Recensione

James Bond 007: Blood Stone

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a cura di JakDilemma

Pochi agenti segreti conoscono una fama simile a quella procuratasi nel corso di oltre ottant’anni dall’affascinante 007 inglese. Dopo innumerevoli romanzi e trasposizioni cinematografiche, l’ultimo interprete di una lunga serie di prestigiosi attori ha ridato un nuovo vigore alla saga, tornata alle origini con il recente Casinò Royale. Il nuovo prodotto Bizzare Creation, James Bond 007: Blood Stone, va ad inserirsi subito dopo gli avvenimenti di Quantum of Solace, pur non riprendendoli pedissequamente, ed è interpretato dallo stesso Daniel Craig, l’interprete degli ultimi due film. Detto questo però, non sarà necessario aver visto alcun film per godersi l’inedito intreccio narrativo proposto, scritto da Bruce Feirstein, già all’opera per GoldenEye, Il domani non muore mai e Il mondo non basta.

The English ManPer comprenderlo, però, bisognerà avere una minima dimestichezza con l’inglese: James Bond 007: Blood Stone, che per comodità chiameremo d’ora in poi semplicemente Blood Stone, non è stato localizzato nella nostra lingua, neanche per quanto riguarda i sottotitoli. Detto questo, comunque, non occorrerà essere grandi conoscitori della lingua d’Albione per comprendere al meglio la nuova spy story, data la chiarezza e relativa semplicità della sceneggiatura.L’inizio di questa nuova avventura è ambientato ad Atene, dove un terrorista internazionale di nome Greco ha intenzione di attaccare il G-20 appena radunatosi. Compito del nostro Bond sarà, ovviamente, quello di investigare e fermare l’attentato; questo darà il via alla storia del titolo, caratterizzata da un’intensità via via maggiore con l’avanzare dei livelli. Raccontata tramite una serie di cut-scenes mai troppo “ingombranti”, non brilla certo come i migliori esponenti della saga, ma è capace di regalare diversi momenti di spettacolarità e di destare la curiosità nel giocatore, complici soprattutto un ottima regia, effetti speciali e momenti tanto esaltanti (quanto esagerati) che non hanno nulla da invidiare agli ultimi film. Il nostro agente segreto non avrà un attimo di respiro: iniziando da Atene, infatti, ci ritroveremo sulle tracce di un nuovo indiziato all’interno di alcuni scavi archeologici ad Instanbul, oppure all’interno di un casinò in Monaco, dove faremo conoscenza con una nuova Bond Girl, interpretata dall’affascinante Joss Stone, cantante di fama mondiale. Insomma le locazioni, che spaziano addirittura da Bangkok alle gelide lande della Siberia, sono piuttosto varie e nel complesso ben curate, anche se capita di notare alcuni scenari scarni e spogli. Piuttosto vario è anche il sistema di gioco, sebbene non aggiunga nulla di nuovo e non brilli per complessità e originalità: Blood Stone si presenta come uno sparatutto in terza persona piuttosto classico, che mescola in sé un valido sistema di coperture ad alcuni elementi di assassinio e avanzamento stealth. Sebbene il titolo non si riveli molto complesso anche alle difficoltà più alte, la velocità e fluidità con cui si svolge l’azione rende davvero piacevole e divertente proseguire attraverso i livelli. A fianco delle classiche armi presenti in ogni sparatutto che si rispetti (qui sono sedici) avrete a disposizione un particolare gadget multifunzione, il vostro smartphone: con questo attrezzo potrete rilevare la posizione dei vostri nemici per impostare una tattica, elemento che aggiunge una gradita anche se lieve profondità alle adrenaliniche sparatorie, analizzare alcuni oggetti all’interno dello scenario, sbloccare porte, spegnere telecamere e così via, il tutto tramite una comoda quanto semplice interfaccia che, in alcune situazioni, farà anche uso di brevissimi Quick Time Event.

Un cocktail agitato, non mescolato, d’azioneAd aggiungere maggiore varietà all’azione di gioco non potevano mancare gli spettacolari inseguimenti dei film, ancora una volta a bordo dell’immancabile Aston Martin DBS V12, ma anche di un motoscafo e un rimorchio. Nel complesso queste sezioni sono una buona aggiunta alla formula di gioco, dato che restituiscono una buona guidabilità del mezzo (anche se molto arcade) e una notevole sensazione di velocità. I momenti di maggiore adrenalina, come ad esempio incidenti o devastanti esplosioni, saranno evidenziate da un effetto slow motion che, oltre ad aggiungere un tocco di particolare spettacolarità, vi permetterà di evitare gli ostacoli appena creatisi.Potevano, però, essere spese maggiori energie in questi frangenti del gioco per ottenere un ottimo risultato: il percorso da seguire è infatti molto lineare e l’abilità del giocatore, in tal senso, servirà solamente ad evitare di finire fuori strada o di urtare le altre vetture durante la corsa.Questa mancanza di libertà si fa sentire anche nel sistema di controllo “a piedi”, soprattutto per quanto riguarda le mosse da eseguire a mani nude: basterà premere un solo tasto, infatti, per iniziare una serie di letali azioni, che sfoggeranno le abilità di Bond nelle arti marziali. Questa caratteristica facilita ulteriormente il sistema di gioco che, come detto in precedenza, non si rivela particolarmente ostico se non alla difficoltà massima. Anche i livelli che compongono James Bond 007: Blood Stone non sono particolarmente difficili da attraversare, anzi sono quasi totalmente lineari. Nonostante ciò, farsi strada in mezzo alla marea di nemici si rivelerà tutt’altro che noioso, anche se purtroppo i titoli di coda si presenteranno davvero troppo presto: questo è il difetto principale del titolo. Quando sembrerà che la trama cominci a decollare, infatti, ci ritroveremo inevitabilmente davanti ad un precoce “To Be Continued“, dopo sole sei ore di gioco. Per ovviare a questo problema, la rigiocabilità del titolo è stimolata dalla possibilità di affrontare l’avventura ad un nuovo livello di difficoltà e dalla presenza di un comparto multiplayer che andremo ora a descrivere.

M16 vs MercenariAnche la componente multigiocatore di James Bond 007: Blood Stone si rivelerà piuttosto classica nelle impostazioni, con sole tre modalità disponibili: Deathmatch a Squadre, Objective e Lastman Standing, tutte fino a sedici giocatori. La prima è quella che noi tutti conosciamo, nella quale due squadre (M16 e Mercenari) si contenderanno la vittoria uccidendo il maggior numero di volte i componenti del team avversario. Nella seconda modalità, i giocatori nei panni degli agenti segreti dovranno difendere una serie di tre obiettivi per un certo periodo di tempo dagli attacchi dei mercenari mentre nell’ultima modalità vincerà il team con l’ultimo uomo rimasto in piedi. Divertente e immediata, la modalità online è usufruibile sia in locale sia online: l’unico neo è che molte volte non sarà raggiungibile il numero massimo di giocatori in quanto i giocatori partecipanti raramente saranno sufficienti.

Comparto tecnicoLa resa grafica di Blood Stone è nel complesso soddisfacente, soprattutto per quanto riguarda il personaggio principale: la somiglianza con l’attore contemporaneo, infatti è evidente. Anche le cut-scenes, realizzate con il motore grafico del gioco, sono ben realizzate, così come le diverse ambientazioni, anche se poco interattive, e i giochi di luce. Discorso diverso, invece per quanto riguarda le animazioni, sia dei nemici che del nostro Bond, alle volte slegate e poco realistiche, addirittura “bizzarre” nel primo caso. Il comparto audio, nonostante una certa mancanza di “pathos” nel doppiaggio di alcuni personaggi (Bond compreso), è in generale ottimo, sia nella resa degli effetti sonori che nelle composizioni della colonna sonora, con il brano introduttivo interpretato dalla stessa Joss Stone che ha dato le sue sembianze al gioco.

– Giocabilità divertente e immediata

– E’ Bond

– Intenso…

– … ma breve

– Molto “Automatizzato”

– Solo in inglese

6.9

James Bond 007: Blood Stone è uno sparatutto in terza persona piuttosto classico ma nel complesso divertente, condito da una serie di inseguimenti adrenalinici e sezioni stealth ben realizzate. Il suo vero difetto è la mancanza di longevità: sei ore, infatti, sono sufficienti per arrivare ai titoli di coda. Ciò è un peccato perché, grazie ad un gameplay immediato e ad una sceneggiatura entusiasmante, il titolo è perfettamente godibile da qualsiasi giocatore. Ma dato questo grande difetto ci sentiamo di consigliarlo come imprescindibile principalmente ai fan dell’agente segreto inglese. Anche coloro che cercano un buon sparatutto potrebbero trarre comunque diverse soddisfazioni da James Bond 007: Blood Stone.

Voto Recensione di James Bond 007: Blood Stone - Recensione


6.9

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