Recensione

James Bond 007: Everything or Nothing

Avatar

a cura di umbojami

Sparatorie, donne, motori e una serie di acrobazie impossibili. Se unite questi termini dovreste facilmente capire di che importantissima licenza fa uso EA games per l’ennesimo titolo d’azione. Se avete detto James Bond, ci avete azzeccato, e se siete anche riusciti a ricordare il titolo di questo episodio, Everything or Nothing, allora potete considerarvi dei veri fan… sì, perché nella moltitudine di aggiornamenti, presunte innovazioni e quant’altro ci si possa inventare per vendere più copie con il minimo sforzo, non è assolutamente facile tenere il conto e mantenere alto l’interesse verso il prodotto. A dire il vero, per l’occasione è stato scelto un profilo più discreto, meno annunci, meno pubblicità e, come spesso accade agendo senza pressioni eccessive, il prodotto ne ha guadagnato moltissimo qualitativamente e si propone all’uscita come il primo vero grande rivale dello storico Goldeneye, per quanto di genere diverso (uno in terza e l’altro in prima persona).Sulla trama sorvolo per non rovinare la sorpresa a nessuno ma vi posso anticipare che ritroviamo esponenti del comunismo russo, scagnozzi con mandibole d’acciaio e boss con manie di grandezza il cui unico pensiero nella vita è quello di conquistare – o al massimo distruggere – il mondo.

GameplayGeneralmente siamo abituati ad inserire il DVD nella console e trovarci di fronte alla schermata principale. Qui non è così, la scelta, davvero felice, è ricaduta sul “buttarci” direttamente nell’azione con una piccola missione di apertura che ha il compito di galvanizzare il giocatore e soprattutto di riprendere la tradizione del film che generalmente pospone la sigla a una prima sequenza spettacolare. Fatto ciò ed eseguito un brevissimo tutorial, cominceremo a darci dentro seriamente. Ogni volta dovremo scegliere la difficoltà e personalmente consiglio di partire da quella meno impegnativa perché la curva di apprendimento è pensata per creare problemi almeno inizialmente (ripeterete più volte diversi passaggi), per poi ammorbidirsi e lasciarci una grande sicurezza e padronanza delle situazioni. Il gameplay è stratificato ottimamente ed è pensato per inserire diverse tipologie d’azione, sempre però rimanendo fedeli alla visuale da dietro le spalle di James. Quando saremo a piedi per lo più sarà necessario agire ancor prima di avere pensato; i nemici escono da tutte le parti ed è davvero difficile mantenere una attenta gestione delle munizioni o cercare di evitare lo scontro diretto. Dimenticatevi quindi Splinter Cell e la sua filosofia stealth, che qui è relegata a sporadiche apparizioni. Questa però non vuole assolutamente essere una critica e non significa nemmeno che non dovrete usare la vostra materia grigia per progredire, anzi: l’intelligenza artificiale è ottima, gli avversari tendono ad accerchiarvi ed è necessario decidere in fretta il da farsi. Invertite il discorso per il massimo livello di difficoltà che richiede il completamento di obbiettivi supplementari pensati appositamente per essere terminati con il minor spreco possibile di munizioni e vite umane. Siamo di fronte quindi a un compresso: decidere se vivere l’esperienza con frenesia e qualche facilitazione, oppure se trasformarci in una versione inglese e con più glamour di Sam Fisher.Di grande interesse, anche perché un’innovazione davvero ben fatta è l’utilizzo del rampino che va sparato attraverso l’apposita pistola e dà profondità verticale all’azione in entrambi i versi di discesa e salita. E’ davvero spettacolare essere inseguiti da nemici numerosi e meglio armati, fino a raggiungere un muretto per poi eseguire in sequenza queste azioni: lanciarsi, affidare la propria vita alla corda e alla buona mira, calarsi dando le spalle alla discesa, fucile sotto braccio, continuando la battaglia… ebbene sì, anche i nostri avversari possono affidarsi al materiale da scalata!Ovviamente non potevano mancare le sezioni a bordo dei più disparati mezzi: auto, moto o elicotteri c’è poca differenza; in tutti i casi il nostro 007 è perfettamente in grado, con il nostro supporto, di padroneggiarli alla perfezione. Impressionante anche qui è la varietà di situazioni proposte, non ci limiteremo a dover inseguire o sparare freneticamente ma spesso ci si dovrà infiltrare in zone molto ben protette, magari sfruttando i congegni per l’invisibilità temporanea. La maggiore perplessità risiede nella non troppo ortodossa scelta delle evoluzioni che possiamo effettuare; chiariamoci, poter scivolare sotto un camion con la nostra moto per poi rialzarci come nuovi è divertente e “stilosissimo”, ma il dazio da pagare ricade inevitabilmente sul realismo… difetto o pregio, a voi la scelta.Il sistema di controllo del pad è onesto, forse un po’ macchinoso a causa dell’utilizzo quasi obbligatorio del puntamento gestito tramite la leva posteriore sinistra che spesso non volge la nostra arma nella direzione del nemico più vicino e quindi pericoloso, ma si perde sul fondo dello schermo. A questo problema si può porre rimedio centrando la visuale premendo l’analogico sinistro, ma il fastidio rimane. Comunque tramite il menu delle opzioni siamo in grado di personalizzare interamente la disposizione dei pulsanti, che è meglio ripetere più volte fino a trovare quella più congeniale.

I gadgets di ML’agente al servizio di Sua Maestà, storicamente, sarebbe già deceduto da un pezzo se non fosse stato per tutti gli assi nella manica che gli ha fornito il tecnologico laboratorio di ricerca che ha alle spalle. Non c’è neanche da chiederselo: la storia si ripete. Ad ogni “tot” di missioni completate torneremo per un breve briefing al quartier generale, dove saremo aggiornati sugli sviluppi della storia e la nostra dotazione di base diventerà via via più ricca. Passeremo da oggetti più leziosi, come la moneta che, premuta opportunamente, diventa una flash bang, fino al ben più interessante ragno con telecamera ed esplosivo al seguito. Quest’ultimo è forse la migliore delle armi non convenzionali di cui servirci: se una conduttura è certamente troppo stretta per le nostre muscolose spalle, non lo è certamente per un aracnoide meccanico che all’occorrenza può immolarsi, magari a favore della distruzione di un dispositivo che precludeva noi l’accesso a delle porte. Meno futuristiche le vere armi da fuoco che non superano il limite dell’immaginazione, se non nel design. I mezzi risultano dei carro armati di lusso, missili e mitragliatrici vengono fuori da fari e tettucci portando lo sbigottito giocatore a chiedere dove si possa trovare lo spazio per simili arsenali.

MultiplayerEra stata esplicitamente promessa un’esperienza multigiocatore di grande profondità e tutto sommato non ci possiamo dire delusi dal lavoro svolto in questo frangente dai ragazzi del team di sviluppo interno. Fino a due giocatori possono affrontare una modalità cooperativa attraverso missioni dedicate che farà il piacere di tutti gli hardcore gamer in ragione di un impegno richiesto veramente non da poco. Fino a quattro invece il solito death match in splitscreen che non brilla per originalità di arene e situazione proposte, ma vive di rendita di tutte le buone idee sviluppate per il gioco in singolo e si aggrappa alla certezza che quando si è in compagnia bastano velocità e immediatezza per rendere il lavoro vincente. Manca qualsiasi connessione al servizio Live.

GraficaLa matrice Hollywoodiana del gioco non poteva non rivelarsi a livello grafico e bisogna dire che il risultato è davvero eccellente: sotto questo punto di vista siamo certamente di fronte al James Bond più smagliante di sempre. La regia è ottima soprattutto nelle scene di intermezzo, che sfruttano il motore grafico della parte giocata, degne di una pellicola cinematografica. Fanno eccezione sporadiche scene in FMV di presentazione che non fanno certamente gridare al miracolo. Il frame rate è costante a 60 fps anche nelle parti a bordo dei veicoli o in quelle con le sparatorie più concitate; nonostante ciò le texture sono veramente di ottima qualità. Esplosioni, luci, colpi di arma da fuoco: tutto sembra identico alla controparte reale, nessun particolare è lasciato al caso e questo discorso vale anche per le ambientazioni che lasciano a bocca aperta per profondità e orizzonte visivo. Le animazioni del protagonista e di tutti i nostri nemici sono solo discrete a causa di una certa ripetitività che si manifesta soprattutto dopo lunghe ore di gioco.Le sessioni di guida avvertono molto l’influsso di Need for Speed, votandosi quindi all’immediatezza piuttosto che al realismo e ad un sistema complesso. La fisica forse è esageratamente arcade, si sprecano quindi salti da scarpate con il nostro mezzo che rimbalza come una palla e non riporta alcun danno. Ottima la sensazione di velocità che rende mano a mano più sfuocato l’esterno dello schermo.La valutazione complessiva è davvero positiva e nonostante alcune sbavature o piccole mancanze sotto questo punto di vista EoN si pone come punto di riferimento per gli sparatutto in terza persona.

SuonoLa versione provata presenta i dialoghi in inglese e perciò dobbiamo accontentarci di sentire le voci dei vari Brosnam, Dench e tutto il resto del cast, in versione originale. Questo potrebbe far storcere il naso a molti, anche se sono presenti i famigerati sottotitoli; c’è tuttavia da ricordare che il parlato originale dei personaggi è di ottima fattura. Si potrebbe piuttosto discutere sul contenuto di alcune parti recitate: in particolare le battute d’umorismo si sprecano, ma spesso cadono nel ridicolo o si limitano ad osservazioni scontatissime.La musica è buona: brani orchestrati si mischiano a musiche techno con un tempismo perfetto e sempre volte a creare un’atmosfera ideale in ogni situazione. A dire il vero non sarebbe dispiaciuta la possibilità di caricare dall’HD interno le nostre canzoni, ma in fondo è davvero un difetto da poco.Infine gli effetti audio risultano puliti e molto diversi tra loro, il massimo è poter usufruirne attraverso un sistema Dolby che renderà il complesso ancora più emozionante.

– Ottimo gameplay

– Molto vario

– Grafica eccellente

– Controlli inizialmente difficoltosi

– Non supporta Xbox Live

8

James Bond: Everything or Nothing è un prodotto dall’indiscutibile valore: EA ha posto grande attenzione ad ogni aspetto, fin nei minimi dettagli, e il risultato supera decisamente anche le più rosee aspettative. Profondo, complesso e appagante sono tre aggettivi che descrivono perfettamente all’intero gameplay che fa buon uso di tutta l’esperienza maturata con questa licenza dall’ineguagliabile fascino. Tecnicamente splendido, EoN offre una grafica che diventerà un punto di riferimento e un sonoro vario e mai fuori tema. I difetti sono pochi e ben mascherati: quello più evidente è la difficoltà iniziale nell’uso dei pulsanti che però diventeranno meno ostici con l’esperienza. A pochi mesi dall’uscita di Splinter Cell 2, quindi, ne abbiamo trovato il più degno rivale che, seppur differente, ha in comune l’ambizione e le qualità per candidarsi a miglior sparatutto in terza persona sul mercato.

Voto Recensione di James Bond 007: Everything or Nothing - Recensione


8

Leggi altri articoli