Feel like a ballerina
Just Dance 4 è un videogioco che non cerca di fare molto di più di quanto non sia possibile intuire semplicemente dal titolo: balla e basta. Certo, abbiamo la possibilità di creare un profilo personale con giusto qualche dato come età e sesso (e di accompagnarlo ad una foto della nostra bella faccia) e di fare lo stesso anche per gli amici (o più probabilmente le amiche) che vengono a giocare da noi, ma questa possibilità non ci viene presentata con particolare insistenza. C’è, se la vogliamo possiamo sfruttarla, ma non è poi così fondamentale visto che per divertirsi con la produzione Ubisoft basta veramente selezionare una canzone ed iniziare a ballare, con quel minimo di pazienza necessaria per superare i caricamenti iniziali.Questo anche perché la barra del mojo, che si riempie ogni volta che terminiamo un’attività, è comune a tutti i profili creati e addirittura non ne richiede affatto, permettendo di sbloccare nuovi contenuti semplicemente giocando.
Si tratta di un approccio dal quale si intuisce come il pubblico ideale di Just Dance 4 sia composto più che altro da quelli che fino a qualche anno fa potevamo chiamare “non giocatori”, ma che oggi sono semplicemente una delle tante tipologie che compongono il nostro eterogeneo settore.
Tre canzoni in più
Superata la prima schermata che ci chiede di selezionare l’attività preferita tra semplice ballo e fitness, del quale parleremo fra qualche riga, ci viene proposta una lista di quarantasette canzoni subito disponibili per dare il via alle danze, delle quali tre in esclusiva per la versione Wii U (Domino, Ain’t No Other Man e Want U Back).La scelta di generi ci è parsa tutto sommato eterogenea nonostante la natura commerciale e, soprattutto, ballerina del titolo, una natura che presuppone quantomeno la presenza di un groove trascinante. Si va dunque dai classici del rock con Elvis Presley alla techno di Sxrillex passando per Rihanna, Rick Ashley, Barry White e Justin Bibier, senza dimenticare poi il pezzo più “coverizzato” della scorsa estate, Call Me Maybe.Diciamo, insomma, che più o meno chiunque potrà trovare almeno una manciata di brani di suo gradimento e magari avvicinarsi anche a qualche canzone prima sconosciuta, certo, a patto di non nutrirsi solo di metal o rock progressivo, ma crediamo che anche gli amanti dei generi meno ballabili possano passare qualche minuto in allegria con Just Dance 4.
I fondamentali dunque ci sono, ma gli sviluppatori francesi hanno pensato bene di rendere le cose più interessanti creando diversi modi per affrontare le singole canzoni: si parte ovviamente dal ballo semplice, arrivando alle altrettanto ovvie coreografie alternative, ma nel mezzo troviamo sfide per più giocatori, balli di gruppo, obiettivi speciali e le possibilità offerte dal Wii U Gamepad.Le coreografie pensate per più giocatori riescono nello scopo di coinvolgere più persone diversificandone i movimenti e garantendo quell’atmosfera da villaggio vacanze che non manca di strappare sorrisi, così come divertenti sono le aggiunte date dalle possibilità del nuovo controller Nintendo. La modalità Puppet Master, infatti, permette ad un giocatore di scegliere la sequenza di passi che gli altri quattro dovranno eseguire, rendendo le cose frizzanti, mentre durante le partite normali è comunque possibile disegnare sullo schermo o attivare e disattivare il karaoke. Particolarmente indovinata la scelta di offrire diversi obiettivi diversi a seconda dei brani, niente di particolare (si richiede il raggiungimento di determinati punteggi o valutazioni), ma si tratta di un’idea capace di aumentare la longevità del prodotto.
Wiimote e precisione
Just Dance 4 richiede che ogni giocatore partecipante impugni un Wiimote (non è obbligatorio avere un Wiimote Plus) in modo che vengano riconosciuti i suoi movimenti. Lo diciamo subito: questo sistema non è particolarmente preciso e soprattutto non è capace di valutare ogni zona del corpo, un fattore che rende la versione Wii U leggermente meno precisa di quella per Xbox 360 che prevede il supporto al Kinect. Detto questo non possiamo lamentarci più di tanto del lavoro svolto dagli sviluppatori nella calibrazione del controller Nintendo: l’impressione è che, in effetti, i giocatori che più si avvicinano ai passi rappresentati a schermo vengano premiati, rendendo quindi inutili i tentativi dei più pigri di turlupinare il sistema agitando esclusivamente la mano che impugna il controller. Oltre al sistema di punteggi (suddiviso per comodità in stelline), il software si premura di assegnare un aggettivo ai giocatori una volta terminata la partita, potremo così sapere se siamo stati particolarmente appassionati nel ballo o molto precisi nel seguire i passi per esempio, andando magari a soddisfare delle condizioni che ci vengono richieste per il completamento degli obiettivi relativi ai vari brani.
Accanto alla modalità principale troviamo anche l’opzione Just Sweat che prevede delle sessioni di allenamento incentrate su di un’esperienza più virata verso il fitness, certo non raggiungiamo la profondità di una produzione come Your Shape: Fitness Evolved 2013, ma è sicuramente un’aggiunta gradita. L’impressione è che Ubisoft abbia voluto creare due prodotti simili, pensando il titolo della serie Your Shape per chi volesse concentrarsi sul fitness, senza però trascurare completamente il ballo, ed indirizzando Just Dance per chi volesse l’esperienza opposta. Crediamo che si tratti di un’ottima strategia di mercato che, nel silenzio della concorrenza, permette alla casa francese di posizionare i suoi prodotti come uniche offerte del genere.Dal punto di vista puramente tecnico sappiamo che i titoli di questo genere non mettono generalmente sotto sforzo le console su cui girano. Anche nel caso di Just Dance 4, infatti, possiamo trovare una produzione dallo stile grafico semplice e poco impegnativo, nonostante non manchino delle idee interessanti (come il discreto numero di diversi ballerini e costumi, e le animazioni specifiche per ogni brano) capaci di dare quel qualcosa in più.
– Tracklist soddisfacente
– Piacevoli le animazioni dei brani
– La modalità Puppet Master migliora il multiplayer
– Solo tre brani esclusivi sembrano pochi
– Il Wiimote non è la periferica migliore per tradurre dei passi di danza
– Il Wii U Gampad poteva essere sfruttato di più
Just Dance 4 è, al momento, l’unico titolo del suo genere disponibile per Wii U, non lasciando molta scelta a chi volesse a tutti i costi trasformare il suo salotto in una sala da ballo. Per fortuna il titolo Ubisoft è costruito sulle basi di una solida serie e riesce a convincere per tracklist e realizzazione, anche se dal punto di vista della ricezione dei movimenti dobbiamo registrare le minori possibilità offerte dal Wiimote se paragonato al Kinect. Il Wii U Gamepad non è sfruttato approfonditamente, ma l’aggiunta del quinto giocatore nella modalità Puppet Master fa intravedere il valore aggiunto che può dare la console Nintendo.