Recensione

Judge Dredd: Dredd Versus Death

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a cura di Sgranz

Finalmente, dopo tre anni di lavorazione, approda sulle nostre verdi console la miglior trasposizione videoludica del fumetto di John Wagner e Carlos Ezquerra: Judge Dredd.Dopo un non felicissimo debutto cinematografico del più brutto e cattivo giudice di tutti i tempi, interpretato da Sylvester Stallone, in effetti è proprio una piacevole sorpresa constatare come i ragazzi della Rebellion siano stati in grado di sfornare un videogioco degno del nome che porta.Ma cominciamo dall’inizio, con un po’ di storia, dato che non credo che tutti siano già al corrente delle vicende narrate dal fumetto…

La legge sono ioIn questo nuovo prodotto della Rebellion ci troviamo in una grande metropoli del ventiduesimo secolo, Mega-City One, enorme città popolata da più di quattrocento milioni di abitanti, in cui la gente che, oramai vittima della disoccupazione e di altre piaghe della società, vive ai confini della legge (e oltre).In questo futuro buio, triste e violento, i giudici sono i responsabili dell’ordine pubblico e del rispetto della legge: addirittura essi investono l’autorità dell’intero sistema giudiziario, ossia hanno il compito di catturare, processare e giustiziare i colpevoli. Il più temuto e rispettato giudice della città è proprio Dredd, e voi, indossati i suoi panni, dovrete mettere ordine dovunque vedrete disordine. Tradotto in parole povere, significa che dovrete catturare quanti più criminali possibili e giustiziarli… beh, c’è da dire che il concetto di “criminale” in questo gioco è un po’ – come dire – relativo, dato che anche coloro che imbrattano un muro sono ritenuti tali e quindi da eliminare! Detto tra noi, Dredd è verosimilmente il piu’ pazzo criminale dell’intera città, come si può dedurre dalla frase che pronuncia con il suo vocione da brutto ceffo, all’inizio del primo livello:

“E’ ora di amministrare un po’ di giustizia!”Ebbene sì, con questa incitazione – che mi aspetterei più da un Serious Sam che da una sorta di poliziotto del futuro – comincia il primo livello di questo frenetico e divertente titolo, livello che però è preceduto da un breve tutorial che vi permette di prendere confidenza con i comandi.Arrivati infatti nel menu principale del gioco, scegliendo la modalità Storia, inizierete il gioco vero e proprio affrontando questo breve training nel quale vi vengono spiegate le funzioni base del personaggio, come saltare e sparare; inoltre vi viene brevemente illustrato il funzionamento dell’hud -ossia l’Heads Up Display, che non è altro che un display collocato nella visiera dell’elmetto del giudice – che vi tiene aggioranti su vari parametri relativi al gioco, come lo stato di salute, i kit medici, le munizioni, le armi a vostra disposizione e l’indicatore legale.Cosa sarà mai quest’indicatore legale, vi starete chiedendo?Ora ve lo spiego subito: in pratica esso sale nel momento in cui raggiungete un obiettivo o, comunque, arrestate qualcuno che sia colpevole di aver commesso un reato; tuttavia, come dicevo, Dredd è un, anzi il giudice di Mega-City One, ma praticamente è più folle dei criminali che deve arrestare durante l’avventura; per cui può capitare che si lasci prendere un po’ troppo la mano e cominci a sparare all’impazzata anche contro la povera gente estranea a qualsivoglia reato…ecco che quindi l’indicatore legale si abbassa quando colpite gente innocente, o comunque qualcuno responsabile di reati minori, come la detenzione illegale di un pesce rosso (questa è grande!).Completato il tutorial, che fortunatamente non è molto lungo (era una barba pure quello di Halo, fate voi!), inizierete la vostra missione di giustiziere, che potrete affrontare sia in single player che in modalità cooperativa con lo schermo diviso, in cui il secondo giocatore impersonerà Judge Rico.Il gioco è strutturato in vari capitoli da completare, alla fine dei quali vi sarà assegnato un punteggio (in questo caso e’ importante il livello dell’indicatore legale: più in alto è, più elevato sarà il vostro score), che vi permetterà di raggiungere una determinata posizione in classifica.Oltre che in modalità Storia, è possibile giocare in modalità Arcade e Combattimento: la prima inizialmente vi mette a disposizione un solo gioco, ma molti altri potranno essere sbloccati raggiungendo alte posizioni in classifica nella modalità Storia; il Combattimento vi impegnerà in frenetici deathmatch nei quali semplicemente vince chi uccide più nemici… in stile Unreal Tournament et similia.Nel caso non l’aveste già capito (d’altra parte, ancora non ve l’ho detto!), Judge Dredd è un classico sparatutto in prima persona, che però si differenzia dalla maggioranza degli FPS per il fatto che sarete costretti, ad ogni livello, a portare con voi una sola arma, la quale può essere sostituita con quelle che troverete lasciate in giro qua e là dai vostri nemici. Questo non è comunque un grosso limite, visto che l’unica arma a vostra disposizione in realtà possiede sei diverse modalità di fuoco che si differenziano notevolmente l’una dall’altra.I nemici che incontrerete variano dai più realistici gangster o imbrattapareti, ai più fantasiosi seguaci del cattivissimo Judge Death, per arrivare fino a vampiri e zombi di ogni tipo.Direi che nell’inflazionato campo degli FPS Judge Dredd, pur non spiccando in maniera evidentissima rispetto agli altri, si colloca un gradino al di sopra della media, perchè in fin dei conti la cosa importante di uno sparatutto è che faccia divertire…e Dredd ci riesce in buona parte!

Grafica & sonoroDal punto di vista tecnico, non mi sento di muovere alcuna particolare, grossa critica al lavoro svolto dai programmatori, in quanto – pur non facendo gridare al miracolo – il titolo in questione si difende piuttosto bene, grazie ad un’atmosfera simil-fumettosa (se mi passate il termine), a texture ben definite e ad un buon uso di effetti di luce e riflessione. Soprattutto mi è sembrato di notare, a differenza di altri titoli, un buon uso dell’antialiasing che porta quindi ad avere una buona qualità dell’immmagine senza le fastidiose scalettature.Solo i personaggi forse avrebbero potuto essere fatti meglio, ma comunque – a mio modesto parere – questa dei modelli 3D realizzati maluccio è una caratteristica presente in tantissimi giochi…perciò mal comune, mezzo gaudio!Per quanto riguarda il sonoro, siamo su buoni livelli, non tanto per i temi musicali che, ad ogni modo, si rivelano all’altezza dell’atmosfera generale, quanto per il parlato, totalmente localizzato in italiano e ben caratterizzato e curato.

– Atmosfera ben ricreata

– Completamente in italiano

– Piuttosto divertente

– Personaggi poco caratterizzati

– A tratti monotono

– Niente gioco online

7

Ed eccoci arrivati al consueto angolino del commento finale… beh, partiamo dal fatto che, se siete amanti del fumetto, non dovreste lasciarvi scappare la trasposizione videoludica delle avventure di Judge Dredd. Questo perchè nel gioco ritroviamo non solo la sua atmosfera, ma anche la personalità cinica del personaggio che si rivela, di tanto in tanto, attraverso battute umoristiche oggettivamente divertenti.

Se invece non avevate mai sentito parlare del Giudice in questione prima d’ora, dovete valutare se vi piacciono o meno gli FPS. Se la risposta è negativa lasciate proprio stare questo gioco, perchè comunque si trova in giro qualcosa di meglio che vi possa far ricredere su questo genere; mentre se siete degli appassionati, allora uno sguardo glielo potete tranquillamente dare, perchè è vero che sono presenti dei livelli piuttosto monotoni e senza mordente, però nel complesso il prodotto risulta divertente anche grazie alla sua semplicità: pattugliare una città e arrestare i cattivi può essere decisamente allettante!

Voto Recensione di Judge Dredd: Dredd Versus Death - Recensione


7

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