Knights of the Temple - Infernal Crusade
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a cura di Fabfab
I cavalieri Templari rimangono ancora oggi una delle figure più misteriose ed affascinanti della Storia: in ambito videoludico hanno ispirato più di un titolo, tra cui alcune magnifiche avventure per Pc. In realtà, per i programmatori di Starbreeze Studios, gli stessi di “Enclave”, la figura dei Templari rappresenta poco più di un pretesto per presentarci il solito hack’n slash senza arte nè parte…
Il cavaliere, la damigella ed il vescovoAdelle è una misteriosa fanciulla dotata di incredibili poteri: chi aveva la fortuna di venire in contatto con lei percepiva queste capacità e spesso ne veniva beneficiato egli stesso. Stranamente, invece che essere messa allegramente al rogo, come a quel tempo era prassi per quelle come lei, la nostra pettoruta (ne dubitavate?) ragazza ha cominciato a sentirsi un’eletta di Dio e a convincersi di avere una missione nella vita, aiutare gli altri.Pure il Vescovo è un uomo buono e misericordioso, benvoluto ed amato da tutti da quando ha fondato il monastero di Belmont, nel quale studia le Sacre Scritture con i suoi confratelli ma anche riceve ed ospita mendicanti e viandanti. Ultimamente, però, strane voci circolano sul suo conto: si dice che sia morto e poi ritornato in vita completamente diverso da come era prima e che anche i monaci stiano cominciando a cambiare: inoltre dimostra un preoccupante interesse per la bella Adelle, giungendo al punto di farla sequestrare.Tutto questo avviene in una terra lontana e dimenticata e, tutto sommato, non potrebbe importarvene di meno non fosse per il fatto che il vostro alter ego Paul è un Templare, diventato tale per emulare le gesta del padre, eroicamente morto in battaglia: le ultime, misteriosi, frasi di un compagno morente ed un misterioso documento lo metteranno sulla strada per il monastero di Belmont dove lo aspettano rivelazioni ed incontri tutt’altro che piacevoli…
Lui, lei e il cattivoLa storia, dunque, non è nulla di particolarmente complesso, come il gioco d’altronde: l’ambientazione ai tempi delle Crociate è, in realtà, ha poco di storico e molto di fantasy puro. Il gioco, come detto, è un classico hack’n slash 3D in terza persona e con telecamere fisse ed al giocatore non è richiesto altro che avanzare e compiere massacri immani di frati, guerrieri, mostri che poco hanno a che vedere con l’immaginario medievale e quant’altro si pari sulla nostra strada: l’uso della testa è richiesto unicamente per enigmi (mi si perdoni il termine, del tutto inappropriato) basilari del tipo “ci sono due porte, una chiusa ed una aperta: entra in quella aperta, raccogli la chiave, torna indietro ed apri quella chiusa”…I combattimenti corpo a corpo sono parecchio impegnativi ma non particolarmente profondi: il nostro amico Paul può portare fino a 4 armi contemporaneamente e dispone di un attacco normale, rapido ma poco doloroso, e di quello pesante, lento ma più performante, e combinando i due tasti è possibile dare vita a diverse combo (cha vanno prima scoperte). Potremo impugnare anche un arco (con visuale che passa in prima persona), essenziale per abbattere i cecchini e risolvere alcuni enigmi, e disporremo di una magica parata in grado di fermare qualunque tipo di colpo, da qualunque direzione arrivi (anche di spalle, dunque).I nemici sono stupidi e prevedibili ed attaccano secondo schemi prestabiliti, memorizzati i quali è facile liberarsene: il gioco, tuttavia, rimane impegnativo a causa dell’alto numero di avversari che dovremo affrontare contemporaneamente e delle inquadrature fisse alla Resident Evil, molto cinematografiche ma spesso del tutto inadeguate, che vi costringeranno più frequentemente del dovuto ad affrontare nemici virtualmente invisibili.In pratica il gameplay è tutto qui: avanzare, massacrare, risolvere semplici enigmi, guadagnare nuovi attacchi, siano essi combo o poteri magici.La formula di gioco è quindi estremamente ripetitiva e noiosa e, per porre rimedio a questo problema, i programmatori hanno pensato bene di ridurre al minimo la longevità globale del prodotto, che si porta a termine fin troppo in fretta: al giocatore è lasciata la scelta di decidere quanto breve sarà l’esperienza di gioco selezionando uno dei quattro livelli di difficoltà previsti, che passano dal ridicolo (i nemici ci colpiscono una volta su dieci e non ci fanno praticamente niente) al frustrante.
L’età oscuraVisivamente l’ambientazione scelta dai programmatori rende parecchio, le locazioni visitate dal nostro Paul sono decisamente medievaleggianti, cupe ed inquietanti: oscuri monasteri, prigioni sotterranee, fortezze di pietra fanno da corollario al nostro agire.Il sangue abbonda e pur non essendo state previste mutilazioni di sorta, i combattimenti risultano comunque parecchio cruenti. Particolare cura è stata dedicata alla realizzazione del nostro Paul, le cui movenze sono estremamente realistiche e credibili, specie durante i combattimenti.In generale, però, il comparto tecnico soffre della “sindrome da multipiattaforma”, vale a dire di un gioco realizzato per più console contemporaneamente che finisce per non soddisfare su nessuna di esse: la versione migliore rimane naturalmente quella su XBox, che gira fluidamente a 50fps (o giù di lì) e gode di un buon livello di definizione di textures e poligoni (anche se i livelli toccati con “Enclave” sono parecchio lontani), mentre su PS2 e GC il tutto è ben più lento e scarno.Il tono lugubre del gioco è accentuato dagli effetti sonori (in particolare le voci di alcuni nemici), mentre la colonna sonora fa il suo dovere senza infamia e senza lode.Della longevità si è già detto, resta quindi da ricordare che la versione XBox del gioco è compatibile col servizio Live che permette di scaricare nuove missioni, registrare i propri punteggi in un’apposita classifica e sfidare avversari umani in poco avvincenti combattimenti uno contro uno…
– Ambientazione medievale affascinante ed inquietante
– Semplice ed immediato da padroneggiare
– Scarsa longevità
– Gameplay scarno e ripetitivo
– Mancata localizzazione in italiano
6.2
Knights of the Temple: Infernal Crusade è un titolo immediato e divertente, ambientato in un’epoca allo stesso tempo affascinante ed inquietante: tuttavia soffre per un gameplay ridotto all’osso ed estremamente ripetitivo e di una realizzazione tecnica scarna e poco convincente.
La versione XBox è in assoluto la migliore, mentre quelle per GC e PS2 suscitano maggiori perplessità: un vero peccato perchè le premesse per un buon gioco c’erano tutte…
Voto Recensione di Knights of the Temple - Infernal Crusade - Recensione
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