Recensione

Kao Challengers

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a cura di Darkzibo

Chi conosce il canguro Kao? Per chi non lo sapesse, questo strambo personaggio è una mascotte distribuita d Atari e, in questo Kao Challengers, intraprende il suo viaggio nel mondo di PSP. Come si presenta ?

La dura vita di un marsupiale Il gameplay di Kao Challengers poco dista dai molteplici platform 3d sortiti dopo la rivoluzione nota come Mario 64. Vi troverete, come nel titolo Nintendo, ad affrontare missioni che vi porteranno al classico scontro con il boss di turno, presente per ogni livello. Nel Single player il giocatore dovrà andare alla caccia di un tesoro e ingaggiarsi per il recupero di alcuni amici, attraversare varie fattispecie di livelli, aiutato inizialmente da tanti animali alleati come un pappagallo e una lucciola ed, in seguito, da altri simpatici mammiferi come i castori; sarà altresì ostacolato dal cacciatore Barnaba, acerrimo nemico del marsupiale, supportato dai suoi numerosi brutti ceffi, davvero ben variegati (ce ne sono circa 20). La trama è molto semplice, com’è d’uopo per titoli del genere che puntano più alla frenesia dell’azione e alle abilità del giocatore e del suo alter ego virtuale, per superare gli ostacoli. Il titolo in questione, però, potrebbe cadere nell’errore di risultare troppo semplice, indirizzando il target ad un pubblico decisamente più giovane, oppure a quei giocatori in cerca di avventure scaccia pensieri e non troppo impegnative.

Animali liberiLa struttura dei livelli permette un alto grado di libertà: potrete saltare, rotolarvi e muovervi senza limiti, schivare i colpi da lontano dei nemici e rispondere al fuoco da qualsiasi posizione. Il tutto è avvalorato dalla possibilità di svolgere sottomissioni che vi porteranno nei luoghi più impensati. Le azioni d’attacco variano dal semplice pugno al boomerang per colpire i nemici da lontano. Kao si potrà avvalere anche di armi ambientali come le catapulte che riescono a colpire pesantemente i vostri oppositori, oppure aprire passaggi. Il canguro Kao, sarà anche in grado di gareggiare con diversi mezzi, come i motoscafi o gli snowboard dove, in gare alla GTA, dovrete vincere per portare “in marsupio” il premio (consistente in bonus e monete).La longevità è assicurata dalla presenza di venti livelli che si sviluppano in sei tipi di variegate ambientazioni: dalle sconfinate praterie australiane (non potevano mancare, in fondo il protagonista è un canguro) alle calde spiagge tropicali e al gelido polo. Questa libertà e la semplicità, a volte eccessiva, degli enigmi, riportano il giocatore, non poche volte, alla struttura presentata da Medievil, sempre per PSP.

Mondi coloratiIl comparto tecnico si comporta egregiamente per quanto riguarda la parte visiva (non in tutti i casi) ma non per quella uditiva. Ma andiamo con ordine: Kao, graficamente parlando, risulta ben creato, ma privo di personalità oggettiva. Non avrete mai la sensazione di guidare un personaggio carismatico e questo non può che far male a Kao Challengers, considerato il fatto che la concorrenza più diretta a dalla sua mascotte più blasonate come il già citato Mario, Sonic e in secondo piano Spyro e Crash Bandicoot. Pensandoci bene, i programmatori che hanno creato Kao, non hanno avuto troppa inventiva e l’insipido marsupiale ne è la prova: il suo aspetto goffo vi richiamerà alla mente, non poche volte, Homer Simpson, in quella puntata in cui intraprese la carriera pugilistica. In opposizione a questa mancanza di carisma, noterete che il protagonista è formato da qualche poligono ricoperto da buone textures colorate che fanno apparire il manto del buon Kao ben compatto e privo di zone “vuote”. Come si suol dire: semplice ma funzionale. La sua realizzazione poco si distingue da quella impiegata per la creazione dei nemici (che risultano sempre divertenti e per nulla temibili) e degli alleati. Le buffe figure di questo branco di animali, gnomi, pirati e streghe psicolabili, vi faranno accennare un sorriso in diverse occasioni: anche in questo caso una menzione d’onore ai programmatori, capaci di generare da semplici modelli poligonali, ricoperti da buone textures, personaggi divertenti e piacevoli da osservare. Tutti rispecchiano una semplicità da cartoons che avvalora sempre di più l’ipotesi che il titolo sia destinato ad un pubblico giovane, desideroso di vedere colori e livelli, all’occorrenza, vivaci e astratti. Il mondo in cui muoveremo il nostro alter-ego, è ricreato magistralmente: ogni zona avrà le sue caratteristiche e il tutto sarà deformato, dagli oggetti agli edifici, come si può convenire nei cartoni animati. Anche in questo caso le textures ricoprono bene ogni struttura e gli effetti di luce, davvero gustosi, se visti sull’ampio schermo della PSP, sono ben calibrati e variabili in tempo reale. Peccato per alcuni livelli, che, pur essendo ben realizzati, hanno in alcuni punti dei veri buchi grafici. Magari può sembrare tutto semplice, forse troppo, ma questo avvantaggia il motore grafico capace di mettere in movimento livelli sufficientemente vasti senza quasi mai sgarrare (a parte qualche rallentamento comprensibile). A proposito di sgarri, Tate purtroppo ce ne ha riservato uno davvero grosso: in diverse occasioni, il gioco crasherà. Pensate, state per affrontare il boss finale e, ad un certo punto, anche per vostra imprudenza nel non salvare precedentemente, il gioco si blocca. E voi rimanete inebetiti di fronte allo schermo come quando ci fu il Golden goal di Ahn realizzato all’Italia nei mondiali di Giappone e Korea. Gli effeti sonori sono decisamente scarsi, con voci, effetti e grida irritanti e un doppiaggio che, purtroppo, risulta ripetitivo e realizzato piuttosto male. La colonna sonora, di contro, è ben masterizzata e, ricordando il continuo connubio che questo titolo ha con il mondo dei cartoni animati, rimarrete piacevolmente impressionati dalla bontà che porta al vostro apparato uditivo.

Tanti canguriIl gioco prevede una modalità Multiplayer con il collegamento Wi fi dove ci si può sfidare non solo in una semplice corsa, ma in un vero e proprio Death Match. Nella modalità Death Match sono presenti 9 arene di gioco e ogni giocatore avrà la possibilità di attaccare i propri amici con 15 armi differenti. I vostri avversari saranno individuabili grazie al radar che segnala le posizioni degli altri partecipanti Nella Modalità corsa si può scegliere tra una sfida di motoscafi, snowboards e altri mezzi, per un massimo di 4 giocatori.

– Grafica ben realizzata

– Varie zone da esplorare

– Libertà d’azione

– Multiplayer con il Wi fi

– Alcuni bug di troppo

– Effetti sonori fastidiosi

– Protagonista poco carismatico

– Crash improvvisi

6.5

Non si può iniziare un commento a questo Kao Challengers, senza menzionare il tentativo dei programmatori di ricreare un mondo e un gioco senza precedenti su PSP. Purtroppo, dopo i primi fasti, sia grafici che a livello di gameplay, il titolo ricade in una monotonia assurda, e sembra quasi che quelli di Tate abbiano deciso di mollare il progetto ancora prima di finirlo. Questo è testimoniato dalla presenza di diversi bug in alcuni livelli, che minano non poco l’integrità strutturale di Kao Challengers. Forse la pecca è stata proprio quella di abbassare il target dell’età, che ha contribuito ha un abbandono dell’idea di creare qualcosa di davvero innovativo. I minigiochi sono di una pochezza indicibile, mentre il multiplayer tramite Wi fi può essere visto come una buona fonte di divertimento. Se non sapevate cosa fosse Kao Challenger, ora potete trarne un giudizio: se è il titolo poco impegnativo che ricercate in una console portatile, pur avendo difetti notevoli, allora potete prenderlo. In caso contrario lasciatelo stare: il parco giochi per PSP offre diverse alternative.

Voto Recensione di Kao Challengers - Recensione


6.5

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