Recensione

King Arthur - The Role-playing Wargame

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a cura di Syndar

La leggenda di re Artù è una delle più famose, una storia raccontate in mille versioni. Adesso tocca a Neocore Games raccontare la loro versione del poema e per farlo hanno scelto uno strategico dalle forti connotazioni ruolistiche. Riusciranno nel loro intento? O King Arthur – The Roleplaying Wargame finirà nel cestone assieme a tutti gli altri strategici che hanno tentato di scalare le classifiche senza riuscirci?

C’era un gran Castello nella contea di Camelot…Cantavano così, più o meno, i Cavalieri del Re nella sigla d’apertura del cartone “La spada di King Arthur”, ma all’inizio di questo videogioco abbiamo solo la spada e non il castello. Non è tutto però, la spada ha perso pure la sua magia dopo che è stata estratta dalla roccia. Così il nostro prode Artù dovrà provvedere a far riacquistare alla leggendaria arma il suo antico potere, ma nel mentre dovrà procedere con la scalata al trono della Britannia.Va precisato che a livello di gameplay il gioco pesca a piene mani dalla saga di Total War e già nella mappa tattica ci si accorge di questa somiglianza. Qui viene riprodotta l’intera britannia, le nostre regioni, quelle alleate e, ovviamente, quelle nemiche. In questa fase possiamo seguire tutti gli aspetti gestionali del gioco, nonché scoprire il lato gdr. Nella campagna in singolo ci verranno assegnate varie missioni da portare a termine, potremo scegliere se proteggere un re o sconfiggerlo, se allearci con un sovrano giusto e combattere il tiranno oppure fare l’opposto. Sarà importante ponderare le proprie scelte; nel gioco, infatti, è presente una sorta di grafico con due assi, il primo determina la moralità, il secondo l’orientamento religioso. La moralità varia da “giustizia” a “tirannia”, mentre l’orientamento religioso è fra cristianesimo ed antica fede. Questo non mostra solo quanto è buono o cattivo il nostro personaggio, ma in base al nostro allineamento avremo accesso a dei poteri magici, dei “talenti” e, soprattutto, determinati tipi di unità. Poi, durante il gioco, ci si potrebbe imbattere nelle missioni “testuali”. Queste prevedono l’impiego di un eroe; dovremo seguire la narrazione e scegliere cosa fare per portare a termine la Quest, influirà a sua volta sul nostro allineamento.Andando avanti nelle battaglie le nostre unità cresceranno di livello e potranno migliorare sotto alcuni aspetti, e così anche i nostri eroi che acquisiranno nuove abilità. La gestione di quest’ultimi è davvero importante; tramite il pannello della “tavola rotonda” è possibile infatti assegnare province ai nostri generali, combinare matrimoni con delle dame per formare alleanze, o anche occuparci degli eroi nemici che custodiamo nelle nostre carceri, magari torturandoli, giustiziandoli oppure liberandoli in un gesto di carità.

Al mio segnale, scatenate l’infernoFino ad ora abbiamo trattato la parte puramente gestionale e gdr del gioco, ma ora è giunto il momento di scendere in campo e vedere come King Arthur – The Role-playing Wargame si comporta sul piano strategico.Prima di calcare il campo di battaglia, avremo la possibilità di scegliere il luogo dove combattere fra tre disponibili. Una volta effettuata la nostra scelta, il luogo dello scontro verrà “presentato” tramite una spettacolare carrellata dei luoghi strategici da conquistare. Infatti, uno dei parametri di vittoria, è la conquista di queste località, l’altra, ovviamente è la distruzione del nemico. Purtroppo il titolo presenta alcuni limiti: tutte le unità hanno soltanto due tipi di formazione, una dispersa ed una compatta, che per altre unità variano leggermente, come ad esempio la fanteria pesante che può disporsi a “muraglia compatta”, oppure la falange. Altra mancanza, rispetto ai più blasonati Total War, sta nell’impossibilità di creare formazioni miste prestabilite, costringendoci a fare tutto a mano, e, purtroppo, quando l’armata è in movimento, tutte le unità tenderanno ad andare un po’ per conto loro rompendo la formazione iniziale. Ultima nota negativa, sta nel bilanciamento, in quanto anche a livello facile gli scontri risultano piuttosto ardui. Prima di portare a casa la vittoria lasceremo sul campo molti soldati, nonostante si abbia scelto una tattica all’apparenza valida. Fortunatamente la presenza dei poteri assegnati ai vari generali, vi daranno una mano, in quanto, se ben usati, possono facilitare non poco lo scontro.

Suoni e ColoriDal punto di vista grafico fortunatamente non ci sono grandissime pecche, ma molti aspetti positivi. Il campo di battaglia regala un colpo d’occhio grandioso. Praterie, colline, boschi, tutto è stato reso magnificamente, inoltre avvicinandoci alle unità non si notano cali di dettaglio e potremo apprezzare tutte le fasi dello scontro, grazie alle animazioni convincenti. L’interfaccia di comando, com’è da tradizione, è comodamente riposta tutta nella barra in basso dello schermo; essendo, questa particolarmente pulita ed ordinata renderà agevole lo sfruttamento delle varie funzioni e dei talenti dei generali. La gestione della telecamera è buona, ma non raggiunge i livelli d’eccellenza, a causa della mancata possibilità di ruotare la visuale attorno alle proprie armate. Mentre gli altri spostamenti effettuabili sono praticamente quelli classici di ogni gioco strategico.Una grossa lode va anche al comparto sonoro, grazie a brani d’accompagnamento composti da una raccolta di musiche che rimandano alla tradizione celtica, a metà strada fra Braveheart ed Il Signore degli Anelli e si va dalla musica quasi spensierata delle prime fasi degli scontri, fino ad un ritmo più incalzante quando le due armate entrano in contatto visivo. Anche i suoni provenienti dagli eserciti in marcia o in lotta risultano convincenti con battaglie che si svolgeranno fra un clangore di spade ed urla di soldati assolutamente coinvolgenti.

HARDWARE

Requisiti minimi (consigliati)Sistema Operativo: Windows XP SP2/Vista/7Processore: AMD Athlon 3500+ o Intel Pentium IV 3.4 GhzRAM: 1Gb RAM (XP) 1.5Gb RAM (Vista/7)Scheda Video: Nvidia 6600 (256Mb) / ATI Radeon X700 (256Mb)DirectX®: 9.0c o superioriHard Drive: 8 Gb di spazio libero su hard diskSound: Scheda Audio compatibile con le DirectX 9

– Trama accattivante

– Ottimo inserimento di elementi ruolistici

– Grafica e sonoro davvero ben fatti

– Alcune pecche nella gestione dell’armata sul campo

– Una gestione della telecamera non ottimale

7.8

In conclusione, ci troviamo sicuramente di fronte ad un titolo che, sebbene non raggiunga vette di eccellenza, riesce ad ergersi al di sopra della media degli strategici. Gli elementi Ruolistici sono implementati piuttosto bene e l’idea delle quest testuali, per quanto azzardata possa sembrare, dona un tocco d’originalità che non dispiace affatto. Purtroppo è sotto il punto di vista dello strategico che King Arthur perde nei confronti dei titoli targati Total War, vuoi per lo sbilanciamento fra le varie unità, vuoi per la mancanza di elementi indispensabili nella gestione di un’armata sul campo, il titolo lascia con una forte sensazione d’incompletezza. Il gioco comunque è valido e può coinvolgere grazie anche al buon comparto tecnico, unito ad una trama solida.

Voto Recensione di King Arthur - The Role-playing Wargame - Recensione


7.8

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