Recensione

Karma. Incarnation 1

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a cura di erik369

Nonostante le imprescindibili limitazioni di fondi e di mezzi, l’essere indipendenti concede agli sviluppatori una libertà ragguardevole nel poter dare sfogo al proprio estro creativo, permettendo loro di impegnarsi in soluzioni tanto atipiche quanto rischiose, che non sarebbero minimamente possibili nel durissimo mercato delle produzioni ad alto budget. Spesso i risultati ottenuti grazie a tali libertà rasentano la mediocrità a voler essere gentili, tuttavia è impossibile non riconoscere quanto importante sia stato il panorama indipendente  nel portare una ventata d’aria fresca in un medium che tende ultimamente a ristagnare su se stesso, dove scegliere una strada già battuta innumerevoli volte, ma per questo sicura, rappresenta l’unica via apparentemente percorribile. Karma. Incarnation 1 rappresenta esattamente l’archetipo di titolo indipendente, proponendoci uno stile assolutamente unico e psichedelico, che unisce le avventure grafiche punta e clicca alle più recenti scelte morali. Lo sviluppatore AuraLab sarà riuscito a creare un prodotto in grado di emergere dal mare di mediocrità che caratterizza il panorama delle piccole produzioni, o ci troviamo ancora una volta davanti al classico esercizio di stile bello da vedere ma pessimo da giocare?

Le bizzarre avventure di PipKarma. Incarnation 1 è la prima parte di quella che dovrebbe essere una trilogia. La storia, molto semplice ed elementare, ci mette nei panni di un’anima, la quale vede la propria amata essere rapita davanti ai propri occhi da degli spiriti maligni. Per effettuare con successo il salvataggio, il protagonista dovrà incarnarsi in un potente drago, tuttavia il processo non va come sperato, e invece di un drago ci ritroveremo a controllare un buffo e goffo verme di nome Pip. Nonostante la forma non esattamente ideale per delle imprese eroiche, il protagonista non si darà per vinto, ma anzi cercherà di sfruttare tutte le capacità del suo nuovo corpo per superare i numerosi ostacoli che incontrerà durante il suo viaggio a dir poco surreale.Quella realizzata dallo sviluppatore AuraLab è un’avventura punta e clicca piuttosto classica, che fa dello stile artistico il suo principale punto di forza. Il giocatore viene lanciato senza troppi preamboli nel vivo dell’azione, lasciandogli dunque il compito di intuire da sé il funzionamento delle meccaniche di gioco. In realtà tale compito non si rivelerà particolarmente arduo, in quanto ci troviamo davanti ad una forma decisamente semplificata delle avventure grafiche classiche, dove si può interagire con gli elementi dello scenario in un’unica maniera, e, nonostante la presenza dell’inventario, non è possibile effettuare combinazioni con gli oggetti a propria disposizione. Il proseguimento tende ad essere lineare per circa metà gioco, punto oltre il quale sarà possibile esplorare diverse ambientazioni per mezzo di una a dir poco bizzarra nave spaziale. Nonostante ciò, la struttura tende comunque a rimanere limitata, legando l’avanzamento alla risoluzione di un singolo rompicapo per volta. Proprio questi ultimi rappresentano il principale mezzo attraverso cui il titolo impegna il giocatore, ponendolo davanti alle classiche situazioni irreali da risolvere tramite espedienti improbabili. I rompicapo proposti da Karma. Incarnation 1 non brillano particolarmente per complessità, risultando il più delle volte molto intuitivi. Ciò avviene grazie anche alle pratiche ed esplicative vignette utilizzate per mostrare i dialoghi fra i personaggi, al cui interno non vengono riportate parole, ma simpatici fumetti animati. Il più delle volte vi ritroverete a dover recuperare un particolare oggetto per poterne ottenere un altro in cambio, attraverso il quale sarà possibile accedere ad una nuova area o sbloccare una situazione inizialmente irrisolvibile. Non mancano comunque enigmi più tradizionali, che costituiscono dei veri e propri puzzle da risolvere interagendo con uno o più elementi dello scenario. In generale la loro risoluzione non sarà mai troppo sofferta, grazie anche ad un sistema di aiuti dall’utilità situazionale, che, così come i dialoghi, viene proposto sotto forma di vignette e fumetti.Una delle peculiarità di Karma. Incarnation 1 è rappresentata dalla presenza delle scelte morali, assecondando di fatto parte del titolo dato dagli sviluppatori. In alcune occasioni sarà possibile scegliere quale approccio adottare nei confronti di un personaggio, potendo per esempio salvarlo o  ucciderlo o lasciarlo morire. Tali scelte sono sempre estremamente elementari e non si discostano mai dalla loro impostazione dicotomica. Generalmente la scelta buona richiede uno sforzo maggiore per andare a buon fine, come il dover ottenere un particolare oggetto o affrontare un breve rompicapo, mentre quella cattiva permette in rari casi di saltare persino sezioni di gioco. Nonostante l’idea sia in sé molto valida, abbiamo trovato la sua esecuzione pratica troppo limitata per essere davvero interessante. Nella maggior parte dei casi compiere una scelta positiva o negativa non avrà conseguenze abbastanza rilevanti da costringere il giocatore ad una riflessione sulla propria condotta. In realtà il protagonista viene influenzato direttamente dal proprio Karma, sviluppando delle appendici simili a corna nel caso si compiano azioni disdicevoli, le quali potranno essere eliminate tramite atti di bontà. Durante la nostra prova abbiamo notato un’unica e sola reazione dei personaggi secondari all’allineamento morale del nostro verme, la quale ci ha lasciato piacevolmente sorpresi, ma in quanto caso isolato non arriva a costituire una qualità da tener conto. Ci auguriamo che questo aspetto venga approfondito maggiormente nei prossimi capitoli.

Percezioni alterateUno degli aspetti più riusciti di Karma. Incarnation 1 è certamente il suo comparto artistico, in grado di rendere il titolo piacevole ed interessante agli occhi del giocatore. Il connubio tra uno stile surreale e psichedelico ed un umorismo gioviale e genuino contribuiscono ad enfatizzare la personalità del titolo, che non manca di sorprendere e stupire. Sia le creature che le ambientazioni realizzate dallo sviluppatore AuraLab sembrano essere il parto di una mente instabile, le cui percezioni sono state alterate dall’uso di stupefacenti. Le forme e i colori abbandonano del tutto i canoni di rappresentazione tradizionali, dando vita ad un mondo contemporaneamente grottesco e deforme ma anche pulsante e vivido. Particolare menzione va fatta alle animazioni, numerose e disegnate completamente a mano. E’ proprio grazie ad esse che l’interazione del protagonista con il mondo di gioco si trasforma in uno degli elementi visivi più piacevoli da osservare. Altrettanto pregevole è il comparto sonoro, con musiche in grado di accompagnarsi perfettamente allo stile bizzarro e surreale del titolo, così come anche gli effetti sonori e le stravaganti voci dei personaggi.Fin qui abbiamo tratteggiato il profilo di un titolo sicuramente non eccellente, ma meritevole in funzione dei suoi limiti. Tuttavia non abbiamo ancora fatto menzione delle diverse problematiche che lo affliggono, le quali possono inficiare sensibilmente il livello di gradimento dell’esperienza. Primo fra tutti abbiamo un numero di bug piuttosto elevato, i quali possono costringere ad un reset forzato della partita. Ci è capitato più volte di incastrarci in animazioni interminabili, durante le quali non era possibile muovere il personaggio e, di conseguenza, proseguire. Un ulteriore problema legato all’esecuzione contemporanea di due animazioni (nel caso specifico quella del sistema di aiuti e quella di movimento all’interno di un passaggio) ci ha costretti a riavviare il gioco, in quanto non era più possibile interagire con alcunché. Inoltre la lentezza dei movimenti del personaggio e di alcune animazioni di spostamento contribuiscono a creare numerosi tempi morti quando ci si muove da un’ambientazione all’altra, soprattutto a causa della loro pronunciata estensione sul piano orizzontale. Il sistema di aiuti più volte citato si dimostra valido nell’offrire una soluzione, ma non sarà sempre usufruibile, in quanto disponibile solo nel momento in cui ci si trova davanti ad un enigma. Ciò potrebbe costituire un problema quando si rimane bloccati poiché non si intuisce cosa fare per proseguire. Abbiamo già detto di come Karma. Incarnation 1 introduca saltuariamente la possibilità di affrontare una scelta morale. Solitamente questo elemento offre grande spazio al fattore rigiocabilità di un titolo, ma tale operazione viene qui fortemente limitata a causa di un sistema di selezione dei capitoli decisamente opinabile. In qualunque momento è possibile scegliere e rigiocare un capitolo di gioco già raggiunto, farlo tuttavia eliminerà tutti i progressi, così come la possibilità di scegliere una delle fasi più avanzate precedentemente disponibili. Si tratta di un approccio radicale, che costringerà a ripetere intere sezioni di gioco nel caso in cui si volesse assistere alle possibili conseguenze di un determinato approccio. Concludiamo con la longevità del titolo, che si attesta sulle 6-7 ore di gioco, con un finale che lascia la storia in sospeso, in attesa dei capitoli successivi che ci auguriamo sapranno migliorare gli aspetti meno riusciti del titolo e preservarne quelli più meritevoli.

– Surreale, psichedelico e bizzarro

– Il Karma e le scelte morali costituiscono un’aggiunta interessante…

– Animazioni e comparto sonoro di pregio

– Presenza di bug e problematiche varie

– …ma che non viene sfruttata a dovere

6.5

Karma. Incarnation 1 è un’avventura grafica punta e clicca semplice e divertente, che fa dello stile artistico bizzarro e psichedelico e della sua genuina comicità i suoi più grandi punti di forza. Si tratta di un’esperienza indubbiamente rilassata, i cui enigmi risultano nella maggior parte dei casi intuitivi ed immediati. L’idea di inserire le scelte morali e gli effetti del Karma non è certamente da bocciare, tuttavia tali elementi vengono applicati fin troppo superficialmente per rivestire un ruolo di predominanza, in grado di avere serie influenze sullo sviluppo delle vicende narrate. Inoltre il considerevole numero di problematiche da noi riscontrate ci impedisce di promuovere a pieno un titolo che non manca di potenziale, e che ci auguriamo venga espresso nei successivi capitoli.

Voto Recensione di Karma. Incarnation 1 - Recensione


6.5

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