Recensione

Kaido Battle 2 - Chain Reaction

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a cura di Jacklord

Corse d’auto, musica disco, scommesse, carriera…“Kaido Battle 2: Chain Reaction” (da ora in poi KB2) è il bellicoso titolo di un videogioco, purtroppo sviluppato e finora limitato all’area asiatica, incentrato su un concetto davvero esteso di “automobilismo”. La premessa sembra solleticare l’attenzione di chi ha già goduto di Gran Turismo o di Project Gotham, ma il sottile velo di seta che avvolge KB2 va lentamente sfilacciato, per ammirarne tutta la bellezza! Iniziamo: gestione finanziaria dei propri quattrini, gestione meccanica del proprio veicolo, impostazione della propria carriera, selezione delle sfide, passando per lo studio del percorso, degli avversari, la cura dei rapporti con gli sponsor, persino con i propri tifosi. La voglia di conoscere KB2 cresce, ma non siamo ancora all’apice. Prendiamo tutto questi ed altri elementi di gioco e pensiamoli organizzati in base ad una realistica variabile meteorologica (sereno, nuvoloso, pioggia, tempesta) e cronologica (giorno e notte). Aumenta la dose di piacere quando scopriamo che tutto ciò è sostenuto da una solida colonna sonora, tipicamente disco e techno, che presenta due caratteristiche inedite: è completamente remixabile dal giocatore, che ha a sua disposizione un perfetto studio di miraggio. Ma il vero culmine dell’interesse e della peculiarità sta nel collegare i progressi nella carriera, con l’estensione della colonna sonora e anche dei suoni e degli strumenti di cui potremo disporre nel nostro personale studio, in cui potremo confezionarci da soli la musica da ascoltare durante le sfide su strada.

Le sfideChi ha la possibilità di utilizzare una Playstation 2 in versione ntsc/j, avrà sicuramente ammirato il talento di Genki giocando all’ottimo “Shutoku Battle 01”, la cui precedente versione europea portava il nome di “Tokyo Xtreme Racer”. Ebbene, l’architettura di KB2 moltiplica quella di Shutoku Battle 01 per un numero molto più ampio di possibilità di guida. Nonostante la roboante premessa sulla ricchezza ludica di KB2, il gioco è in realtà strutturato in modo lineare e intuitivo: dopo il filmato di introduzione, di ottima fattura non solo tecnica, si offrono le due tradizionali modalità: una votata al divertimento immediato, con buona scelta di veicoli e di piste (Record Challenge), l’altra molto (ma davvero molto) più impegnativa che spalanca le porte della carriera professionale (dall’altisonante nome di Conquest). In modalità arcade, le sfide si suddividono in corse contro il tempo, oppure contro veicoli della propria categoria. Quando invece si intende fare sul serio, la scelta obbligata ricade su Conquest: scelto il nostro nome di battaglia (Kaido Battle – se non erro – significa appunto battaglia su autostrada), per prima cosa acquistiamo un veicolo cercando di investire al meglio la somma iniziale a nostra disposizione. Quindi potremo muoverci nel nostro garage, acquistare altri pezzi per i nostri veicoli, cercare sponsor, impostare le opzioni di gioco e finalmente scendere nell’arena d’asfalto, nel colosseo del terzo millennio in cui tecnologici gladiatori sfrecciano a bordo di destrieri nutriti d’olio e benzina. E’ questa l’epica moderna, e KB2 non si sottrae, anzi trasmette proprio il senso della sfida e dell’impegno per vincerla. Lascio a tutti voi, meccanici consumati dall’olio e dall’esperienza, ogni commento sulla più che soddisfacente parte di “tuning”, cioè di ottimizzazione, del veicolo. Nei numerosi menù di questa sezione compaiono quasi tutti i termini del più tecnico dei vocabolari di meccanicia: Gear Ratio, LSD (?), Traction Control, ABS, Spring Rate, Damper, Stabilizer, Ride Height, Toe, Camper, Brake Bilance, Steering Angle, Torque bilance e così via. Ma non manca neppure l’opzione di “dress-up” per “customizzare” cioè personalizzare la veste estetica della nostra auto, modificando gruppi ottici, inserendo spoiler, riverniciando e così via.Una volta preparata a dovere la nostra automobile, e aver fatto abbastanza pratica, basta scegliere il tipo di sfida: “Category race”, suddivisa in livelli di difficoltà in base al brand del veicolo e alla sua classe, è la modalità più tradizionale. “Enter parking” è una sorta di luogo di appuntamento per i piloti in cerca di sfide “faccia-a-faccia” dove il premio è frutto di scommessa di denaro: c’è davvero un parcheggio dove i piloti sostano e dove noi possiamo scegliere lo sfidante e definire i termini economici della sfida. Sia nella corsa di categoria che nella corsa a scommessa, c’è ampia libertà di opzioni: strada in salita ricca di tornanti oppure discesa rapida, giorno o notte, sereno, nuvoloso, piovoso o burrasca.Alle due modalità single player si affianca anche una possibilità di multiplayer (“battle mode”) con selezione di tre differenti tipi di sfida multiplayer.

Al volanteIl parco auto brilla sia per il numero di case produttrici che per il numero di auto, includendo anche marchi europei (Fiat, Alfa Romeo, Volkswagen, Renault) e americani (Ford, Chrysler) oltre che ad un’ovviamente ampia rappresentanza di tutti i marchi storici nipponici (tranne la Honda). All’interno di ciascun marchio sono disponibili inoltre sia veicoli di classe gran turismo e affini, sia modelli “city-car” più consoni ai gusti orientali. Ad alimentare la peculiarità di KB2 ci pensa la presenza di veicoli tirati fuori direttamente dagli anni ’80, quali la Renault 21, la Mercedes 190, ma qui mi fermo per non rovinare la sorpresa. Per quanto concerne il modello fisico, sono forti le rassomiglianze con quello di “Gran Turismo”, con una buona caratterizzazione meccanica dei singoli veicoli, le cui differenze si avvertono immediatamente.

Non basta arrivare primiRispetto al venerando “Gran Turismo”, KB2 imposta le proprie sfide “diurne” principalmente sull’accumulo di un determinato livello di punti, che consente di accedere alla sfida successiva e così di seguito. Per riuscire in ciò, occorre al pilota guidare con un preciso stile. Che vuol dire? Nel momento in cui l’auto arriva in prossimità di una striscia rossa sull’asfalto, allora scatta la fase “action” e lì si deve sfoggiare tutta la classe di guida del pilota, esibendosi in manovre spettacolari ma che non sono mai il frutto dell’improvvisazione o del fulmineo colpo di genio. Basta sfiorare un guard-rail o accarezzare un muretto che il conteggio dei punti viene interrotto e azzerato. Questo meccanismo di azione-su-comando viene ripetuto per un numero non certo elevato nel corso della sfida, contribuendo ad una difficoltà ottimamente calibrata. Una volta apprese le manovre necessarie, diventa facile ma non troppo accumulare i punti necessari. Non è una banale riedizione dei “kudos” di Project Gotham, perché qui le manovre da eseguire sono più difficili che non quelle “arcadizzate” di gotham, e sono una condizione ineludibile per proseguire nella carriere. Quindi preparatevi a studiare tanto, a riprovare tanto, a guidare tanto.

Sulle strade di Kaido Battle 2Anche qui KB2 si discosta dagli titoli: salita o discesa. Cosa preferite? Scendere giù da colline e montagne, oppure risalire fino in cima? Ovviamente collezionando numerosi tornanti e curve strette, dossi e improvvisi rettilinei seguiti da altri tornanti. Queste sono le strade di KB2: Nikko, Haruna, Hakone sono le tre direttrici che attraverserete con KB2, insieme a pendii naturali e ad ogni genere di fenomeno atmosferico. Se sommate l’oggettiva difficoltà di questi tracciati al doverli affrontare con manovre non certo convenzionali, avrete una fedele impressione di che cosa KB2 chieda e offra al pilota.

Anche la grafica cantaL’impatto visivo di KB2 è eccellente: sia di giorno che di notte, il livello di dettaglio e i colori sono vivacissimi, così come i dettagli, sia delle auto che dell’ambiente. Gli effetti atmosferici parlano all’anima: il vento sembra soffiare sul nostro volto mentre la guidiamo su un’irta salita, trascinando con sé foglie secche o petali di loto. Lo stesso dicasi della pioggia, che sembra molto di più di un effetto, la cui intensità cresce qualora sia la pioggia di un temporale. La strada presenta un’asfaltatura realistica e un grande senso di plasticità, come le strade bagnate di Gran Turismo. La sfumatura dei fari accessi è anch’essa meravigliosa, soprattutto di notte. Meno brillante è l’ambiente deserto, che è generalmente privo di individui o di altri veicoli, mantenendo tuttavia un elevatissimo livello di dettaglio. Il frame rate è costantemente su 60 fps.

Il sonoroSolitamente poche righe esauriscono il discorso sull’audio. Qui no. Nel menu principale, la voce “Sound Editor” è la porta d’ingresso per il vostro personale studio di registrazione e mixaggio. Oltre a poter ascoltare i singoli pezzi, potremo modificarne l’ordine, la connessione a particolari fasi della carriera o particolari sfide, avversari, auto, oppure riconfigurare i singoli brani o addirittura crearne nuovi. Avete tutto quello che occorre – dagli strumenti musicali agli strumenti di registrazione – per editare personalmente la vostra musica. Nella versione limitata è anche incluso un cd audio con tutta la colonna sonora.

– Grafica di eccellente fattura

– Audio componibile su misura

– Adeguato modello fisico

– Sfide e gare per tutti i gusti

– Per chi è o vuole diventare un pilota professionista

– Difficoltà talvolta eccessiva

8.0

Tante possibilità di guidare tanti veicoli, guidando con stile, con un’ottima grafica e un audio di buona qualità e personalizzabile, e tutto ciò in una salda struttura di gioco basata sulla carriera professionale. Ecco in sintesi la risposta alla domanda: cosa è KB2? Manca davvero poco a fare di KB2 un “imperativo” per gli amanti della guida professionista, per chi abbia pazienza, ma sia anche stanco delle soluzioni offerte dai tradizionali giochi di guida, e voglia sperimentare una formula diversa, molto più ricca di opzioni – ovviamente disponendo di una ps2 ntsc/j.

Voto Recensione di Kaido Battle 2 - Chain Reaction - Recensione


8

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