Recensione

Jam sessions

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a cura di Jack Right

Riporto immediatamente un bel passo tratto dal libretto delle istruzioni di Jam Sessions che chiaramente illustra lo spirito alla base di questo interessante software.“Per molte persone, imparare a suonare uno strumento rappresenta una vera sfida. Del resto, è proprio questo che rende la musica così divertente. Le cose più belle non sono mai quelle più facili e l’impegno che viene profuso determina il livello di divertimento nel farlo. Fortunatamente hai una copia di Jam sessions per Nintendo DS nuova di zecca che renderà il tuo apprendimento molto più semplice.” Ed è vero, questo software consente davvero con relativa semplicità di far accompagnare qualsiasi canzone (magari semplificata) a chiunque, anche a chi pensa che l’armonia sia soltanto la pace.

Introduzione e modalità principaliNon appena si inserisce la cartuccia nel NDS viene subito chiesto dal software di impostare la lingua e la mano con la quale si suonerà. Jam Sessions non dimentica i mancini e, nel caso in cui lo siate, potrete suonare con facilità. Un breve tutorial introduttivo vi spiegherà come muovervi agevolmente. La meccanica di gioco è molto semplice: col pennino effettuerete le pennate, cioè toccherete la corda che produrrà l’accordo alla base della canzone che vorrete suonare e, con la croce direzionale, sceglierete l’accordo da effettuare. Di default sono sistemati su di una stessa scala in modo tale che vi sarà impossibile stonare. Potrete però, suonando un pezzo che contempla ad esempio cambi di tonalità, personalizzare il tipo di accordi selezionabili con il pollice (fino ad un massimo di 8, uno per ogni direzione della croce direzionale). Forse sarà opportuno chiarire a qualcuno che cos’è un accordo. Alla base della musica che quotidianamente ascoltate vi sono gli accordi (una sorta di base di partenza per costruzioni superiori, le fondamenta musicali insomma) che possono essere di svariato tipo. In Jam Sessions ne troverete di ogni (o quasi) tipo. Gli accordi principali sono detti maggiori e minori (il minore ha una sonorità più malinconica. Molte canzoni d’amore sono in tonalità minore e la musica del Romanticismo ad esempio, era sovente scritta in minore). Gli accordi di settima arricchiscono la sonorità dell’accordo su cui si applicano così come le none o le quarte ma in che modo dovrete sperimentarlo voi poiché non può essere spiegato. La musica va assolutamente vissuta in prima persona se davvero vuol essere compresa (se può essere compresa). Per questo motivo il progetto Jam sessions si rivela un’eccellente idea poiché tenta, riuscendoci, di proporsi come introduzione per chi non ha il modo o il tempo per imparare a suonare un vero strumento. Prodotto dalla Plato (la stessa del brillante Brain training) e distribuito da Ubisoft, si rivela coraggioso ed audace. E con merito.Le modalità principali sono quattro: La prima è il Tutorial. Attraverso esso vi verranno dati validi consigli su come effettuare efficacemente pennate, impugnare la console e tutte le altre tecniche che stanno alla base di un buon uso di questo software. La seconda modalità è preparazione. Qui potrete iniziare ad esercitarvi in maniera pratica. Vi sarà spiegata la corrispondenza tra partitura e quel che dovrete suonare, come riconoscere gli accordi (non preoccupatevi, il tutto è semplificato), quale tasto premere della croce direzionale per produrre un certo accordo, in che direzione effettuare la pennata (verso il basso o verso l’alto). Attraverso il tasto “x” la canzone tornerà indietro e con “b” avanzerà. Sarà infine possibile ascoltare una demo delle canzoni che dovremo suonare. La terza modalità è Canzoni. Potremo scegliere una delle canzoni disponibili (circa 40) e suonarle come vorremo. Da notare che rispetto alla versione americana del titolo sono stati aggiunti molti pezzi. Non mancano classici italiani come “Centro di gravità permanente” del grandissimo Battiato. L’ultima modalità è esercizio libero in cui potrete impostare ogni opzione vorrete come vorrete (tra un po’ ne parlerò) e suonare.

Effetti, canzoni e opzioniIl reparto effetti raggiungibile attraverso il menù opzioni sito all’interno di ogni modalità è molto interessante. Consiglio anzitutto di giocare a Jam Sessions collegandovi ad un sistema audio esterno così da sfruttare a pieno le risorse tecniche del titolo. Gli effetti da aggiungere al suono della vostra chitarra sono 7. Il primo è ovviamente l’effetto di distorsione. Chiunque ami il rock sa quali effetti può produrre sul suono generato dalla chitarra. Il secondo è il taglio dei bassi (low cut). Rimuoverà nella misura che deciderete le frequenze più basse dal suono. Il terzo è il taglio degli alti (high cut). Stessa cosa del low cut però con gli alti. Il quarto è il delay che aggiungerà alla coda del suono un ritardo, una specie di eco di cui sceglierete l’intensità in due parametri: la quantità di delay applicata e il tempo di ripetizione (la frequenza). Il quinto effetto è il classicissimo chorus. Esso simulerà il suono di più chitarre assieme. Sarà impostabile in tre parametri differenti (Mix – generale, Depth e Rate). Il sesto effetto è il flanger! Esso viene spesso usato nella musica elettronica e forma una spazialità sonora descrivibile attraverso la sua vicinanza a concertazioni quasi acquatiche. Modificabile in ben 4 parametri. L’ultimo effetto disponibile è il tremolo capace di simulare veloci sbalzi nel volume del vostro strumento. Sarà possibile scegliere tra molti modelli virtuali di chitarra. Non li vedrete, ma il suono tra l’una e l’altra sarà diverso. Impostabile anche il design della schermata principale di gioco e della corda su cui agire col pennino per suonare. Personalizzabile la tavola degli accordi da usare nell’esercizio libero e, personalizzabili anche le tonalità su cui suonare. Sarà possibile altresì prepararsi due tavole degli accordi e passare dall’una all’altra tramite il tasto “L”. Utile in caso di esecuzione di pezzi armonicamente complessi (se suonerete qualcosa dei Dream theater ad esempio questa funzionalità vi tornerà utile….). Come avrete capito le opzioni di personalizzazione sono davvero molte e funzionali. Ma ancora non ho fatto riferimento ad una delle possibilità migliori offerte dal titolo. Sarà possibile suonare e registrare le canzoni proposte dal software e qualsiasi cosa vi venga in mente (potrete registrare anche la voce!). Il sistema di accordi semplificati potrà essere inoltre utile, e mi rivolgo a chi si diverte a comporre musica (o a chi vuole iniziare) per studiare velocemente la base di partenza delle vostre canzoni e creare così un preliminare arrangiamento. In definitiva, questo software in termine tecnico si direbbe un “arranger” e, posso assicurarvi, potrà farvi davvero divertire. Richiede soltanto un oretta o due (dipende dal vostro grado di partenza a livello musicale) per essere compreso effettivamente nelle sue dinamiche peculiari.

Le canzoni proposte dal gioco includono pezzi di Bob Dylan, di Bob Marley, dei Coldplay. C’è anche Beck, i Nirvana e Johnny Cash. Cinque i pezzi italiani: “Come saprei” di Giorgia, “Io so pazzo” di Pino Daniele, “Centro di gravità permanente” di Battiato, “Più bella cosa” di Ramazzotti ed “il mio corpo che cambia” dei Litfiba. Il gioco infine ha un sito ufficiale (che vi indico nell’apposita sezione link in alto) dove sarà presente un forum e molte altre cose. Sono certo potrete scambiarvi le vostre composizioni.

– Bella selezione musicale nei pezzi proposti

– Buona varietà di opzioni e personalizzazione dei suoni

– E’ possibile registrare le proprie composizioni!!

– Se vi prenderà longevo come non mai

– A qualcuno potrà apparire semplicemente noioso.

8.1

Più che un gioco un software e più che un software un’esperienza. Del resto si tratta di far musica no? Vi propongo un’idea simpatica. Quante volte avreste voluto saper suonare la chitarra per far colpo su questa o quella ragazza? Bè, Jam Sessions vi permetterà anche questo. Anzi, secondo me diverrà una moda. Costruttiva spero. Il gioco in sé offre caratteristiche di personalizzazione del suono varie e divertenti (certo, non è una world keybord, ma non pretendete troppo), una meccanica di gioco semplice ed efficace e svariate decine di pezzi molto famosi da suonare. Ovvio che il bello del gioco starà a voi farlo con le vostre personali creazioni che potrete registrare e scambiarvi allegramente. Se avete figli o fratelli piccoli regalateglielo, farete loro un regalo educativo e costruttivo. Ma va benissimo ad ogni età. Se vi intriga l’idea di provare a fare qualcosa di vostro a livello musicale e con semplicità aggiungete pure un voto al globale ed alla longevità.

Voto Recensione di Jam sessions - Recensione


8.1

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