Recensione

Juiced 2: Hot import nights

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a cura di Jack Right

Giochi come Need for speed underground segnarono una svolta decisiva nel mondo dei racing game. L’automobilismo e “relativa passione per” assumevano una connotazione ludica ben più estrema e feroce attraverso ambientazioni notturne e gare illegali di velocità. Il fascino suscitato da questi eventi si è dunque risolto in una realizzazione virtuale degli stessi permettendo alle software house particolarmente attente all’impianto sociologico contemporaneo di sfornare prodotti a volte di scarsa qualità ma di certo successo.Altra intuizione “geniale” delle software house è stata quella di inserire sempre in giochi di questo genere figure femminili ben poco vestite come premio e incentivo quasi a rafforzare l’idea (o semplicemente a seguirla) che macchine e donne siano in qualche modo collegate. Aldilà delle implicazioni di carattere morale relative tali pulsioni è da accennare che immagini di belle donne non mancheranno in questo titolo che si prefigura pertanto essere perfettamente in linea con una tendenza generale che forse andrebbe un po’ analizzata ideologicamente.

Modalità e gameplayNulla di nuovo sotto il sole. La modalità carriera si presenta sotto forma di missioni. Il nostro personaggio avrà a disposizione fin dall’inizio un’auto (una renault clio Sport v6) e qualche denaro per aumentarne le prestazioni e personalizzarne il già sportivo aspetto e assetto. Sotto il profilo personalizzante è da constatare fin da subito come le opzioni siano sufficientemente ampie da soddisfare i palati di quanti tra voi amino il mondo del settaggio ultrasportivo. Modificherete alettoni, cofani, minigonne e quant’altro onde avere virtualmente un’auto a rappresentarvi. Naturalmente potrete agire anche sull’aumento delle prestazioni e sulla consistenza del nitro di cui a breve parlerò. Tali modifiche (sempre molto arcade più che simulative) si renderanno possibili soltanto a patto di avere i soldi da investirvi, soldi accumulabili attraverso successi e vittorie nelle varie missioni. In modalità carriera sarà accessibile un garage (ove stazioneranno le auto sbloccate) e le missioni divise in varie gruppi che mano a mano si sbloccheranno. Essi saranno principiante, classi 7,6,5,4,3,2, ed 1, internazionale ed elite. Non poche dunque. Le missioni saranno piuttosto varie e spazieranno dalla classica corsa all’eliminazione diretta. Sfide simpatiche saranno poi quelle denominate spaventa in cui prioritario sarà spaventare i rivali cercando al contempo di vincere la corsa (questa tecnica è comunque utilizzabile anche in altre gare) . Derapataassomiglia molto a certe modalità viste nella serie Project Gotham Racing dato che scopo della missione sarà accumulare una certa quantità di punti conseguibili attraverso lunghe sottosterzate (o sbandate controllate). Se si riuscirà inoltre a continuare la derapata oltre la prima curva il punteggio aumenterà vertiginosamente.La modalità gara personalizzata può essere definita come la parte molto arcade di un gioco arcade. Sceglieremo il tipo di sfida da affrontare tra quelle disponibili (all’inizio molte saranno bloccate) e correremo a più non posso. Da segnalare modalità come “giro perfetto” (in cui non si potranno commettere errori) “re delle derapate” (in cui si dovranno ottenere alti punteggi derapando), “derapata a tempo” e “staffetta”. Le altre sono piuttosto classiche. Il secondo schermo di NDS non è sfruttato benissimo e fondamentalmente indicherà la mappa, i partecipanti alla gara ed il livello di nitro. Sarà possibile scegliere l’ampiezza della mappa toccando la corrispondente icona. Il nitro aumenterà rapidamente la nostra velocità fino alla massima e sarà particolarmente utile in fase di partenza o dopo aver perso velocità. Utile altresì in fase di sorpasso sarà riguadagnabile attraverso ogni buona derapata. Da sottolineare il fatto che sarà possibile, prima di ogni missione, aumentare la quantità di denaro che ci spetterà in caso di vittoria scommettendo con uno dei tre rivali sull’esito della corsa o della sfida. L’intelligenza artificiale dei piloti non sarà mai scandolosa anche se, certamente, non rappresenta il punto di forza del titolo. I controlli sono molto classici. Con “A” accelereremo, con “B” freneremo, con “Y” attiveremo la retromarcia (annesso il cambio di prospettiva che passerà da dietro a davanti), con “X” cambieremo visuale (tre disponibili: dietro lontano, dietro e dal cofano), con “R” attiveremo il nitro e con “L” lo specchietto retrovisore. I circuiti non sono molti ma a mio dire non è un problema. Si ricordi ad esempio Daytona Usa. Contava su soli tre tracciati ma erano talmente belli da assicurare egualmente una buona longevità anche nell’edizione casalinga. Comunque non preoccupatevi, i tracciati presenti in Juiced 2: Hot import nights saranno ben più di tre e non mancherà ovviamente la possibilità di correrli al contrario (previa sbloccaggio). Le auto saranno presenti in numero sufficientemente alto. Tutte sportivissime, mancano purtroppo di una vera e concreta differenziazione in fase di guida. Le principali differenze tra l’una e l’altra saranno dunque relative sopratutto alla velocità massima ed alla stabilità. Comunque stiamo trattando di un gioco arcade e non di un titolo simulativo, quindi tale disattenzione può esser considerata come un prezzo da pagare in virtù di un gameplay efficace ed immediato.

Grafica e SonoroLe musiche proposte dal titolo sono perfettamente in linea con i gusti dell’utenza richiamata. Gradevoli pezzi techno (non moltissimi comunque) accompagneranno felicemente le vostre scorrazzate virtuali notturne ed illegali. Gli effetti sonori sono piuttosto gradevoli e differenziati tra loro. Graficamente il titolo è davvero buono. I modelli poligonali delle auto e gli ambienti a circondarle sono realizzati con un numero di poligoni sufficiente a dettagliare sapientemente la scena di gioco. Non si notano drastici rallentamenti anche se talvolta è possibile assistere, specie in situazioni caotiche, a cali di frame rate. Questa qualità visiva ha un prezzo che richiede di essere pagato a suon di caricamenti frequenti (sempre comunque piuttosto veloci – quattro o cinque secondi).

Il multiplayer del titolo è garantito per un massimo di 4 giocatori. Sarà possibile personalizzare le corse tra amici attraverso svariate modalità che garantiranno effettivamente ore di divertimento davvero… “sfrenato”.

– Graficamente molto bello

– Musiche ed effetti d’atmosfera

– Immediato e giocabile

– I.A. dei rivali non entusiasmante

– Sa un pò di già visto

7.7

Juiced 2: Hot import nights è uno dei migliori giochi di corse su NDS (ovviamente Mario Kart resta irraggiungibile!). Gli elementi per soddisfare gli appassionati del genere ci sono tutti: resa grafica molto buona, canzoni orecchiabili e d’atmosfera, numero di auto e di tracciati sufficientemente elevato da assicurare un buon periodo di ”portatilità” al titolo, auto personalizzabili (anche se in maniera molto “arcade”) grazie a svariati parametri, numero di missioni in modalità carriera abbastanza elevato, modalità multiplayer e giocabilità di natura immediata.

In definitiva, il gioco c’è ed è consigliato. Rimane però da chiedersi criticamente se le donnine seminude che contornano il gioco sono davvero indispensabili poichè, inserite come oggetti (quasi come premio), appaiono irrispettose nei confronti del genere femminile. Apparentemente ciò potrebbe apparire alieno rispetto al giudizio di un gioco ma, in realtà, simili considerazioni meriterebbero forse maggior peso all’interno e dall’interno di una costruttiva critica videoludica.

Voto Recensione di Juiced 2: Hot import nights - Recensione


7.7

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