In un’epoca in cui il “cel-shading” era una tecnologia appena nata e poco diffusa, ecco che Smilebit ebbe la geniale idea di partorire un concept del tutto nuovo da portare sull’ultima console di casa SEGA, il Dreamcast. E’ da queste premesse che nacque uno dei titoli dell’era 128 bit più acclamati dall’utenza, Jet Set Radio. A dodici anni dall’uscita su territorio giapponese, SEGA ha prestato ascolto ai suoi fan sviluppando un porting in alta definizione del gioco intitolato (udite udite) Jet Set Radio HD, disponibile rispettivamente per Xbox 360 (sottoforma di Live Arcade), Playstation 3, Playstation Vita (in uscita il prossimo mese) e piattaforme mobile (iOS / Android).
This is Tokyo’s very own, #1, pirate powerstation, Jet Set Raaaadio!
Cavalcando molto vagamente l’idea letteraria di totalitarismo e di censura presente in libri come “1984” di Orwell, Jet Set Radio si apre a Shibuya-cho, centro della metropoli Tokyo-to, dove ogni forma di espressione artistica o culturale è severamente bandita dalle autorità. Nella campagna, useremo un appartamento come “hub” da cui accedere alle due (uniche) modalità: Graffiti e Street. La prima sarà dedicata alla sola creazione di tag con l’ausilio dell’analogico, mentre in Street troveremo una mappa divisa in tre rispettive zone: Shybuya-cho, Kogane-cho, e Benten-cho, ognuna delle quali è caratterizzata da una precisa fascia oraria, rispettivamente giorno, tramonto e sera.
Introdotti da Professor K, DJ della stazione radio pirata “Jet Set Radio”, inizieremo la nostra avventura nei panni di Beat, un adolescente scappato di casa facente parte della cosiddetta categoria “rudie”, vale a dire quei ragazzi che vanno in giro per la città a bordo dei loro skate disegnando graffiti su ogni superficie disponibile. I primi momenti di gioco fungeranno da Tutorial a tutti gli effetti (nonostante ci sia una modalità apposita nel Menu), e dovremo occuparci del reclutamento di altri membri per la nostra gang. Apprendendo le varie mosse, assolderemo i nostri due “colleghi” rudie, formando così la GG’s (acronimo per Graffitti Gang/Gangsters). Dall’hub sarà possibile selezionare tutti e tre gli skater per usarli come personaggio giocabile: ognuno sarà dotato di caratteristiche tecniche diverse e avrà di conseguenza dei pro e contro. Per fare un esempio, Beat eccellerà in potenza, Tab in tecnica e infine Gum, la ragazza del gruppo, nei Graffiti. Durante la campagna sarà inoltre possibile sbloccare nuovi personaggi.
Il gioco è semplice: c’è un limite di tempo entro cui, in quella data zona, dovrete segnare tutte le superfici disponibili. Inanzitutto bisognerà andare alla ricerca delle bombolette spray, in modo tale da averne quanto basta per taggare tutti i nostri obiettivi.
Ovviamente ci saranno vari ostacoli che vi renderanno la vita difficile, tra cui la Polizia S.W.A.T. e le altre gang che cercheranno di intralciarvi (precisamente una gang per quartiere). Bisognerà quindi fare attenzione a preservare la propria vita scappando dalle forze dell’ordine, altrimenti il game over sarà pressochè inevitabile.
La longevità del titolo, che conta una decina di ore per la modalità Street, è assicurata anche dalla modalità Graffiti, in quanto potremo creare i nostri personali tag in modo tale da applicarli nella storia.
Va subito detto che i comandi di gioco sono sicuramente immediati ed intuitivi: l’analogico sinistro sarà adibito al movimento del nostro giovane skater, quello sinistro alla visuale, mentre con il dorsale destro potremo effettuare uno “sprint momentaneo” che ci farà prendere velocità lungo le strade di Tokyo-to. Premendo invece il tasto A (o X) potremo saltare, cosa che ci permetterà ad esempio di salire sopra le automobili, o sui corrimano delle scale in modo tale da iniziare dei trick acrobatici. Infine, cosa più importante, tramite il dorsale sinistro potremmo taggare le varie superfici che troveremo lungo il corso del gioco (segnate da una sgargiante freccia rossa). Nonostante l’apparente semplicità dei comandi, il problema che affligge Jet Set Radio nel suo gameplay è la fastidiosa sensazione di non avere un completo controllo del personaggio: accade talvolta infatti che i movimenti risultino assai legnosi, e le collisioni con i veicoli o con le superfici sarebbero potuto essere realizzate in modo sicuramente migliore. Non sarà raro infatti dover effettuare vari tentativi prima di riuscire a salire su una qualsiasi piattaforma e intraprendere un trick.
We’re riding high on a smooth stream of supersonic sounds!
Se c’è però una lancia da spezzare a favore di Jet Set Radio HD, è quella riguardante il reparto tecnico e artistico del titolo. Indubbiamente infatti i 16/9 e l’alta definizione apportati da questo porting hanno giovato moltissimo al gioco, rinfrescando ancor di più il suo appeal. C’è poco da dire: Jet Set Radio sprizza stile da tutti i pori, e raramente troverete produzioni in cel-shading di tale livello. La città è colorata, sgargiante, allegra e ad eccezione di qualche scalettatura di troppo la resa visiva è davvero piacevole. Stesso discorso per i personaggi presenti che appariranno durante il gioco, tutti assolutamente caratterizzati e con uno stile proprio.
Mettendo per un momento in secondo piano il gameplay e lo stile, sicuramente uno dei cavalli di battaglia del titolo è la colonna sonora, che annovera numerosissimi pezzi provenienti dal J-pop, Rock, Hip-Hop, in grado di dare una marcia in più al tutto. Tra i pezzi degni di essere citati ci sono Funky Radio di B.B. Rights, Improvise dei Jurassic 5 e OK House degli Idol Taxi.
– Soundtrack ottima
– Tantissimo stile
– Concept originalissimo
– Controlli un po’ legnosi
Nonostante il non indifferente peso di dodici anni che si porta sulle spalle, Jet Set Radio HD è ancora ad oggi godibilissimo, complice soprattutto un’ottima riedizione in alta definizione che esalta ancor di più lo stile grafico eccentrico e allegro del gioco, le leaderboard online e altro ancora. Aggiungeteci poi una colonna sonora che mischia vari generi elettronici e diventa un titolo che si merita di entrare nella collezione di ogni videogiocatore che si rispetti!