termine di ogni scenario, riceverete una valutazione compresa tra una e cinque stelle, a seconda del tipo di mosse impiegate, del tempo utilizzato, del numero di morti e di uccisioni, e via discorrendo. Spesso, tra un livello e l’altro, il buon Shao Ting vi insegnerà delle combo sempre più micidiali, che vi serviranno in seguito per avere la meglio con i nemici più ardui, nonché per ottenere il maggior numero possibile di punti finali.Mettere in pratica le istruzioni ricevute non risulterà mai eccessivamente complesso o frustrante, anche per via della semplicità e dell’immediatezza del sistema di controllo. Le combo sono, poi, facili da eseguire in quanto di breve durata. Per contro, c’è da dire che il numero di mosse disponibili è davvero troppo esiguo e che ogni tipo di ninja nemico ha i suoi punti deboli, i quali si sfruttano sempre con le medesime azioni. Di conseguenza, non si può certo affermare che ci si trovi dinnanzi ad un’Intelligenza Artificiale di elevatissima caratura. Una nota negativa va anche data alla telecamera, che in più di qualche occasione rende tutto confusionario, non inquadrando a dovere i lottatori e affidando al caso l’esito delle battaglie.Si sa però che l’asso nella manica dei Party Game è sovente insito nel multiplayer.E difatti Kung Fu Chaos non fa eccezione, riprendendo per certi versi la filosofia di titoli come PowerStone 2 e Super Smash Bros Melee, che ben hanno saputo sfruttare la presenza delle quattro porte joypad rispettivamente di DreamCast e di GameCube. Il videogame Microsoft propone a sua volta una modalità multigiocatore fino a quattro utenti in contemporanea e ne fa la propria arma in più, che ne migliora notevolmente l’intero comparto giocabilità. Le sfide con gli amici sono divertenti ed esilaranti, nonostante la gran parte delle volte si risolvano con una vittoria di chi già conosce i livelli (che sono gli stessi del Ninja Challenge).

TecnicaGraficamente, i ragazzi di Just Add Monsters hanno svolto un buon lavoro, creando delle arene vivaci e colorate, e altresì dei personaggi abbastanza bene dettagliati. La fluidità resta perennemente ancorata ai 60 frame per secondo, e ciò assicura una velocità di gioco degna di tale nome in qualsiasi situazione, anche quando si vedono decine di modelli tridimensionali su schermo. Eccessiva però la presenza di Aliasing, specie in alcune circostanze, che abbassa in maniera notevole la pulizia grafica globale. Altra stonatura è rappresentata dalla scarsa interazione con i fondali: al di là del fatto che dovrete seguire un percorso prestabilito, sono comunque davvero pochi gli oggetti che risponderanno in modo “attivo” al vostro comportamento, e questo inconveniente mina parecchio sia la giocabilità, sia il reparto grafico del gioco, che avrebbero potuto (e dovuto) essere probabilmente più curati.Promosse invece a pieni voti tutte le musiche, con una colonna sonora tratta direttamente dal film “I tre dell’operazione drago” e formata da brani quali ad esempio “Kung Fu Fighting”, che risulta complessivamente sempre adatta al contesto.

Longevità: 8 il numero perfetto?Otto personaggi, otto scenari, (quasi) otto il voto finale da me attribuito al titolo Microsoft. Otto è dunque il numero perfetto? Direi di no, perché quello della longevità è di fatto il settore che più mi ha deluso (anche se di disappunto completo non si può parlare, anzi): ripetitivo, lineare, poco vario come molte altre opere videoludiche, Kung Fu Chaos ha nel mancato supporto per Xbox Live la sua maggiore spina nel fianco. Permettere di scaricare livelli e giocare online sarebbe stato doveroso e avrebbe donato quel qualcosa in più al gioco, facendolo divenire una vera pietra miliare del genere. Peccato.

– Molto divertente

– Ottima modalità multiplayer

– Sonoro azzeccato

– Idea abbastanza originale

– Ripetitivo e lineare

– Telecamera a tratti inadeguata

7.5

Kung Fu Chaos, ultimo lavoro di Microsoft per Xbox, è certamente un ben riuscito mix tra humor e divertimento ed è una buona trasposizione su console di una parodia sui film dedicati al combattimento; il prodotto della casa di Redmond si afferma di fatto come il miglior Party Game attualmente disponibile su Xbox (forse più per demeriti della concorrenza che per meriti propri), non raggiungendo però i livelli di Super Smash Bros Melee su GameCube o dell’ancora validissimo PowerStone 2 su Dreamcast.

Quello che non permette al titolo di essere un capolavoro sono essenzialmente una realizzazione tecnica ed una giocabilità minate da alcuni problemi evitabilissimi, ma che incidono negativamente sulla valutazione finale. E poi, tanto per cambiare, la ripetitività e la linearità, due tipi di defezioni che è purtroppo ormai quasi normale incontrare nei videogiochi. Resta inoltre il dispiacere per il mancato supporto di Xbox Live, sia per quanto concerne il download di nuovi livelli che per il gioco online.

Voto Recensione di Kung Fu Chaos - Recensione


7.5

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