Recensione

Jacked

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a cura di OldBoy

Giunge sulle nostre console (PS2 ed XBox) un gioco che tanto ci ricorda i bei tempi che furono, quando a dominare le scene tanti anni fa c’era un certo Road Rash di Electronic Arts. Già, i tempi erano differenti, i giochi erano stivati ancora sulle vecchie ed amate cartucce e la EA non era quel colosso che noi tutti adesso conosciamo. Ma cosa può proporre al giorno d’oggi un gioco che apparentemente si ispira ad una vecchia gloria del passato?

Non è semplice guadagnarsi il rispetto. Come potevasi immaginare, il fulcro del gioco risiede nella modalità Missione, un vero e proprio tour de force attraverso tutta la nazione in cerca di fama, gloria e soprattutto denaro. All’inizio il nostro garage comprenderà appena due moto stradali, con esse si può tranquillamente iniziare la nostra avventura. Se si sarà abbastanza abili, missione dopo missione potremo addirittura sbloccare nuove aree e rubacchiare le moto dei nostri rivali. Come nella indimenticabile serie di EA, anche in Jacked al nostro centauro è concessa quasi ogni tipo di scorrettezza, pertanto con tutta tranquillità potremo affiancare i motociclisti della banda rivale e riempirli di botte con pugni o mazze chiodate, piedi di porco e granate recuperate da terra (?) e, come dei veri stuntman, potremo niente popò di meno che scalzare dalla sella il rivale vicino a noi per rubargli la sua moto, non a caso col termine Jacked s’intende “sollevato”, “disarcionato”. Presso ogni zona ci saranno gare dalle diverse tipologie da affrontare, vi faccio qualche esempio al volo; oltre alle classiche gare dove sarà consigliabile ottenere il miglior piazzamento possibile, si potrà prendere parte alle sfide a tempo, alle corse di resistenza dove ad ogni check-point sarà eliminato il pilota in ultima posizione e ad altri strambi tipi di competizioni. Per diventare il re della strada, abbiamo da affrontare un totale di ventiquattro missioni suddivise in otto zone differenti. Diverse anche dal punto di vista della tipologia di località, dalla città alla montagna, senza tralasciare le zone desertiche. Lo stile di guida non sarà poi tanto influenzato, in fin dei conti ci troviamo ad avere a che fare sempre con un titolo dalla spiccata natura arcade. Come alternativa alla modalità Missione, c’è il classico Multiplayer da affrontare con un amico sulla stessa console e nelle gare già sfrontate nel Mission Mode.Precisiamo una cosa… qualcuno ha esageratamente apostrofato il gioco in questione come il Burnout Revenge su due ruote, tralasciando le ovvie differenze ed i piccoli punti di contatto; posso certamente affermare che una simile affermazione appare da subito fuori luogo. La saga di Burnout è sinonimo di divertimento assoluto, pura poesia in movimento come direbbero due noti cronisti, Jacked dal canto suo è lontano dall’essere divertentissimo come Burnout Revenge e le cause sono presto spiegate; in Burnout non mi devo trasformare in un contorsionista per effettuare le più astruse azioni, se in Jacked ci dovremmo limitare a correre senza preoccuparci di altro, avrei potuto anche passare oltre, ma dato che nel gioco sono richieste anche altre azioni, spesso fattibili a fatica. In tal caso è necessario un piccolo periodo di pratica. Una volta che avremo ottenuto la perfetta padronanza del veicolo e riusciremo a compiere un po’ tutte le manovre, non suderemo poi tanto le dovute sette camicie per portare a termine il gioco, in tal caso l’unico avversario veramente duro da battere sarà il tempo. Un’altra ovvia motivazione è che, come vi ho accennato in precedenza, nel gioco vi è un’unica modalità in single player e per quanto possano essere gradite le sfide in split screen, sono dell’opinione che affrontare i nostri avversari sfruttando l’online gaming avrebbe potuto conferire solo ulteriore spessore e valore ad un titolo già povero di contenuti. Fortunatamente non ci si può lamentare del senso della velocità scaturito e soprattutto del frame-rate sempre stabile.

Tecnicamente parlandoEssendo vicini alla fine di una generazione di console, un po’ tutti noi ci aspettiamo grandi cose sia su XBox, sia su PS2, ma purtroppo questo non è il caso di Jacked. Dove se possiamo rallegrarci appena per una giocabilità appena accettabile, non ne abbiamo motivo neanche quando ci si trova di fronte a cotanta mediocrità visiva. Se da un punto di vista prettamente grafico la situazione può essere considerata giustamente mediocre sullo scatolone di Zio Bill, su PS2 il comparto grafico è appena passabile… e questo alla luce della pubblicazione giapponese di un certo Tourist Trophy di Poliphony. Insomma, di passi in avanti le console ne hanno fatta tantissima dalla loro uscita, ma non se ne vedono ed i risultati latitano. Per tutte le versioni in commercio è stato sfruttato l’ormai vecchiotto motore Renderware di Criterion ed i risultati sono ben visibili. Le strutture poligonali appaiono abbastanza semplici nella loro architettura poligonale e le textures sono sufficientemente pulite e godono di colori un po’ spenti. Stesso discorso per le differenti moto, anch’esse composte da un numero discreto di poligoni e con dettagli che potevano contare sicuramente su di un lavoro migliore. Anche il rapporto dimensioni moto/pilota non mi è sembrato poi tanto preciso e pari al reale.Per quanto concerne il fronte sonoro, a parte l’implementazione della codifica Dolby Pro Logic II, il tutto si accosta a quanto fino ad ora già s’è visto nei tanti giochi di corse che si sono accostati negli ultimi anni alle nostre consoles. Gli effetti sonori sono stati campionati in maniera egregia e con discreta varietà, ricordiamoci tra l’altro che nel gioco sono presenti appena diciotto moto. La colonna sonora è probabilmente una delle poche cose sulla quale non c’è niente da obbiettare. I differenti motivi sonori, anche se sanno di vecchio, sono indovinati e ben legano con l’azione di gioco.

Consigli per gli acquistiNon che sia un gioco essenziale nella vostra collezione, ma se stavate cercando un giochetto di corse potreste aver trovato quello che fa al caso vostro. Per venire incontro alla tasca di tutti, il distributore italiano ha poi deciso di fissare il prezzo sui 30 euro, il costo di un classico gioco di linea economica. Se vi sentite un centauro in erba e cercate forti emozioni prendetene in considerazione l’acquisto, se si resta in ambito arcade la concorrenza è meno agguerrita di quanto si possa immaginare.

Nota: Per i lettori di SpazioGames, il sottoscritto è felice di allegare anche questa volta alcuni splendidi wallpaper per la vostra PSP (foto 13, 14, 15 e 16). Le suddette foto per l’occasione non sono “marchiate” col classico logo del sito e richiedono solo di essere copiate sulla vostra memory stick nella cartella PSPPhoto. Buona customizzazione!

– Divertente quanto basta

– Buona colonna sonora

– In single, dura poco

– Bassa cura dei particolari

6.0

Jacked è un gioco che con una maggiore cura poteva uscire senz’altro meglio, con una maggiore attenzione per i dettagli, magari con una giocabilità un po’ più elementare ma soprattutto con una quantità ancora maggiore di modalità di gioco. Così com’è, il titolo è piuttosto superficiale e di scarsa durata. La sufficienza alla fine riesce ad ottenerla un po’ per il rotto della cuffia, ma ciò lo deve alle gare in multiplayer, altrimenti sarebbero stati dolori.

Voto Recensione di Jacked - Recensione


6

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