Che gli sport siano una tappa immancabile nel percorso di vita di una periferica di movimento è piuttosto palese, ma con sopresa la line up di Kinect presenta differenti varianti sul tema sportivo, alcune delle quali di buona qualità. Kinect Sports è un pacchetto di minigiochi piuttosto pubblicizzato, che dovrebbe riuscire a portare un po’ di sano divertimento a casa di ogni possessore del nuovo sensore Microsoft.Le modalità a disposizione del giocatore sono fondamentalmente contenitori di ulteriori stipulazioni e minigiochi. Il gruppo principale di opzioni è, come il nome suggerisce, l’Evento Principale. Selezionando questa voce, uno o due giocatori hanno a disposizione sei sport diversi da affrontare sfidandosi o in cooperativa.
Al centro dello stadio per l’Evento PrincipaleCalcio è una versione assai semplificata dello sport più amato dagli italiani. I movimenti dei giocatori sono controllati completamente dalla CPU: nessuna necessità di simulare il movimento della corsa per raggiungere il pallone. Di fatto, il gameplay si divide in due sole parti, difesa ed attacco. Quando l’attaccante avversario ottiene il possesso di palla, il giocatore entra nella modalità difensiva dove grazie ai movimenti del corpo a sinistra o destra deve cercare di intercettare la palla al momento del tiro o passaggio. In caso di intercetto scatta la fase offensiva, diversamente la squadra sfidante prosegue nella manovra finché non sia possibile tentare un tiro in porta, una volta raggiunta l’area di rigore. In questo caso, il giocatore in difesa diventa automaticamente portiere, trovandosi a parare ponendo una qualsiasi parte del corpo sul bersaglio indicante la traiettoria del tiro. Quando si è in possesso di palla a centrocampo, i difensori avversari sono da evitare non con dribbling ma con tre possibilità di passaggio, sinistra,destra o centro, da eseguire mimando un calcio nella relativa direzione, proprio come avviene per il tiro. Curiosamente, in caso di gol subito, il portiere raccoglierà la palla ed eseguirà una rimessa anziché ripartire da centrocampo, proprio come avviene giocando per strada. Indiscutibilmente divertente giocato in due, questo gioco perde totalmente interesse in single player, anche a causa di una realizzazione approssimativa. Nonostante si tenti di colpire con più potenza la “palla”, i tiri ed i passaggi realizzati sembrano sempre e comunque precalcolati, il che non spinge un giocatore solitario ad alzare il livello di difficoltà ed a tentare colpi più difficili e spettacolari. Giocando in compagnia, il problema persiste, ma la valanga di gol facili che si riesce a realizzare rende le sfide interessanti ed inaspettatamente comiche.Bowling è una riuscita trasposizione virtuale del famoso gioco con palla e birilli. Le regole ricalcano perfettamente quelle dello sport reale, così come piuttosto realistico e credibile è il funzionamento del sistema di tiro: dopo aver afferrato la palla con la mano preferita, si allunga il braccio in avanti per prendere la mira, aiutati da indicatori luminosi posti sulla pista, dopodiché lo si stende nuovamente per lanciare la sfera. Premettendo che l’inclinazione del polso ed eventuali tentativi di imporre un effetto sono totalmente vani, in quanto non influiscono sulla qualità del lancio, le possibilità di tiro restano varie ed interessanti. Ad influenzare la direzione sembrano più che altro la coordinazione e la fluidità nel movimento, oltre che l’inclinazione del braccio nel momento in cui si “lascia” la palla. Differenti prove testimoniano che, effettuando un tiro con goffaggine e scarsa coordinazione, la palla cade violentemente sulla pista e colpire i birilli diventa più arduo, mentre con una realizzazione di maggior classe diventa sin troppo semplice trasformare la palla in una sfera infuocata che, piuttosto spesso, regala facili Spare e numerosi Strike.Pugilato è la specialità che meno ci ha stupito. Di fatto, il giocatore può solamente porsi in parata alta o bassa, tirare jab o, mimando maggiormente il colpo con rotazione del torso, sganciare diretti potenti. Mancano quindi del tutto ganci e montanti, ed in generale ad avvilire questo minigame è la quasi totale inutilità delle tattiche essenziali nella vera boxe. Niente stanchezza, finte, schivate di corpo; si tratta perlopiù di azzeccare il tempo della parata e far partire pugni precisi in contrattacco ma, alla prova dei fatti, spesso vince chi muove le mani più rapidamente a perdifiato.Pallavolo porta i giocatori sulla spiaggia, in una versione più simile al beach volley. Il gameplay, come per il calcio, risulta essere molto contestuale: il giocatore vedrà apparire su schermo il punto di caduta della palla e dovrà intercettarlo usando le braccia con il classico bagher. Anche il compagno dovrà mimare l’alzata in concomitanza con la comparsa di un pugno a schermo, e la schiacciata a seguire si basa sulle stesse meccaniche. Ancora una volta è la direzione del colpo a stabilire la traiettoria del tiro, anche se non vi è grande rapporto tra i movimenti effettuati e quelli portati su schermo, il che rende poco profonda la modalità: la sfida consiste più nel trovarsi nel punto giusto al momento giusto, che nell’indirizzare la palla con precisione in punti stabiliti. Il gameplay resta divertente grazie ad un ritmo molto elevato, ma difficilmente chi desidera godere di una simulazione credibile dedicherà molto tempo in solitaria a questo minigioco.Tennis da Tavolo è probabilmente la modalità più interessante. Divertente sia in singolo che in compagnia il Table Tennis si dimostra più profondo del previsto, necessitando anche di movimenti del busto e del corpo per permettere all’avatar su schermo di raggiungere palline altrimenti impossibili da cogliere. Purtroppo a direzionare il colpo sono fattori come la posizione del corpo e la coordinazione nell’impatto, piuttosto che l’inclinazione del polso o la direzione vera e propria del braccio: questo porta i giocatori a lunghi scambi, durante i quali diventa piuttosto difficile tentare colpi maggiormente angolati, facendo sì che ad attribuire il punto sia spesso un errore di rilevazione del sensore (se presi dalla foga può capitare di uscire dal campo di azione) o un tempismo sbagliato di chi riceve, piuttosto che un tiro davvero imprendibile.Atletica si presenta composto da ulteriori cinque minigiochi, ovvero Velocità, Lancio del Giavellotto, Salto in Lungo, Ostacoli e Lancio del Disco. Con l’eccezione di quest’ultima, le discipline sono fondamentalmente basate sulla stessa meccanica, ovvero correre sul posto sollevando le ginocchia per prendere velocità. Nel caso del salto in lungo e degli ostacoli è sufficiente un balzello sul posto con il giusto tempismo per saltare più lontano, ottenendo tanti più metri di volo in proporzione alla velocità di corsa, mentre negli ostacoli a farla da padrone è la coordinazione tra corsa sul posto e salto alla giusta distanza dalle barriere. Com’è ovvio, il lancio del disco non necessita di corsa sul posto, ma solamente di una buona torsione del busto e di una giusta inclinazione di braccio e mano al momento del lancio: quest’ultimo minigioco dimostra quanto possa essere preciso Kinect se la specialità di turno ne sfrutta realmente le caratteristiche.
Squadre e minigiochi a go-goSe dopo qualche partita gli sport standard avessero consumato del tutto la vostra attenzione, le modalità Squadre e Minigiochi potranno allungare la vita del prodotto. La modalità a squadre permette a più giocatori di partecipare a sfide altrimenti impossibili, a causa del tetto massimo di due sfidanti rilevati dal sensore. Alternando i membri, un numero indefinito di giocatori può far parte di ogni squadra: a rappresentare ogni team su schermo sono simpatiche mascotte scelte a caso dal sistema, modificabili a piacimento. Le sfide proposte in questa modalità hanno perlopiù un tono goliardico e scanzonato: non sono infatti presenti gli sport veri e propri come da Evento Principale, bensi varianti simpatiche e talvolta scherzose degli stessi, il tutto reso ancor più ridicolo dalla presenza delle mascotte anzichè degli avatar e da musiche in sottofondo mancanti nella versione “più seria” degli sport. Ulteriori variazioni sul tema vengono proposte dal menù Minigiochi dov’è possibile partecipare a 15 ulteriori varianti dei differenti giochi, ancora una volta con connotazioni scherzose. A partire da Super Portiere, dove tentare il record di parate su calci di rigore, al tiro al bersaglio con il pallone, passando per strampalate versioni del bowling: tutte valide alternative capaci di migliorare la longevità di un gioco altrimenti destinato al cassetto dopo poche ore di utilizzo.
Tutto lo stadio…Il comparto tecnico di Kinect Sports è inevitabilmente simile a quello di molti altri della line up del sensore, in quanto basato perlopiù sugli avatar, che fanno da protagonisti nel gioco.Ambientazioni ed elementi di contorno seguono lo stile sobrio e gradevole degli avatar stessi, senza tentare un balzo verso il realismo ed accompagnando quindi al meglio lo stile “casual” regalato dai nostri emuli virtuali. Buona l’effettistica audio, semplice ma efficace. Dal punto di vista della qualità della rilevazione dei movimenti la sensazione è che qualcosa in più potesse essere fatto, dato che molti dei giochi presenti basano il loro funzionamento più sulla contestualità che sulla effettiva rilevazione di specifici movimenti, assomigliando talvolta a banali quick time event. A spuntarla in termini di qualità tecnica sono certamente il Bowling e il pacchetto Atletica, anche se il divertimento maggiore viene regalato da altri giochi come Tennis da Tavolo o Calcio, se giocati tra amici.
– Giochi divertenti…
– Divertente in compagnia…
– Buona varietà
– … ma tutti imprecisi
– … nessuno stimolo in single
– Non sfrutta il sensore al top
Kinect Sports è un titolo divertente che possiamo consigliare ad ogni possessore del sensore Microsoft, seppure il divertimento che regala sia dovuto più che altro all'”effetto compagnia” offerto dal giocare insieme, piuttosto che alla reale qualità della rilevazione dei movimenti, la quale si presenta molto altalenante. La speranza è che un futuro titolo possa limare questi difetti, offrendo un pacchetto più corposo e meglio bilanciato.