Recensione

Kaido Racer

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a cura di rspecial1

Genki è una società molto famosa ed esperta nel campo dei videogiochi automobilistici, non solo per essersi occupata a suo tempo della versione per Dreamcast di Sega Rally ma per la sua serie Tokyo Estreme Racer incentrata sulle “battaglie” nelle tangenziali della gigantesca cittadina giapponese tra piloti spericolati. Questo Kaido Racer ne riprende la filosofia, cambia ambientazione e ci riporta ad un gameplay che fa delle derapate il suo punto di forza; un titolo giunto in Italia un po’ a sorpresa vista la sua impostazione tutta giapponese e proposto anche ad un prezzo budget che ne aumenterà l’interesse di chi è stufo delle americanate alla Most Wanted o di Enthusia e Gran Turismo 4…o no?

La clandestinità…Come ogni titolo “Made in Japan” dopo aver inserito il disco nella nostra fida Playstation 2 assisteremo ad una sequenza in computer grafica che mixerà l’aspetto poetico della vita con le nostre amate macchine, mancano giusto delle belle ragazze poco vestite per avere un intro perfetta per noi maschietti e per un gioco del genere. I ragazzi della Genki ci metteranno alla guida di una “carriola” con la quale dovremo cominciare a vincere le prime gare, racimolare un po’ di soldini e comprare una macchina degna di questo nome; una classica modalità carriera quindi, nella quale questa volta oltre a vincere le gare dovremo cercare di portare a casa anche la firma di un bel contrattino con alcuni sponsor, il tutto sempre al fine di migliorare il nostro bolide o comprarne uno nuovo e più potente se necessario. Le macchine presenti sono quasi tutte giapponese, niente super car come le Ferrari ma qualche SLK si, o altro ed anche per le poche case europee presenti i modelli non solo sono pochissimi ma anche vecchi (spesso sono antecedenti al 2000…), il totale comunque sarà di circa 150, un numero più che ragguardevole a prima vista. Il gioco però si dividerà anche in due diverse sezioni, ovvero con gare che si svolgeranno di giorno ed altre invece in piena notte; la differenza ovviamente sarà nella natura stessa di queste, con la luce del sole dovrete farvi belli per guadagnare soldi e sponsor guidando un veicolo specifico, di una determinata marca e cilindrata (proprio come avviene in Gran Turismo 4 insomma, nulla di nuovo). La notte, beh non credo ci sia bisogno di dirlo che parliamo della parte migliore del titolo, v’impegnerete in gare non propriamente legali contro gli altri piloti per guadagnare soldi, rispetto e quindi raggiungere il vostro obbiettivo di diventare il miglior pilota della piazza. Potrete sfidare svariati concorrenti a seconda del loro veicolo, guadagnerete molto di più con quelli con molto rispetto ed esperienza o contro le squadre (in questo caso affronterete i componenti uno alla volta) che sfidando piloti deboli; le gare comunque si svolgeranno tutte in tre diverse città (leggasi piste) che sono Hakone, Haruna e Akagi che oltre ad essere molto, ma molto poche, si somiglieranno tutte con qualche differenza giusto per ciò che concerne il paesaggio. La sensazione quindi di essere sempre sullo stesso circuito è moto forte e non aiuta ad un titolo che non fa della varietà il suo cavallo di battaglia…cavoli sono solo tre, incomprensibile. Lo stile di guida è, come già detto, incentrato sulle derapate (drift) proprio come il classico Ridge Racer; quindi anche se non si tratta di un titolo rallistico preparatevi ad affrontare le curve mettendo la macchina di traverso e cercare, rischiando il più possibile, di prendere le traiettorie migliori. Il rischio di stamparvi contro il guard rail è sempre grande ma il livello generale di sfida che viene proposto dalla IA della CPU è abbastanza alto (sembrano fenomeni, anche se hanno una guida pre-calcolata che vi agevolerà non poco) quindi se non rischierete non otterrete nulla in cambio. Una novità introdotta dai programmatori è un sistema di comunicazione tra i vari piloti che, in teoria, servirebbe per racimolare qualche informazione utile sui vostri rivali in vista della gare, come detto in teoria poiché alla fine risulta noioso, inutile e, sinceramente, senza senso. Ovviamente il gioco è arcade: non aspettatevi quindi un titolo che faccia della fisica il suo punto di forza, non aspettatevi anche che la ripartizione o il dosaggio del gas possa servirvi a molto, ma è comunque ben bilanciato. Passiamo ai difetti del gioco, a quelle magagne che non lo fanno decollare ma che lo trascinano nel mezzo di una marea di titoli simili od anche al di sotto dei precedenti episodio visti su Dreamcast; come prima cosa le vetture, il numero è ragguardevole la scelta dei modelli molto meno, la resa su pista poi non ne parliamo, questo significa che la differenza tra i vari veicoli sarà minima e non cambierà molto rispetto il peso e le altre caratteristi a meno che non siate voi a modificare i parametri con le apposite opzioni. L’aspetto peggiore però risiede proprio nelle gare, troppo simili tra di esse non faranno che trasmetterci la spiacevole sensazioni di girare sempre sullo stesso posto e con un livello di sfida che porta alla noia dacché imparerete le traiettorie migliori o quelle dei vostri rivali, senza contare che per la modalità multiplayer non ci sono opzioni di sorta ma una sfida contro un altro giocatore in un “uno contro uno” e basta. Certo i soldi e la possibilità di perderli o guadagnarli, insieme all’acquisto e la messa a punto dei vari mezzi potrebbe allungarne la breve durata, ma sinceramente a questo punto che senso ha? Meglio infilare nella Playstation 2 il classico titolo, che non nomino poiché tanto avete già capito.

Tutto fumo! Ma l’arrosto?Cominciamo dalle belle notizie, le macchine sono modellate egregiamente con delle buone textures, i fondali sono troppo spogli di particolari ma comunque discreti da vedere e la sensazione di velocità adeguata. Passiamo alle cose negative, effetti di luce quasi inesistenti, effetto dei riflessi sulle vetture bruttissimo, livello medio delle textures scarso vista la poco definizione di queste, effetto bump mapping inesistente… almeno l’asfalto decente potevano farlo. Che dire, le sgommate e le gomme che lascerete sulle strade non sono neanche il massimo, ma in generale il titolo presenta una grafica appena sufficiente per una console come quella Sony. Le musiche sono techno e non si adattano al titolo se consideriamo i paesaggi ed all’azione di gioco, gli effetti sonori invece si presentano in modo più approssimativo, i rombi dei motori non sono diversi da vettura a vettura ed anche le lamiere che si sfregano non sono la cosa più bella da ascoltare; inutile l’editor per la musica presente nel gioco e che vi permetterà di modificare le canzoni come foste dei DJ. Aggiungeteci che la modalità multiplayer, con lo split-screen, causerà una perdita di dettaglio e resa generale inspiegabile. Altro difetto nel retro della copertina, che annoveriamo alla voce “cura dei dettagli”, in cui la frase ad effetto del gioco contiene un errore grossolano ripetendo una parola…errore di tipografia, ma qualcuno se ne sarà accorto?

– Costa poco

– Gameplay diverso dal solito

– Grafica approsimmativa

– Pessime musiche

– Poche “piste”

– Gare noiose

– Dura poco

6.5

Questo nuovo titolo di corse della serie Kaido si presenta come un titolo più che sufficiente a tenere impegnato per un paio di pomeriggi il pilota che c’è in voi. Tralasciando la realizzazione tecnica mediocre il titolo presenta un gameplay che mixa e perfeziona in certi aspetti lo stranoto Ridge Racer, peccato per qualche difetto di troppo e per la sensazione di trovarsi di fronte ad un titolo completo a metà, con poche piste, tutte uguali e che vi annoieranno presto. Compratelo solo se avete già tutto e v’interessa vedere una bella introduzione in computer grafica.

Voto Recensione di Kaido Racer - Recensione


6.5

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