Di recente abbiamo recensito Dare to Fly, curioso titolo dedicato a Playstation Move e sviluppato dal team indiano Gameshastra. Quel gioco non è però arrivato da solo sui lidi di Playstation: la giovane software house ha infatti pensato bene di rimanere in tema “aereo” e di lanciarlo insieme a Kite Fight, un altro prodotto pensato per il motion controller di Sony.
Impersonare uno sperduto pennuto non ci è dispiaciuto più di tanto, al punto che il primo lavoro dei Gameshastra è riuscito a raggiungere una risicata sufficienza sulle nostre pagine. Qui però, pur restando tra le nuvole, ci troviamo davanti a un lavoro ben diverso, che vi vedrà impegnati in una serie di battaglie tra aquiloni.
L’uso del Move per mimare il controllo di un aquilone è un’idea più naturale di quanto si possa credere, e ci siamo quindi approcciati a Kite Fight con una certa curiosità. Purtroppo dopo qualche minuto l’aquilone è precipitato dritto sul nostro groppone.
Vado dove tira il vento
Partiamo subito con il gameplay, anche perché nell’opera di Gameshastra non ci sono tornei futuristici in cui si combattono gli alieni per difendere il pianeta armati di aquilone, o strambe trame che giustifichino il tutto. I comandi fondamentali sono molto semplici: si calibra il Move, lo si muove con grazia, e l’aquilone ruota in base alle sue movenze, avanzando a seconda di dove si trova la sua punta in quel momento.
Semplicità assoluta, ma non finisce qui. L’aquilone ha a disposizione anche delle mosse “speciali”, quali una rapida accelerazione attivabile scuotendo la periferica dopo aver premuto il trigger, una rotazione su se stesso e la capacità di attivare dei power up difensivi temporanei. Tutte queste capacità sono indispensabili per avanzare, perché attorno ad esse ruota il fulcro del titolo, ovvero lo scontro con gli altri aquiloni. Come intuibile dal nome del videogame, il campionato (l’equivalente della campagna in Kite Fight) vi vedrà impegnati in una serie di missioni ricche di ostacoli, la maggior parte dei quali saranno rappresentati da altri aquiloni guidati dall’IA, da eliminare il più rapidamente possibile. Per sconfiggere un nemico è necessario tagliare la corda che lo connette al suo “comandante”, un’operazione eseguibile ingarbugliando il proprio filo con quello da spezzare. Una volta avvenuta la connessione, l’assalto potrà venir reso più pericoloso con una netta accelerazione al momento giusto o un attacco continuo dovuto alla rotazione dell’aquilone. Sarà persino possibile speronare i nemici, per ottenere un vantaggio sensibile e infliggere ulteriori danni.
Cieli affollati
Concettualmente, l’idea alla base dell’opera di Gameshastra è abbastanza buona, e l’inserimento di numerosi problemi aggiuntivi quali boomerang, elicotteri radiocomandati e altre amenità, aggiunge varietà ai livelli. Move alla mano, tuttavia, le debolezze del sistema di controllo e le mancanze a livello di game design si fanno pesantemente sentire. Il motion controller è discretamente responsivo sulla scelta della direzione, ma pessimo quando si deve accelerare di colpo (manovra estremamente importante per trionfare), e vi capiterà spesso di sbagliare azione durante un match. Non bastasse, le missioni si fanno rapidamente ripetitive, con qualche momento abbastanza frustrante legato ad ostacoli il cui solo tocco significa gameover. La campagna è breve, si parla di una ventina di livelli, ma non diverte, e la possibilità di sbloccare vari aquiloni dotati di statistiche diversificate non è una spinta sufficiente a continuare.
Tra le modalità extra ci sono solo un survival mode, di certo non più esaltante della campagna nonostante la presenza di leaderboards online, e una modalità versus in locale, che è forse l’unica degna di nota. I controlli ostici rendono inoltre il titolo difficile da apprezzare anche per i più piccini, grosso problema se si considera che il target di pubblico è chiaramente quello dei giovanissimi.
Anche tecnicamente non si spicca il volo, considerando lo stile grafico a dir poco minimal, con arene che non sono altro che schermate fisse variabili, e modelli di aquiloni e altri oggetti sullo schermo scarsamente dettagliati. Gli aquiloni sbloccati dispongono anche di colorazioni diversificate tra cui scegliere, ma a parte questo non c’è molto altro da scoprire.
– L’idea di fondo è interessante
– Costa poco
– Controlli imprecisi
– Campagna breve, ma comunque noiosa
– Poche modalità extra, nessuna degna di nota
Kite Fight è un prodotto che si basa su un’interessante concetto, ma frana al suolo a causa di controlli imprecisi, scarsi contenuti e una certa ripetitività della formula. Il potenziale per un discreto prodotto downloadabile c’era, specie considerando il basso costo, ma purtroppo non è stato sfruttato a dovere. Meglio tornare a giocare con gli aquiloni veri.