Recensione

Kinect Star Wars

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a cura di Slice

Molti di voi sicuramente si ricorderanno l’annuncio in pompa magna fatto da Microsoft all’E3 di qualche anno fa per presentare al grande pubblico la rivoluzionaria periferica di movimento chiamata Kinect. Tra i diversi titoli annunciati aveva fatto capolino per qualche breve secondo anche quello ispirato al mondo di Guerre Stellari, che avrebbe dato al giocatore la possibilità di brandire una spada laser e cimentarsi in coreografici scontri, molto simili a quelli che si sono potuti ammirare nell’esalogia cinematografica. A distanza di qualche anno, e con qualche prova in più sulle spalle, i dubbi dei fan hanno iniziato ad insinuarsi nelle loro menti, appoggiati da una serie di commenti della stampa specializzata che non lasciavano ben sperare per il prodotto finale. Gli svariati hands on e i filmati messi a disposizione, infatti, convincevano sempre meno gli utenti, che vedevano crescere in loro il timore di trovarsi davanti un prodotto troppo casual e poco ispirato. Il giorno dell’uscita è ufficialmente arrivato, e con questa recensione cercheremo di dipanare ogni sorta di dubbio e timore.

Dark Side of JediL’offerta di gioco è composta da diversi voci presenti nel menù  principale che cercano di offrire esperienze totalmente differenti andando ad attingere a piene mani dall’indecifrabile quantità di contenuti custoditi all’interno dell’universo creato da George Lucas. La modalità principe, tuttuvia, è sicuramente quella chiamata “Destino Jedi”. In questa avventura avremo infatti la possibilità di impersonare un giovane padawan alla prese con la fase finale del suo addestramento prima di poter diventare un Jedi e  così servire la Repubblica contro ogni tipo di minaccia. Tutto inizierà sotto forma di tutorial sul pianeta Kashyyyk, aiutati niente meno che dal colto ed esperto Maestro Yoda che  insegnerà i rudimenti dell’arte della spada e cosa ancora più importante di come incanalare i Midi- chlorian all’interno del nostro corpo per poter sfruttare la forza che scorre in noi. Per i maniaci del continuum temporale possiamo sottolineare come le vicende narrate vadano ad incastrarsi in maniera perfetta tra il primo e il secondo episodio, e per quanto abbiamo potuto notare, pur annoverando la presenza di personaggi visti nelle pellicole cinematografiche, sembra non andare ad intaccare o ampliare con dettagli la storia raccontata su celluloide, proponendosi più come un racconto parallelo. Componente principale all’interno di tutta l’esperienza sono sicuramente i combattimenti con la spada laser. Questi concettualmente sfruttano a pieno tutti i movimenti del corpo. Con la mano destra controlleremo la spada laser con la quale potremo effettuare fendenti, parare i colpi avversari oppure agitarla per rispedire al mittente i colpi dei fucili imperiali. Con la mano sinistra invece controlleremo la forza: spostando in avanti il braccio incanaleremo il flusso all’interno di uno specifico oggetto che, una volta agganciato, potremo far fluttuare nell’aria e successivamente scagliare contro oggetti o nemici. Per gli ostacoli più grossi invece dovremo utilizzare inderogabilmente entrambe le mani.Raccontata in questo modo tutta l’impalcatura del gioco sembrerebbe offrire qualcosa di interessante e ben costruito, purtroppo però, dopo un discreto minutaggio di gioco l’idea cambia radicalmente in negativo. I problemi che abbiamo evidenziato nel nostro provato sono principalmente due. Nel primo caso, e probabilmente quello più grave, dobbiamo sottolineare l’estrema imprecisione con cui la periferica cattura i nostri movimenti, problema che provoca una latenza talmente alta tanto da riuscire talvolta a mandare a vuoto i nostri colpi, restituendo così delle pessime sensazioni per quanto riguarda la veridicità di quello che appare su schermo. In secondo luogo, nonostante i proclami pre lancio fatti dagli stessi sviluppatori, ci troviamo di fronte ad un gioco estremamente su binari, che lascia davvero pochissima libertà al giocatore non solo per quanto riguarda il movimento, ma anche sotto l’aspetto dell’approccio stesso alle diverse situazioni in cui ci si imbatterà. Un vero peccato, dimostrazione che forse per l’ennesima volta Kinect ha mancato l’appuntamento non solo con l’utenza più core, ma purtroppo anche con i fan della saga che potrebbero annoiarsi molto in fretta – sopratutto se di età discretamente elevata – nonostante la presenza dei loro eroi su schermo. Fortunatamente, tra un combattimento e l’altro avremo la possibilità di cimentarci in situazioni alternative che ci vedranno pilotare mezzi sia di terra che di aria. Se il feeling con i mezzi terresti soffre degli stessi problemi evidenziati nei combattimenti, leggermente migliori risultano quelli aerei, con la possibilità di spaziare un po di più all’interno dell’ambiente circostante. Proprio queste fasi che vi stiamo racconto sono quelle che possono far breccia nel cuore della fan base più pura, dato che vengono proposte sezioni in cui potremo pilotare la famosissima Millenium Falcon, o passare all’interno di un complesso che ricorda neanche troppo velatamente la Morte Nera. Troppo poco però, per un’avventura che pur potendo contare sul forte appeal dell’universo di Star Wars, stufa davvero troppo in fretta.

Modalità alternative stellariOltre alla storia principale, il titolo offre delle modalità alternative di gioco che sotto forma di mini game hanno l’ingrato compito di diversificare il comparto ludico, proponendo situazioni inedite, che possiamo dire in in alcuni casi riuscite e divertenti da giocare.La prima di queste si chiama senza troppa fantasia duelli, e proporrà delle sessioni alternative di combattimento in cui oltre a poter scegliere lo Jedi da utilizzare, si potrà anche decidere il nostro avversario, tra una serie di personaggi che annovera anche grossi calibri come l’arcigno Darth Vader. Questa modalità è un appendice di quella già proposta nella storia e soffre, ahi noi, delle stesse problematiche sopra descritte. La seconda modalità è invece più divertente e particolare. Nei panni di un sontuoso Rancon avremo diversi livelli che dovremo radere al suolo con tutta la nostra furia. Tra le diverse mosse effettuabili potremo far scaturire un terremoto agitando i nostri pugni, oppure afferrare degli ignari civili che potremo decidere di scagliare contro le truppe imperiali oppure mangiare per recuperare energia. Nella sua estrema semplicità, abbiamo notato come questa variante di gioco riesca ad essere efficace ed estremamente divertente da giocare, offrendo un contesto assolutamente inedito e vista la grandezza del mostro e la distruzione che riesce a mettere in atto, assolutamente appagante sotto ogni aspetto, grazie anche ad una ricezione dei comandi assolutamente impeccabile. Riuscita e divertente riesce ad essere anche la classica gara con gli sgusci, che compone la terza offerta alternativa di gioco. Nei panni di un pilota, esattamente come visto nell’episodio I, dovremo cercare di vincere una serie di competizione sbaragliando la concorrenza. Seppur all’inizio i comandi di gioco possano risultare leggermente ostici e richiedano una certa pratica prima di essere domati, questa risulta senza ombra di dubbio la variante più riuscita sia per quanto riguarda la ricezione dei comandi di gioco ma sopratutto perché a nostro modo di vedere è la modalità che meglio riesce a racchiudere lo spirito di Guerre Stellari all’interno del videogioco. Ultima delle alternative di gioco proposte è probabilmente quella che potrebbe risultare più indigesta ai fan di vecchia data del franchise, ma allo stesso tempo potrebbe essere quella più divertente per il pubblico tipicamente casual. Nei panni dei soliti Jedi ci troveremo infatti a dover duellare su un terreno decisamente insolito: la pista da ballo. Su delle tracce di artisti famosi, riadattate e remixate sulle musiche di Star Wars, esattamente come avviene per i più classici giochi di danza come Dance Central o Just Dance, dovremo muoverci a ritmo di musica e riprodurre gli stessi passi proposti dai ballerini Jedi virtuali. Per quanto indubbiamente trash, è innegabile come vedere un Darth Vader diventare un DJ improvvisato, oppure Leila che balla sensualmente per Jabba, riesca a strappare più di una risata anche al fan più serioso.

Una galassia abbastanza anonimaSotto l’aspetto tecnico il titolo risulta un prodotto senza infamia e senza lode. Il comparto visivo si attesta sulle produzioni di medio livello con modelli poligoni discreti e con un buon quantitativo degli stessi a definirli. Le ambientazioni per quanto non brillino di particolari, riescono ad essere comunque efficaci e congeniali al contesto. Qualche problema si avverte nelle situazioni più concitate con qualche leggero calo di frame rate ma tutto sommato sotto questo lamentarsi è abbastanza superfluo. Come già detto e ripetuto a più riprese in questa recensione, il problema del titolo è da ricercare principalmente in una pessima calibrazione e coordinazione dei movimenti tra utente e periferica, facendo sembrare questo Kinect Star Wars un titolo di prima generazione della periferica. Sotto l’aspetto audio abbiamo una contrapposizione tra le solite ottime musiche che accompagnano in maniera orchestrale tutta l’avventura e una serie di scelte di doppiaggio che siamo sicuri faranno discutere una buona fetta di fan.Cosa dire quindi di questo Kinect Star Wars? Una cosa è senza ombra di dubbio fuori da ogni discussione, i ragazzi di Terminal Reality, responsabili del progetto, non sono riusciti a centrare l’obiettivo che voleva una forte licenza associata ad un gameplay core per sollevare le sorti della periferica che sembra sempre più relegata al limbo dal casual play. Questo fallimento è figlio sopratutto di una serie di scelte di gameplay macchinose e discutibili, ma sopratutto di una gestione della periferica e dei movimenti collegati ad essa troppo lacunosa. Non bastano alcuni dei mini giochi, indubbiamente divertenti, e il fascino dell’universo Lucas, a risollevare le sorti di un progetto che a conti fatti, fallisce nel suo intento.

– Alcuni mini giochi divertenti

– L’idea a livello concettuale non era malvagia

– È pur sempre Star Wars…

– … proprio per questo alcuni storceranno il naso davanti ad alcune scelte!

– Problemi tecnici e di cattura dei movimenti da parte della periferica

– Generalmente si poteva sfruttare meglio questa importantissima licenza

5.0

Kinect Star Wars ,a causa di una programmazione lacunosa, non riesce pienamente nell’intento di trasportare il giocatore all’interno dell’universo di Guerre Stellari. Oltre ad essere un’occasione mancata il titolo risultata essere ancora una volta una prova non troppo positiva per Kinect, una periferica che non riesce a ingranare la marcia verso il mercato core. Se siete fan ultra sfegatati della saga e non vedete l’ora, nonostante i problemi, di brandire virtualmente una spada laser, potrebbe anche piacervi. Tutti gli altri giocatori invece, possono tranquillamente volgere lo sguardo altrove.

Voto Recensione di Kinect Star Wars - Recensione


5

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