Recensione

Kirby Planet Robobot

Avatar

a cura di Gianluca Arena

Senior Editor

Aggiornamento del 22/06/2016 – Gianluca “DottorKillex” Arena In contemporanea con l’arrivo nei negozi di Kirby Planet Robobot, Nintendo Italia ci ha inviato due Amiibo della serie dedicata per testarne le funzionalità all’interno del gioco: Kirby e Metaknight. Al di là del semplice valore come oggetti da collezione (o da arredamento nerd, ecco), i due sbloccano altrettante trasformazioni all’interno dei livelli: l’uno (Kirby) quella in Ufo, una delle meno frequenti e più amate dai fan di vecchia data della serie, e l’altro (Metaknight) quella in spadaccino, invero assai simile a quelle reperibili inglobando i nemici di questa tipologia ma con una velocità accresciuta e una esclusiva colorazione blu, che fa sembrare la pallina rosa il fratello minore del suo acerrimo rivale.Soprattutto quella in Ufo, con tre raggi laser caricabili di diversa intensità e delle sfere elettriche che ruotano attorno al nostro protagonista, garantisce al giocatore non solo un’accresciuta superiorità nei confronti dei già teneri nemici, ma anche la possibilità di librarsi in volo liberamente, esplorando ogni anfratto degli stage e premiando il level design brillante su sui ci siamo già soffermati in sede di recensione.Nonostante l’ultima avventura di Kirby sia compatibile con tutte le statuine Amiibo fin qui disponibili sul mercato, se siete fan della saga e vi piacciono le nuove pose della serie dedicata, non c’è motivo per non fare vostro uno di questi amiibo (Waddle Dee e Re Dedede completano l’offerta), così da arricchire ulteriormente la vostra esperienza di gioco con Kirby Planet Robobot.A cadenza più o meno biennale, Kirby fa capolino sulle console di mamma Nintendo, portando in dote la sua irresistibile tenerezza ed un gameplay che, pur ancorato agli stilemi più classici dei giochi a piattaforme che furono, riesce, di volta in volta, a proporre piccole varianti, sufficienti, insieme alla più che buona qualità generale, a consigliarne l’acquisto.I più giovani, allora (ma non solo loro, crediamo), saranno felici di sapere che tra due settimane, in esclusiva sulla famiglia di console 3DS, sarà disponibile Kirby Planet Robobot, nuova iterazione del brand.Lo abbiamo giocato per voi e questo è il nostro parere.

RobovirusDopo il buon successo di Triple Deluxe, uscito due anni fa in esclusiva per 3DS, i ragazzi di Hal Laboratories hanno rispolverato la loro adorabile mascotte, chiamata stavolta a fermare un’invasione robotica che sta corrompendo le lande verdeggianti del suo pianeta natale: mentre il nostro eroe sonnecchiava pigramente all’ombra di un albero, infatti, un’enorme astronave aliena ha oscurato il cielo, bombardando le vallate con degli artefatti meccanici che si sono infilzati nel terreno.La minaccia sembra tanto pericolosa da smuovere persino Re Dedede e MetaKnight, i cui tentativi di difendere il pianeta Pop, però, falliscono, lasciando nelle mani del batuffolo rosa la responsabilità di scoprire chi c’è dietro questa invasione e, soprattutto di fermarla.Dopo qualche stage, si viene a conoscenza della reale nemesi, nella forma di una sgangherata (ma cattivissima) multinazionale dedita, come sempre, solo al profitto. Insomma, lo avrete capito: come da tradizione per i giochi della serie (e, più in generale, per tutti i giochi a piattaforme a marchio Nintendo), l’intreccio narrativo gode dello spessore di carta velina, e serve unicamente allo scopo di gettare il giocatore nel cuore dell’azione.Poco male, visto che la sostanza non manca: accanto alla portata principale, rappresentata dalla consueta modalità Storia, come per il precedente capitolo vengono offerti al giocatore due gustosi contorni, nella forma di Sfida 3D Kirby e Squadra Kirby in azione. Accessibili dal menu principale, dopo essere state sbloccate (no, non vi diremo come farlo, il piacere lo lasciamo a voi), queste due modalità riescono a prolungare la longevità generale, minacciata dall’eccessiva facilità del gioco, a formare un pacchetto ricco e variegato.Nella prima, un omaggio agli sparatutto che furono, la consueta visuale laterale lascia il posto ad una a volo d’uccello, trasformando il gameplay in una sorta di sparatutto multidirezionale, dove la ricerca ossessiva del punteggio più alto la farà da padrone. La seconda, probabilmente la più interessante per gli amanti del multiplayer, è una sorta di clone di Super Smash Bros., in cui equipaggiarsi con uno tra i tanti poteri a disposizione e collaborare con altri tre giocatori in locale (anche tramite download play) per abbattere dei boss presi dalla modalità Storia e dal passato della serie.Piatto ricco, insomma, anche se la portata più saporita è sicuramente quella principale.

BiodiversitàI cardini del gameplay di Kirby Planet Robobot sono i medesimi del titolo che lo ha preceduto, e, in larga parte, di tutta la serie fin qui, cosa che comunque non gli impedisce di offrire un divertimento spensierato e disimpegnato.Oltre a tre nuovi poteri (tra i quali spicca il Veleno, che consente di imbrattare con pozze mefitiche i dintorni del protagonista, così da causare danni nel tempo ai nemici che vi transitano sopra), l’ultima fatica di Hal Laboratories non si limita a riciclare quanto di buono si era visto in Triple Deluxe, aggiungendo al mix diverse nuove idee in ambito di level design e, soprattutto, i mech.Partiamo da questi ultimi: disponibili in determinate sezioni degli stage, questi esoscheletri in cui Kirby può scivolare consentono di approcciare gli stage in maniera completamente differente, visto che consentono di distruggere la quasi totalità degli ostacoli, che normalmente andrebbero evitati o scavalcati. Quando all’interno di questi robottoni, il giocatore può divertirsi a sbaragliare i nemici a suon di pugni, di lanciafiamme, di colpi rotanti e tanto altro ancora, visto che, in aggiunta al pugno di default, anche questi possono inglobare i poteri nemici e modificarsi di conseguenza.Il fatto di poterli perfino personalizzare, attaccandovi gli adesivi rinvenuti negli angoli più reconditi di ogni quadro, li rende un’aggiunta notevole al gameplay, che ha la sola colpa di facilitare ulteriormente la vita al giocatore, che, complice anche l’aiuto di Waddle Dee che gli lanciano frutta e consumabili vari, diviene praticamente invincibile.Non che il livello di sfida abbia mai rappresentato uno dei marchi distintivi della serie, ma in Planet Robobot, forse, si si è un po’ esagerato in questo senso.Si accennava anche a soluzioni di level design particolarmente brillanti: ad eccezione degli stage acquatici (ce ne libereremo mai?), è quasi impossibile trovare due stage uguali. Ce ne sono alcuni in cui sincronizzare l’attraversamento della strada con i semafori, pena l’investimento da parte di nemici motorizzati, altri in cui guidare un robot radiocomandato in background, così da aprirci la via in primo piano, altri ancora in cui ci si cimenta con una variazione sul tema degli shoot’em up vecchia scola, quasi come se una parte del codice sorgente di R-Type si sia intrufolato nel prodotto.La varietà di situazioni sfocia poi in una manciata di boss fight molto ben pensate, dal livello di sfida risibile ma dai pattern elaborati, che richiederanno, soprattutto ai più giovani, un pizzico di osservazione.

Arcobalena sul pianeta PopKirby Planet Robobot porta alle massime conseguenze tanto lo stile grafico che ha fin qui caratterizzato il franchise quanto l’hardware ospite, messo alla frusta da effetti a schermo continui, tra esplosioni di colore, schizzi di gelato che oscurano la visuale (letteralmente) e boss che non stanno fermi un istante: le vette raggiunte dai giochi visivamente più incantevoli nella libreria di 3DS (come i due Bravely Default, ad esempio) sono ancora lontane, ma con l’eccezione del recente episodio su Wii U, questo è il gioco dedicato a Kirby più bello da vedere di sempre.Considerati l’età dell’hardware ospite e le sue limitazioni, quindi, il risultato ottenuto può dirsi più che soddisfacente, sebbene il character design e la sgargiante tavolozza di colori attirino l’attenzione molto più dei modelli tridimensionali dei nemici.Positiva, sebbene accessoria, la compatibilità del prodotto con un gran numero di amiibo, non solo limitati a quelli raffiguranti i personaggi della serie: ognuno di essi garantirà un potere ulteriore al nostro eroe rosa.La longevità generale, come l’intera esperienza di gioco, risulta assai scalabile: volendo scovare tutti i segreti egli adesivi più rari nascosti nei livelli, si possono superare anche la decina di ore, quando invece, per arrivare semplicemente in fondo alla Storia nel modo più rapido possibile potrebbe bastarne anche la metà.E questo senza tener conto della due modalità extra, che possono garantire ulteriori ore di divertimento.

– Adatto davvero a tutti

– Offerta ludica corposa

– I mech sono spassosissimi…

– Difficile trovare un livello uguale al successivo

– Percorre la stessa strada che la serie segue da decenni

– …ma rendono il gioco ancora più semplice

8.0

Siamo alle solite: Kirby Planet Robobot non reinventa né la ruota né il brand cui appartiene, eppure riesce ad offrire, grazie ad un level design mai banale e all’introduzione dei mech, una quantità di variazioni sul tema sufficiente per raccomandarne l’acquisto non solo agli appassionati del batuffolo rosa, ma anche a quanti cercano un gioco a piattaforme di qualità, dal ritmo rilassato e dalla semplice approcciabilità.

Hal Laboratories prosegue nel solco della tradizione, insomma, senza osare troppo ma confezionando un prodotto curatissimo, adatto a grandi e piccini, bello da vedere: che volete di più?

Voto Recensione di Kirby Planet Robobot - Recensione


8

Leggi altri articoli