Recensione

Jurassic Park Operation Genesis

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a cura di Fei

Più di dieci anni fa nacque, dal genio letterario di Michael Chricton e successivamente da quello cinematografico di Spielberg, Jurassic Park.

John Hammond, con alle spalle grossi finanziamenti, vuole realizzare un sogno: aprire un parco interamente dedicato ai dinosauri e riportare in vita questa razza estinta, che fin da sempre, in particolare in Usa, ha numerosissimi fan.Le ricerche mettono in luce delle zanzare preistoriche racchiuse in gocce d’ambra e da qui inizia a prendere corpo il sogno del magnate americano.Il sangue di dinosauro trovato in questi reperti permette agli scienziati di recuperare una grossa parte del DNA di questa razza e, miracolo dell’ingegneria genetica, completando le strutture mancanti con quelle di coccodrillo e inserendo le cellule elaborate nelle uova di tale rettile, riescono a fare risorgere i dinosauri.Poi la trama prosegue ma quello che serve a noi è questo.Infatti, a dieci anni dal film campione d’incassi, Vivendi Universal Games con Blue Tongue ci regalano un nuovo gioco tratto da esso, diverso dai soliti e consueti titoli d’azione, uno strategico – gestionale: Jurassic Park Operation Genesis. Il videogioco trae ispirazione dal concetto di parco a tema basato sui dinosauri ed è più legato quindi al primo film, il più bello, e non ai due orrendi seguiti.Il vostro compito è quindi quello di gestire, per conto dei finanziatori di Ingen, il parco nella più classica modalità strategica, farlo prosperare e occuparvi di tutto quanto ne deriva.

Benvenuti a Jurassic Park!“E’ solo un piccolo ritardo. Tutti i grandi parchi hanno avuto dei ritardi. Quando aprirono Disneyland, nel 1956, non funzionava niente.”“Sì, però se il villaggio dei Caraibi va in tilt, i pirati mica si mangiano i turisti.”Hammond a Malcolm, Jurassic Park

Jurassic Park Operation Genesis, fin dall’inizio trascina all’interno di questo mondo.Ottime musiche e sfx, un bel filmato introduttivo… peccato solo per il doppiaggio che rovina un po’ tutto.L’impressione iniziale è quella di entrare in un qualcosa di epico, ma il tono di voce del doppiatore rovina tutto: è troppo simpatico, pubblicitario e coinvolgente nel modo sbagliato, del tutto privo di quel necessario pathos che ci vorrebbe… stiamo per aprire Jurassic Park, non Disneyland!

Subito dopo avere scelto la lingua e visto il filmato introduttivo ci troviamo nella schermata iniziale di gioco che oltre ai consueti tasti opzioni, carica e crediti presenta la cosiddetta Dinopedia, un’enciclopedia molto interessante sui dinosauri e sulle rispettive ere geologiche, e 4 modalità di giocoLa prima, Operation Genesis, è quella dell’editing o, se preferite, della creazione del parco stesso: infatti è possibile intervenire sulla creazione geologica dell’Isola di Nublar.Purtroppo già da qui si nota che lo spazio di gioco non è immenso e la struttura base delle isole è sempre fin troppo simile.Una volta scelta la vostra Nublar, potete costruire varie strutture a vostro piacimento, iniziando da quelle più importanti per i dinosauri, l’intrattenimento e la sicurezza dei turisti. In seguito potete puntare anche su edifici come i luoghi di ristoro e i negozi di souvenir, che sono molto utili per sgonfiare i portafogli dei visitatori del vostro parco.Nel fare tutto questo siete assistiti da vari professori, ricercatori e responsabili, che inviano, a dire il vero troppo in continuazione, messaggi privati che vi aiutano nella gestione di Operation Genesis.All’inizio vi è a disposizione una sola razza preistorica che deve essere collocata nel parco, ciononostante si comincia a vedere qualche soldo usufruendo di appositi studi che esaminano un nuovo DNA, grazie al quale è possibile arricchire il vostro parco con qualche nuova specie, fino ad arrivare ad un massimo di 25, e migliorare come caratteristiche quelle che avete già in uso.La ricerca dei fossili e dell’ambra è quindi un ottimo modo per procurarsi denaro e DNA, ma non distoglietevi troppo dal gioco vero e proprio.Visto che ogni trimestre dovete rendere conto a Ingen, i vostri finanziatori, curate sì il portafoglio e le ricerche ma le due cose più importanti sono i dinosauri, con la loro salute, e i visitatori, ai quali dovete garantire sicurezza e divertimento. L’intelligenza artificiale è stata studiata per ogni singolo dinosauro: il loro atteggiamento oscilla dall’aggressivo al timido anche se è stato inserito un grado d’imprevedibilità che il giocatore deve mantenere sotto il suo controllo. Può accadere, infatti, che nascano degli inconvenienti legati sia ai dinosauri che al maltempo. In questo caso interviene in prima persona il giocatore per risolverli. Supponiamo che un animale impazzito distrugga le recinzioni e si scaraventi sui visitatori, voi potete strepitosamente e precipitosamente intervenire con mezzi di soccorso, come elicotteri o jeep, per catturare l’animale e riportare la situazione nella solita condizione di tranquillità. Può anche capitare che il vostro dinosauro venga colpito da qualche virus e in questo caso sta a voi intervenire per medicarlo. Da questi esempi credo che si sia capito che la cura degli animali è completamente nelle mani del giocatore e, logicamente, un occhio di riguardo deve andare agli animali più deboli. Guardando, infatti, i vari dinosauri c’è una differenza sia di dimensioni che di carattere, quindi è indispensabile essere vigili e non tenere insieme animali carnivori con quelli erbivori, a meno che voi e i vostri visitatori non desideriate assistere a qualche “spettacolo”…

La seconda modalità di gioco, un classico tutorial, serve a comprendere il funzionamento e le numerose opzioni e caratteristiche di JPOG.In questo modo potete diventare dei veri e propri ingegneri, fino ad arrivare a progettare in breve tempo un parco interamente funzionante.Questi insegnamenti sono molto importanti, se non fondamentali addirittura, per avere successo in Operation Genesis e nella terza modalità, delle missioni ad hoc che naturalmente devono essere portate a termine.Con la quarta e ultima modalità, viene data la possibilità al giocatore di creare una vera e propria riserva naturale preistorica, completamente priva della partecipazione di fastidiosi visitatori, in modo tale da poter osservare l’evoluzione dei cuccioli e vedere il rapporto che nasce fra di loro. Si tratta in pratica di una specie di documentario visivo, secondo me abbastanza noioso dopo un po’.

Dalla preistoria a casa vostraParlando dell’aspetto grafico, credo che gli sviluppatori abbiano fatto un buon lavoro. Il parco in tre dimensioni, dai dinosauri ai visitatori, dagli alberi agli edifici, tutto quanto è ben realizzato ed è piacevole da guardare.I colori sono ottimi, anche se quelli del cielo non cambiano in base all’ora ma al mese; questa cosa è alquanto strana ma la vedremo dopo.Le movenze dei dinosauri sono state ricreate con cura così come le costruzioni, gli elementi del paesaggio, le condizioni atmosferiche variabili, gli ottimi colori, effetti luce e riflessi.La grafica quindi nel complesso è più che buona ma non è mai superlativa, inoltre i problemi di pop-up per i messaggi dei vostri aiutanti alla lunga sono fastidiosi.Le texture sono poco varie, soprattutto per i paesaggi e ciò alla fine contribuisce alla monotonia.La cosa che però mi ha innervosito di più e condizionato, in maniera determinante, nel giudizio sono le telecamere. Indubbiamente i movimenti, le zoomate e le escursioni sono liberi, fatti bene e non hanno mai palesato intoppi, tuttavia hanno una linea troppo bassa sull’orizzonte e uno zoom troppo ravvicinato all’isola. Credo, infatti, che in giochi di questo tipo sia fondamentale avere una visione chiara e, quando serve, immediata della propria creazione. In JPOG infatti è disponibile non solo una cartina troppo piccola ma anche una visuale sempre inclinata e troppo vicina al parco, così da darvi molto fastidio come sensazione visiva e come giocabilità.

Il sonoro è un aspetto molto gradevole del gioco pur con i suoi difetti.Del resto la musica, un’emozionante melodia con strumenti a corde e a fiato, è il tema principale realizzato per Jurassic Park da John Williams, uno dei più grandi maestri nella composizione musicale delle colonne sonore dei film, basti ricordare Indiana Jones, E.T. e Guerre Stellari.Pure gli sfx dei dinosauri, dell’ambiente e di fondo sono notevolmente realistici… ops realistici per i dinosauri intendo in base al film, agli studi fatti dai paleontologi ed al nostro immaginario.Purtroppo però le voci hanno grossi problemi. Come ho già detto nell’introduzione è una questione di tono di voce degli attori, non di timbro.Questa è una mia personalissima opinione, infatti Jurassic Park deve essere qualcosa di epico, pomposo, ricco di pathos come la colonna sonora di John Williams e non una scampagnata tra amici come sembra dalle voci. Inoltre i campionamenti sono davvero casuali: molto spesso mi è capitato di ottenere successi e che Ingen mi chiamasse per il rapporto trimestrale. Sul messaggio c’erano grossi complimenti ma la voce e il messaggio vocale erano gli stessi di quando avevo fatto divorare da un Tyrannosaurus Rex un gruppo di turisti.

Come giocabilità devo dire che all’inizio questo gioco mi aveva coinvolto parecchio ma poi il tutto si è affievolito.Prendere dimestichezza con i comandi e tutte le opzioni di gioco necessita di un po’ di tempo ma poi il tutto fila via liscio abbastanza velocemente.Il concept di un gioco di Jurassic Park così diverso dal solito è davvero innovativo e divertente, inoltre l’atmosfera che permea il titolo è molto interessante.Purtroppo devo dire che, da un punto di vista pratico, l’uso del controller non è mai stato così complicato. Indubbiamente questo è un limite rispetto al Pc, ma, anche se pochi, i titoli strategici su console ci sono e l’uso del controller non può essere così complicato.Non è una questione di tasti ma di comandi che vengono assegnati come input rispetto allo schermo. Per farvi un esempio il menù delle costruzioni dei dinosauri è disposto a semicerchio ed alcune opzioni sono raggiungibili solo abbandonando lo stick e tentando più volte con il pad a croce. Ciò all’inizio non innervosisce più di tanto, ma dopo un po’ è davvero fastidioso, soprattutto in un titolo di questo genere dove il tempo è una componente fondamentale, dovendone impiegare parecchio per far crescere il proprio parco.Come detto prima il problema della telecamera si riflette pesantemente anche sulla giocabilità: infatti non si riesce ad avere una comoda visione d’assieme del parco e spesso si ha l’impressione di non essere padroni del gioco e al di fuori dell’azione. Questa cosa è, a mio giudizio, gravissima in uno strategico, infatti se volete intervenire velocemente per controllare una situazione, senza che abbiate già l’avviso di un aiutante, e dovete cercare qualche creatura o struttura, le possibilità sono due: o ci arrivate tramite un menù un po’ troppo dispersivo o dovete mettervi a girare come pazzi per l’isola. Altri problemi sono la mancanza di grafici e prospetti riassuntivi, che, in titoli di questo tipo, aiutano a districarsi tra tutti i compiti che implica la gestione di una città, una nazione o di un parco, come in questo caso.Consideriamo poi che Nublar da gestire è forse un po’ troppo piccola, poco varia e la possibilità di crearne di nuove non è molto implementata: infatti le possibili isole dell’edit sono tutte fin troppo simili tra loro.Inoltre non c’è possibilità di settare la durata del tempo della quale si ha un’assoluta mancanza di percezione. Invece del calendario mensile io avrei giocato in una versione calendario giornaliero od orario, che sarebbero stati più utili e logici.Come vi dicevo prima i colori del cielo cambiano in base ai mesi come se ogni paio di mesi tramontasse il sole (siamo ai tropici non in Scandinavia!); questo fatto non me lo sono spiegato anche se molto bello graficamente con i suoi effetti luce. Ciò sarebbe stato logico con una suddivisione oraria del tempo cronologico e non mensile.Un altro elemento da considerare sono i caricamenti: non ho mai visto su Ps2 nulla di così lento ed esasperante.Vi sono infine altri dettagli minori che mi hanno deluso: non è possibile mettere in pausa il gioco per decidere dove costruire con calma le strutture, la gestione generale di tutto è un po’ troppo meccanica e i messaggi dagli assistenti sono troppi.Malgrado difetti vari e l’atmosfera all’inizio coinvolgente poi un po’ monotona, JPOG è alla fine un titolo che si presenta con una discreta longevità.

– Uno strategico per Ps2!

– Da tenere d’occhio per i fan del genere, del film e di dinosauri

– Colonna sonora del film e buoni sfx

– Atmosfera inizialmente coinvolgente…

– … purtroppo con il tempo passa presto

– Visuale e telecamere fastidiosi

– Uso del controller assai scadente

– Caricamenti estenuanti

6.9

Jurassic Park Operation Genesis appartiene ad un genere che non prolifera molto su Ps2 e rappresenta una innovativa ed interessante interpretazione del celebre film in ottica videoludica.

Dopo dieci anni dall’uscita nelle sale del primo e più bello Jurassic Park, i fan hanno la possibilità di avere tra le mani un titolo che, seppur solo discreto nel complesso, riporta e ricorda davvero quell’atmosfera fantastica.

Il videogioco di Vivendi Universal Games si presenta indubbiamente come un prodotto degno di attenzione e da non sottovalutare affatto per tutti quei fan e anche per coloro i quali amano questo genere di titoli e non hanno un Pc, piattaforma migliore per strategici, gestionali e city-buildings, sul quale giocarli.

A queste categorie di videogiocatori mi sento di consigliarlo pur con alcune riserve, a tutti gli altri direi di lasciar stare.

Jurassic Park Operation Genesis è infatti solo gradevole, purtroppo nulla di più: un sonoro più che positivo ma con un parlato davvero scadente, grafica buona ma con una fastidiosa impostazione delle telecamere.

La giocabilità è discretamente coinvolgente, grazie all’atmosfera, ma pessima come controller, gestione e altri problemi minori.

Infine tutti questi difetti alla lunga inficiano pesantemente la longevità di un titolo che, secondo me, resta comunque interessante.

Voto Recensione di Jurassic Park Operation Genesis - Recensione


6.9

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